Comuni terremotati: proroga al 16 settembre 2024 per la trasmissione dei dati per il ristoro delle minori entrate CUP

Il Dipartimento delle finanze comunica che i comuni interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016 – che non abbiano ancora trasmesso i dati relativi alle minori entrate per l’applicazione dell’esenzione dal canone unico patrimoniale (CUP), di cui all’articolo 1, commi da 816 a 847, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 per gli anni 2023 e 2024 – possono ancora trasmetterli entro il 16 settembre 2024.

Il Dipartimento ricorda che i dati in questione:
• sono necessari per l’erogazione del ristoro del minor gettito del CUP registrato negli anni 2023 e 2024 (art. 1, comma 751 della legge n. 197 del 2022 e l’art. 1, comma 427 della legge n. 213 del 2023);
• devono essere trasmessi utilizzando esclusivamente il modello di cui al Decreto direttoriale del 1° marzo 2024 (G.U. n. 62 del 14 marzo 2024), che si allega al presente comunicato, unitamente alle istruzioni. Si ricorda che il modello, debitamente compilato in formato elaborabile, deve essere trasmesso esclusivamente mediante posta elettronica certificata al seguente indirizzo: df.rimborsocup@pce.finanze.it.

 

La redazione PERK SOLUTION

Proroga tecnica solo in casi limitati e precisi, serve la gara aperta

Con Delibera n. 256 del 24 maggio 2024, l’ANAC – nell’ambito dell’indagine conoscitiva di carattere generale avente ad oggetto i controlli effettuati dalle stazioni appaltanti nella fase di esecuzione degli appalti di servizi e forniture, previa analisi, tramite la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP), degli affidamenti di importo maggiormente significativo per i quali sono stati acquisiti i relativi CIG – ha ribadito che l’opzione di proroga, cosiddetta “tecnica”, di cui all’art. 106 co. 11 del Codice (ratione temporis vigente) e identificata come “proroga limitata al tempo strettamente necessario alla conclusione delle procedure necessarie per l’individuazione di un nuovo contraente. In tal caso il contraente è tenuto all’esecuzione delle prestazioni previste nel contratto agli stessi prezzi, patti e condizioni o più favorevoli per la stazione appaltante”.

La proroga per poter essere attivata dalla Stazione Appaltante deve essere stata prevista a monte, all’interno degli atti della gara originaria, anche al fine di calcolare correttamente il valore dell’appalto che, ai sensi dell’art. 35 co. 4 del Codice, deve tener conto di tutte le opzioni previste. L’attivazione della proroga dovrebbe avere carattere eccezionale e non essere la regola con cui colmare dei vuoti tra la scadenza di un contratto e l’individuazione del nuovo aggiudicatario, dal momento che la procedura per la sua individuazione dovrebbe sempre essere attivata per tempo da parte dell’Amministrazione È pacifico, inoltre, che la proroga possa essere attivata solo prima della scadenza del contratto e non successivamente risolvendosi altrimenti in un nuovo affidamento diretto, e che all’atto della sua attivazione risulti già indetta la nuova procedura.

Nel caso di specie, l’Autorità ha rilevato che l’Azienda Ospedaliera, selezionata per l’indagine, non ha mai portato a compimento alcuna procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento degli appalti di servizi di vigilanza e portierato, ‘adattando’ i contratti stipulati tra il 2010 ed il 2011 sino ad oggi, in totale distonia con la normativa legislativa volta alla promozione di una adeguata tutela della concorrenza e del mercato.

“Il quadro complessivo che emerge dall’esame della documentazione acquisita dall’Autorità consente di rilevare che l’Azienda Ospedaliera ‘dei Colli’ ha agito in plurime occasioni secondo criteri di ‘amministrazione dell’emergenza’, evidenziandosi il ricorrere di apprezzabili difficoltà programmatorie derivanti in larga misura da deficienze/carenze della struttura organizzativa. In buona sostanza, dunque, Anac sottolinea che l’Azienda Ospedaliera nata il primo gennaio 2011, non ha ancora ad oggi adeguati strumenti in termini di risorse umane e materiali per poter fronteggiare compiti e adempimenti diventati, via via, nel tempo, sempre più gravosi”.

 

La redazione PERK SOLUTION

Piano anticorruzione: al via una sperimentazione con i piccoli comuni di 5 Regioni

ANAC sta realizzando un sistema che aiuterà le amministrazioni nella redazione della sezione rischi corruttivi e trasparenza del PIAO. L’Autorità intende costituire un campione di 10-15 piccoli comuni che testeranno il nuovo software. I comuni dovranno appartenere alle cinque regioni obiettivo del progetto: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
A tal fine, l’Autorità invita i responsabili RPCT dei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti (cosiddetti piccoli comuni) di queste regioni a manifestare la propria volontà a far parte di tale campione, che testerà l’applicativo per la predisposizione del Piano 2025-2028 e potrà fornire osservazioni e suggerimenti migliorativi.

Il progetto riguarda la definizione, analisi, progettazione, realizzazione e gestione di un sistema informatico per supportare le Amministrazioni nel redigere la sezione Rischi corruttivi e trasparenza del Piano Integrato Attività e Organizzazione (PIAO). Obiettivo di Anac è quello di agevolare gli enti nella compilazione dei propri piani, semplificandone le attività, uniformandone i comportamenti e migliorando il monitoraggio dell’adeguatezza delle misure di contrasto ai fenomeni corruttivi. Nella prima fase il progetto accompagnerà i Comuni con una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, all’interno delle regioni indicate, nella redazione della sezione del PIAO, fornendo loro un sistema completamente informatizzato, di semplice utilizzo, che offre una serie di indicazioni e contenuti che il responsabile RPCT può far propri o adeguare alla propria realtà organizzativa. Ciò al fine di alleggerire gli oneri amministrativi e rendere più efficiente l’attività, migliorando il proprio sistema di prevenzione della corruzione.

Per dare la propria disponibilità a far parte del gruppo che testerà il nuovo software, occorre scrivere entro il 30 luglio 2024 al seguente indirizzo PEC protocollo@pec.anticorruzione.it inserendo i motivi della candidatura (ad esempio: esperienze specifiche da condividere, disponibilità a farsi da tramite per raccogliere indicazioni da altre amministrazioni omologhe con cui opera sinergicamente, l’aver affrontato problematiche specifiche nel proprio ruolo di responsabile RPCT maturando così un apposito know how, l’aver dedicato particolare attenzione alla predisposizione del proprio piano mediante approfondimenti mirati, eccetera). In base al numero di candidature ricevute, l’Autorità individuerà il campione desiderato, al quale comunicherà l’esito della selezione nonché tempi e modalità della sperimentazione.

 

La redazione PERK SOLUTION

5 per mille dell’IRPEF spettanti ai comuni relativi all’anno d’imposta 2022 – anno finanziario 2023

La Direzione Centrale della Finanza Locale comunica che in data 16 luglio 2024, sono state erogate, in conformità agli importi evidenziati sul sito dell’Agenzia delle Entrate (elenchi degli ammessi e degli esclusi con indicazione delle scelte e degli importi pubblicati in data 27 giugno 2024), le somme concernenti il 5 per mille dell’IRPEF spettanti ai comuni interessati e relative all’anno d’imposta 2022 – anno finanziario 2023.

Gli enti beneficiari possono visualizzare l’importo ad essi assegnato sul sito della Direzione Centrale per la Finanza Locale nella sezione “Consulta le banche dati” selezionando “Pagamenti” alla voce di spettanza “cinque per mille”.

Per quanto riguarda la compilazione e la trasmissione del rendiconto e della relazione illustrativa si rinvia alle disposizioni contenute nella circolare n. 81 del 28 luglio 2022.

La Direzione rammenta, al riguardo, che per i comuni che hanno ricevuto contributi pari o superiori ad euro 20.000,00, la documentazione dovrà essere trasmessa esclusivamente con procedura informatica, mentre per i comuni che hanno ricevuto contributi inferiori ad euro 20.000, resta l’obbligo di compilare il rendiconto e la relazione utilizzando i modelli ministeriali e conservarli agli atti del proprio Ufficio per almeno dieci anni anche per successivi controlli e ispezioni operati dalle competenti Prefetture – Uffici Territoriali del Governo.

Si ricorda, altresì, l’obbligo di pubblicazione del rendiconto e della relazione illustrativa sul proprio sito internet come stabilito dall’articolo 8 del decreto legislativo n.111 del 3 luglio 2017 e dall’articolo 16 del D.P.C.M. del 23 luglio 2020.

Allegati A e B

 

La redazione PERK SOLUTION