Spending review informatica: Rideterminazione del riparto per province e città metropolitane

La Direzione Centrale della Finanza Locale comunica che lo scorso 14 giugno il Ministro dell’economia e delle finanze ha sottoscritto il decreto, recante già la firma del Ministro dell’interno, concernente la «Rettifica del decreto del 29 marzo 2024 recante il riparto del concorso alla finanza pubblica, pari a 100 milioni di euro per i comuni e a 50 milioni di euro per le province e le città metropolitane, per ciascuno degli anni 2024 e 2025».

Il predetto decreto interministeriale è al controllo, preventivo di legittimità e di regolarità amministrativo-contabile, dei competenti Organi; lo stesso diventerà esecutivo ed efficace solo dopo la registrazione da parte della Corte dei Conti.

Si ricorda che la rettifica si è resa necessaria in quanto, dopo l’emanazione del decreto del 29 marzo, alcune province e città metropolitane hanno rappresentato che, tra gli impegni di spesa corrente, relativi ai trasferimenti correnti ad amministrazioni pubbliche centrali del rendiconto 2022, era stato registrato, in alcuni casi, un maggior impegno del contributo alla finanza pubblica, diverso da quello riportato nella circolare n. 70/2022, in altri un importo per trasferimenti erariali da restituire allo Stato, anche in attuazione dell’articolo 2, comma 231, della legge n. 191 del 23 dicembre 2009 e, in altri ancora, quote di concorso alla finanza pubblica inerenti ad annualità precedenti. Il decreto di rettifica tiene conto, pertanto, delle segnalazioni da parte delle città metropolitane e delle province, con conseguente esclusione dalla base di riparto di cui all’articolo 1, commi 850 e 853, della legge n. 178 del 2020, delle ulteriori voci di spesa che rappresentano, in ogni caso, restituzione di trasferimenti statali, somme per mancato recupero sui trasferimenti erariali di maggiori entrate o minori oneri attribuiti alle province e somme per concorso alla finanza pubblica, anche di anni precedenti, così come segnalate nella natura e nella relativa quantificazione finanziaria da ciascun ente.

 

La redazione PERK SOLUTION

Fondi Covid: Firmato il decreto di rideterminazione dei ristori specifici di spesa non utilizzati al 31 dicembre 2022

La Direzione Centrale della Finanza Locale, con comunicato del 24 giugno 2024, rende noto che lo scorso 19 giugno è stato sottoscritto dal Ministro dell’economia e delle finanze il decreto, già recante la firma del Ministro dell’interno, concernente la «Rideterminazione dei ristori specifici di spesa non utilizzati al 31 dicembre 2022, prevista dall’articolo 2, comma 3, del decreto interministeriale 8 febbraio 2024».

Il decreto interministeriale è al controllo, preventivo di legittimità e di regolarità amministrativo-contabile, dei competenti Organi.

Ciò premesso, al solo fine di fornire ai comuni interessati una preventiva informazione circa il contenuto del provvedimento, se ne anticipa la pubblicazione, con i relativi allegati A, B, C e D, con l’avvertenza che lo stesso diventerà esecutivo ed efficace solo dopo la registrazione da parte della Corte dei Conti.

 

La redazione PERK SOLUTION

Finanza locale: Chiarimenti rendiconti “Piccole opere”

La Direzione Centrale della Finanza locale informa gli enti beneficiari delle c.d. “Piccole opere” (articolo 1, commi 29 e seguenti, della legge n.160/2019), per le quali sono attualmente in corso da parte dell’Amministrazione attività di verifica rispetto ai progetti presenti all’interno delle PRATT di riferimento, che i relativi rendiconti già trasmessi non risultano ancora interessati dalle attività centralizzate di modifica.

Con successiva comunicazione saranno informati i Comuni beneficiari delle “Piccole opere” in merito agli esiti dell’attività di variazione degli status dei rendiconti già trasmessi e presenti sul sistema informativo ReGiS.

Con l’occasione la Direzione precisa, stante la necessità di effettuare tuttora attività di sistemazione dei dati presenti a sistema, che il termine dei 6 mesi previsto per la trasmissione dei rendiconti a seguito del collaudo/regolare esecuzione degli interventi pertanto, si intenderà decorrente dalla data della comunicazione di avvenuto completamento delle attività di bonifica di cui sopra.

 

La redazione PERK SOLUTION

Canone unico patrimoniale: Riduzioni ed esezioni

La Sezione regionale di controllo della Corte dei conti per la Liguria, con deliberazione n. 162/2024, in riscontro all’istanza di parere presentata dal Comune di Genova, ritiene che “i comuni, nell’esercizio dell’autonomia regolamentare attribuita dalla legge statale, e nei limiti da quest’ultima stabiliti (tesi, in particolare, a garantire invarianza di gettito ed equilibri di bilancio), possono prevedere, in sede di disciplina del canone unico patrimoniale di cui all’art. 1, commi 816 e seguenti, della legge n. 160 del 2019, riduzioni o esenzioni, per specifici titolari di autorizzazioni o concessioni all’utilizzo del suolo pubblico, fermi restando l’interesse pubblico e gli altri principi generali che devono conformare le scelte discrezionali”.

La Sezione ricorda che il comma 817 della legge n. 160 del 2019, in aderenza all’autonomia finanziaria e tributaria riconosciuta dalla Costituzione agli enti territoriali (art. 119, commi primo e secondo), dispone che il canone sia disciplinato dagli enti “in modo da assicurare un gettito pari a quello conseguito dai canoni e dai tributi che sono sostituiti dal canone, fatta salva, in ogni caso, la possibilità di variare il gettito attraverso la modifica delle tariffe”. La norma di legge statale, pertanto, nel delimitare l’esercizio dell’autonomia regolamentare degli enti locali in materia, prevede un vincolo finanziario complessivo, funzionale, da un lato, ad evitare che la nuova disciplina possa impattare negativamente sugli equilibri di bilancio, ma, dall’altro, a consentire agli enti adeguata autonomia nell’individuazione di tariffe, riduzioni ed esenzioni (come reso palese anche dai successivi commi 821, 832 e 834).

Il comma 821, completando (e facendo salvo) quanto disposto dal precedente comma 817 in punto di invarianza di gettito, rimette a un regolamento (di competenza del consiglio, da adottare ai sensi e nei termini di cui all’art. 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446) la disciplina specifica del canone patrimoniale, prevedendo, espressamente, fra gli altri (lett. f)), che il ridetto regolamento possa individuare “ulteriori esenzioni o riduzioni” rispetto a quelle disciplinate direttamente dalla legge (in particolare, nel comma 833).

L’esercizio, da parte di un ente locale, di tali facoltà discrezionali, trovando direttamente fonte nel dettato legislativo statale, non produce una disparità di trattamento fra titolari di autorizzazioni o concessioni all’utilizzo di suolo pubblico o fra le varie aree del territorio nazionale, purché (la disparità) sia mantenuta nell’ambito della cornice, in particolare di tipo finanziario, prevista dalla normativa primaria. La concreta regolamentazione da parte del singolo comune, oltre che aderente alle prescrizioni legislative citate, non può che essere ispirata dall’esigenza di perseguire l’interesse pubblico della comunità amministrata. Di conseguenza, pur non essendo necessaria una formale motivazione (trattandosi di atto regolamentare, cfr. art. 3, comma 2, legge n. 241 del 1990), vanno esplicitate, nella delibera approvativa, le ragioni che inducono il comune a riconoscere specifiche riduzioni o esenzioni per specifiche categorie di soggetti, operatori economici o di attività (quali, per esempio, i benefici a vantaggio della collettività o del medesimo comune, in termini di minore spesa per l’erogazione di servizi pubblici).

 

La redazione PERK SOLUTION

Avviso Bando Sport e Periferie 2024: più di 100 milioni di euro per i Comuni

Con decreto del 21 maggio 2024, il Ministro per lo Sport e i Giovani ha definito la ripartizione delle risorse del “Fondo Sport e Periferie” edizione 2024 con la finalità di ridurre, in zone di degrado urbano, situazioni di emarginazione e di disagio psicofisico nonché di migliorare il contesto ambientale, l’inclusione sociale e la sicurezza urbana.

Gli interventi finanziabili dovranno prevedere, in via prioritaria, il recupero degli impianti sportivi esistenti nelle zone degradate delle città, attraverso la messa in sicurezza, l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’efficientamento energetico, ma anche la realizzazione di nuovi impianti sportivi.

Stanziati un totale di 102 milioni di euro, così suddivisi:

  • € 37.000.000 per finanziare, nell’ambito dell’Avviso Sport e Periferie 2023, circa ulteriori 55 interventi a favore di Comuni con popolazione fino a 100.000 abitanti, che, pur risultando idonei, non hanno beneficiato del finanziamento nel 2023 per esaurimento delle risorse: la pubblicazione degli aventi diritto avverrà nei prossimi giorni, appena terminata la fase di valutazione attualmente in corso;
  • € 65.000.000 per il nuovo Avviso Sport e Periferie 2024, destinato ai Comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti.

Con l’Avviso Sport e Periferie 2024 vengono quindi individuati i criteri di assegnazione delle risorse:

  • una dotazione finanziaria di € 35.000.000 per interventi proposti dai Comuni con popolazione compresa tra 100.000 e 300.000 abitanti, che potranno presentare un unico progetto, relativo a un solo impianto sportivo, e per il quale potrà essere richiesto un finanziamento massimo di € 1.000.000 con una quota di compartecipazione minima del 15%;
  • una dotazione finanziaria di € 30.000.000 per interventi proposti dai Comuni con popolazione superiore ai 300.000 abitanti. Questi potranno presentare un’unica istanza di finanziamento, relativa a una pluralità di progetti o, in alternativa, a un solo progetto, con un contributo massimo di:
  • € 4.000.000 per i Comuni sopra 500.000 abitanti e una pluralità di impianti sportivi, con una quota di compartecipazione minima del 30%;
  • € 3.000.000 per i Comuni sopra i 500.000 abitanti, in caso di presentazione di proposta progettuale per un solo impianto sportivo con una quota di compartecipazione minima del 30%;
  • € 3.500.000 per i Comuni con popolazione sopra i 300.000 ed entro i 500.000 abitanti, con una quota di compartecipazione minima del 20%, in caso di presentazione di proposte progettuali per una pluralità di impianti sportivi;
  • € 2.500.000 per i Comuni con popolazione sopra i 300.000 ed entro i 500.000 abitanti, con una quota di compartecipazione minima del 20%, in caso di presentazione di proposta progettuale per un solo impianto sportivo.

La domanda di ammissione al finanziamento deve essere compilata sulla piattaforma informatica raggiungibile all’indirizzo https://avvisibandi.sport.governo.it, aperta dalle ore 12,00 del giorno 15 settembre 2024 alle ore 12,00 del giorno 31 ottobre 2024.

 

La redazione PERK SOLUTION