Cassa Depositi e Prestiti: richieste di rimborso anticipato e riduzione entro il 1° dicembre 2023

Cassa Depositi e Prestiti, con avviso del 14 novembre informa gli Enti Territoriali che il termine per inviare le richieste di rimborso anticipato e di riduzione dei prestiti ordinari in essere è fissato al 1° dicembre 2023. Sarà possibile procedere alla compilazione, creazione e trasmissione via web delle richieste tramite il Portale dei Finanziamenti: (https://www.cdp.it/sitointernet/it/aree_riservate_login.page#pubblica_amministrazione).

Con riferimento al semestre corrente, come previsto dai relativi Contratti di Rinegoziazione, i prestiti oggetto di rinegoziazione nel secondo semestre 2022 ai sensi della Circolare CDP n. 1302 del 20 settembre 2022 non potranno essere oggetto di rimborso anticipato e di riduzione, mentre i prestiti oggetto di rinegoziazione nel primo semestre 2023 ai sensi della Circolare CDP n. 1303 del 4 aprile 2023 potranno essere oggetto di riduzione ma non di rimborso anticipato.

1. Rimborso anticipato (Totale o parziale)
La richiesta dovrà essere corredata dalla deliberazione di Consiglio che autorizzi l’operazione di rimborso anticipato, esecutiva ai sensi di legge. Sarà possibile richiedere il rimborso anticipato parziale dei prestiti ordinari in ammortamento e a totale carico dell’ente beneficiario i quali, alla data del 1° dicembre 2023, risultino integralmente erogati. La delibera di Consiglio dovrà contenere, per ciascuna posizione di mutuo, l’esatto importo della quota di
debito residuo da estinguere. Fermo restando il pagamento della rata in scadenza alla data del 31 dicembre 2023 con le consuete modalità (i.e. tramite addebito diretto in conto – SDD – unitamente agli altri finanziamenti in essere) e secondo le indicazioni fornite nell’Avviso alla clientela sull’operatività di fine anno, CDP, verificata la validità della documentazione ricevuta, invierà a partire dal 18 dicembre 2023 una comunicazione con l’indicazione degli importi dovuti e le modalità per effettuare il rimborso anticipato.
In caso di rimborso anticipato (totale o parziale) l’ente dovrà corrispondere interamente le eventuali rate differite negli scorsi semestri per le iniziative di sospensione rate promosse da CDP in relazione ad eventi calamitosi o al Covid 2020. A riguardo, sul Portale dei Finanziamenti CDP, nella sezione “Altri strumenti e Reportistica” è reso disponibile l’elenco delle rate differite, estraibile in formato .xls.

2. Riduzione
In relazione alla riduzione dei prestiti ordinari, le richieste dovranno pervenire entro il 1° dicembre 2023 e la rideterminazione dei piani di ammortamento avrà effetto dal 1° gennaio 2024. I provvedimenti di riduzione verranno trasmessi agli enti nel mese di gennaio 2024.

 

La redazione PERK SOLUTION

Liquidazione incentivi per funzioni tecniche solo se rispettano il pareggio di bilancio

Gli incentivi per funzioni tecniche al personale di un Comune, nel caso in cui il contratto pubblico sia concluso a seguito di affidamento diretto, vanno assegnati solo se vi sono risorse disponibili a bilancio. Occorre, cioè, che l’applicazione della norma prevista dal Codice degli appalti, avvenga nel rispetto del principio di invarianza finanziaria, garantendo quindi l’equilibrio di bilancio.

E’ quanto ha chiarito Anac con il Parere di funzione consultiva 54/2023 del 25 ottobre 2023, rispondendo alla richiesta di parere di un Comune della Toscana. Facendo riferimento a quanto stabilito all’articolo 45 del nuovo Codice degli Appalti, che prevede di compensare il personale degli enti con degli incentivi per le funzioni tecniche svolte nel caso di affidamenti diretti, l’Autorità ha fatto presente che le amministrazioni “danno attuazione agli obiettivi della legislazione, provvedendo con le risorse ordinarie di cui possono disporre”. Questo, però, all’interno del vincolo di invarianza della spesa, che poggia sull’obbligo di copertura finanziaria codificato dall’articolo 81 della Costituzione.

Anac ha pertanto sottolineato che gli oneri derivanti da incentivi al personale per funzioni tecniche, come stabilito dal Codice Appalti, non devono avere alcun impatto sugli equilibri di bilancio.  “In altre parole – scrive l’Autorità – anche le nuove spese per interventi riconosciuti meritevoli dal Legislatore sono possibili se e nei limiti in cui le risorse finanziarie ordinarie lo consentono, e cioè se non viene alterato l’equilibrio finanziario ordinario pluriennale di parte corrente dell’ente”. L’aggravio di spesa per gli incentivi è ammesso, purché sia “neutralizzato”, “trovando compensazione in altre disposizioni produttive di risparmi o di maggiori entrate”.

 

La redazione PERK SOLUTION

Bando ICS “Sport Missione Comune 2023”. Tempo fino al 5 dicembre per partecipare

C’è tempo fino al 5 dicembre per partecipare al bando dell’Istituto per il Credito Sportivo (ICS) in collaborazione con ANCI “Sport Missione Comune 2023” dedicato agli enti territoriali e finalizzato a sostenere la realizzazione, la riqualificazione e gli interventi di efficientamento energetico dell’impiantistica sportiva anche connessi al PNRR (clicca qui per i contatti). L’Istituto per il Credito Sportivo, infatti, ha stanziato un plafond di oltre 100 milioni di euro per mutui a tasso fisso contratti da Comuni, Unione dei Comuni, Comuni in forma associata e Città metropolitane da stipulare obbligatoriamente entro il 31 dicembre 2023 per i seguenti interventi: costruzione, ampliamento, attrezzatura, miglioramento, ristrutturazione, efficientamento energetico, completamento e messa a norma di impianti sportivi e/o strumentali all’attività sportiva, anche al servizio delle scuole, compresa l’acquisizione delle aree e degli immobili destinati all’attività sportiva, e piste ciclabili.

Inoltre, le agevolazioni del bando privilegiano gli interventi cosiddetti ‘prioritari’, come ad esempio quelli totalmente destinati all’abbattimento delle barriere architettoniche; totalmente destinati all’efficientamento energetico; totalmente destinati all’adeguamento alla normativa antisismica; ammessi al bando Sport e periferie; ammessi ad usufruire delle risorse del PNRR; relativi a impianti sportivi ubicati all’interno di un plesso scolastico; relativi a piste ciclabili; realizzati su beni confiscati alla criminalità organizzata; realizzati dal privato concessionario dell’impianto sportivo al quale sono trasferite le somme mutuate; oppure realizzati nelle regioni del Mezzogiorno (Italia Meridionale: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Italia Insulare: Sicilia e Sardegna)
L’importo massimo agevolabile è di: 2 milioni di euro per i Piccoli Comuni (fino a 5.000 abitanti); 4 milioni per i Comuni con 5.000-100.000 abitanti, le Unioni di Comuni e i Comuni in forma associata 6 milioni per i Comuni con oltre 100.000 abitanti, Capoluogo, Città Metropolitane, Province e Regioni.
Sul sito dell’Istituto per il Credito sportivo è possibile trovare tutta la documentazione relativo al bando compreso il portale per presentare le istanze di contributo.

 

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