È legittima l’adozione di un piano attuativo comunale dopo l´indizione dei comizi elettorali

La disposizione di cui all’art. 38, comma 5, d.lgs. n. 267 del 2000, secondo la quale dopo l’indizione dei comizi elettorali possono essere adottati in materia solamente gli atti urgenti e improrogabili, è strettamente riferibile agli atti di competenza dei Consigli comunali secondo l’interpretazione correttamente data anche dal Ministero dell’interno – Dipartimento per gli affari interni e territoriali con parere circolare del 4 febbraio 2020; i limiti posti dalla disposizione non hanno riguardo alla materia bensì all’attività dell’“organo Consiglio comunale”. Il Consiglio di Stato ha evidenziato che ove la disposizione si riferisse alla Giunta si determinerebbe una paralisi dell’attività amministrativa degli enti locali nel periodo pre–elettorale e che la Giunta comunale, pertanto, ha competenza sull’approvazione dei piani attuativi qualora non comportino variante allo strumento urbanistico generale.

Qualora con legge regionale sia previsto che le procedure di adozione e approvazione del piano attuativo comunale sostituiscano quelle degli strumenti urbanistici attuativi delle previsioni di pianificazione comunale e sovracomunale, ivi compresi i piani delle aree da destinare a insediamenti produttivi, sussiste comunque la possibilità di approvare i contenuti dei PIP attraverso strumenti urbanistici diversamente denominati, quali i PAC. In tal caso la delibera di approvazione del PAC equivale a dichiarazione di pubblica utilità e consente di disporre la successiva espropriazione delle aree interessate, anche per la realizzazione di insediamenti di interesse privatistico.

Gli atti con i quali il comune aveva approvato il Piano attuativo della zona industriale Ponte Rosso, piano che era il necessario presupposto degli espropri dei terreni per la realizzazione di un progetto di ampliamento, erano stati impugnati innanzi al T.a.r. per il Friuli Venezia Giulia, il quale aveva respinto i ricorsi. Il Consiglio di Stato, Sez. IV, con sentenza del 4 dicembre 2023, n. 10487 ha confermato le sentenze del giudice di primo grado. Cons. Stato.

 

La redazione PERK SOLUTION

Ministero interno: Pubblicata la relazione periodica sullo stato delle province 2022

È stata pubblicata Pubblicata la Relazione periodica sullo stato delle province – Anno 2022 (dati 2021). Il rapporto, realizzato dal Dipartimento per l’amministrazione generale, per le politiche del personale dell’amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie – Direzione centrale per l’amministrazione generale e le Prefetture, in collaborazione con il Centro di ricerca sulle pubbliche amministrazioni “Vittorio Bachelet” dell’Università LUISS “Guido Carli”, è disponibile per la consultazione sul sito istituzionale culturaprofessionale.interno.gov.it e sulla pagina dedicata dell’Università Luiss “Guido Carli” relazioneprovince.luiss.it.

Adattamenti, rispetto agli anni precedenti, sono intervenuti sulla struttura della Relazione con l’obiettivo di favorire la conoscenza delle dinamiche territoriali, le peculiarità di ciascuna realtà provinciale, gli aspetti su cui le comunità si sono mostrate più sensibili, eventuali strategie innovative e potenziali best practices.
In questa edizione, inoltre, è stata oggetto di rimodulazione la Sezione relativa al Covid, con aggiornamenti specifici su alcuni aspetti propri dell’anno di riferimento, e maggiore spazio è stato dato alla sezione relativa al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con un’attenzione alle Missioni di interesse locale di cui risultava titolare l’Amministrazione dell’Interno al 31 dicembre 2021.

Di particolare rilevanza si è dimostrato il contributo offerto dalle Prefetture, che hanno fornito analitici approfondimenti sulle tematiche di interesse dei singoli territori. La Relazione si compone di otto report tematici elaborati sulla base degli elementi inseriti sulla piattaforma dedicata, dei dati acquisiti dagli Uffici centrali dell’amministrazione e da alcune banche dati pubbliche.

Le aree tematiche oggetto della rilevazione sono: “Ordine e sicurezza pubblica”, “Immigrazione”, “Territorio e aspetti sociali”, “Protezione civile e ambiente”, “Economia ed occupazione”, “Prefettura-UTG”, “Emergenza pandemica da Covid-19” e “PNRR”. (Fonte Min. Int.).

 

La redazione PERK SOLUTION

Debiti fuori bilancio e passività pregresse

La Corte dei conti, Sez. Lombardia, con deliberazione n. 290/2023/PAR, ribadisce la distinzione tra debiti fuori bilancio e passività pregresse, su cui la giurisprudenza contabile ha avuto modo di soffermarsi sia in sede consultiva sia di esame dei rendiconti degli enti locali.

Nel rispondere ad un Comune  – che ha chiesto di sapere se, a fronte di un regolare impegno di spesa, si sia successivamente verificata una errata cancellazione dei residui passivi, sia necessario regolarizzare l’importo dovuto al fornitore per la somma mancante tramite la procedura di riconoscimento di debito fuori bilancio o tramite un nuovo impegno di spesa – la Sezione ricorda che la procedura di riconoscimento dei debiti fuori bilancio, di cui all’art. 194 del TUEL, è una disciplina eccezionale relativa a ipotesi tassative e di stretta interpretazione.

I debiti fuori bilancio hanno la loro genesi in obbligazioni assunte in assenza di un regolare impegno di spesa e che, a determinate condizioni ed entro i precisi limiti di cui all’art.194 TUEL, possono essere oggetto di riconoscimento e successivo pagamento. L’esigenza del riconoscimento consiliare, peraltro, come è stato osservato da autorevole giurisprudenza, sorge per il fatto che dette obbligazioni devono essere ricondotte nell’alveo del bilancio di cui è dominus l’organo consiliare che, diversamente, sarebbe esautorato dal loro vaglio di legittimità ed utilità per l’ente locale.

Le passività pregresse derivano, invece, da impegni contabili assunti regolarmente ma che non risultano sufficienti a far fronte alla spesa in modo integrale, quando essa viene ad evidenza. Esse si verificano allorché, all’esito dell’assunzione del formale impegno, taluni fatti imprevedibili, talvolta (ma non necessariamente) legati alla natura della prestazione, sfuggono sia alla voluntas che all’auctoritas del soggetto che ha assunto l’obbligazione per conto dell’ente, incidendo, appunto, sulla misura del costo. In materia di passività pregresse vanno utilmente richiamate le delibere della Sezione Lombardia n. 82/2015/PAR per maggiori spese, rispetto a quelle impegnate, derivanti dall’utilizzo di utenze elettriche per gli edifici comunali e la già citata deliberazione della Sezione Sardegna n. 33/2021/PAR per i maggiori oneri fiscali in seguito dell’accertamento dell’Agenzia delle entrate, derivanti dalla controversa interpretazione della normativa in materia di aliquota IVA agevolata (cfr. anche Sezione regionale di controllo per la Sicilia, deliberazione n. 81/2022/PAR per la maggiorazione sulle indennità dei segretari comunali).

Alla luce di tali indicazioni, sarà l’Ente, sulla base degli elementi contabili circostanziati in suo possesso, a individuare la disciplina applicabile al prospettato caso concreto.

 

La redazione PERK SOLUTION

Al via la prima fase del progetto “Innovazione organizzativa e strategie di gestione delle risorse umane”

Il Dipartimento della Funzione pubblica (DFP), in collaborazione con Formez avvia la prima fase del progetto Innovazione organizzativa e strategie di gestione delle risorse umane nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Riforma 2.3: “Competenze e carriere” – Sub-investimento 2.3.2 “Sviluppo delle capacità nella pianificazione, organizzazione e formazione strategica della forza lavoro”, che si concluderà a giugno 2026.

Il progetto, articolato in varie fasi, coinvolge tutti i 381 Comuni con popolazione residente compresa tra i 25.000 e i 250.000 abitanti. In particolare, le attività sono indirizzate ai responsabili delle risorse umane degli Enti destinatari, con lo scopo di definire ed implementare azioni strategiche. La prima fase, che prevede la raccolta di informazioni rilevanti all’avvio delle successive attività di sviluppo delle organizzazioni e dei sistemi di competenze, verrà avviata con i primi 50 Comuni che invieranno la loro adesione all’iniziativa progettuale, attraverso la compilazione di un form disponibile online sulla pagina Formez dedicata all’iniziativa.

Il termine per le adesioni è il 20 dicembre 2023, alle ore 12.00.

Per eventuali ulteriori informazioni è possibile scrivere alla mail progettoGRU.PNRR@formez.it

 

La redazione PERK SOLUTION