PNRR, Piccole opere: Effettuati pagamenti per euro 32.941.310,17 a favore di n. 1.048 enti

Con comunicato del 24 luglio 2023, il Ministero dell’interno informa che si è provveduto ad erogare, per le piccole opere, risorse pari ad euro 32.941.310,17 per n. 1.048 enti.
I mandati di pagamento sono stati inviati all’Ufficio di controllo del MEF (U.C.B. presso il Ministero dell’interno), attraverso il Sistema SICOGE, per l’inoltro alla Banca d’Italia e il successivo accreditamento ai Comuni.
I soggetti attuatori, per ottenere l’erogazione delle ulteriori risorse, devono presentare l’apposito rendicontazione, attraverso il sistema di monitoraggio ReGiS, secondo le indicazioni contenute nel Manuale d’istruzione per i Soggetti Attuatori – piccole opere – del 22 novembre 2022, che sarà oggetto di prossimo aggiornamento a seguito delle predette intervenute modifiche.

Allegati:
Enti e opere destinatari dei suddetti pagamenti

Province e Città metropolitane: Riparto fondo di 20 mln di euro in relazione alla riduzione del gettito di IPT e RC Auto

Con decreto del 11 luglio 2023 del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, è stato disposto il riparto del fondo di 20 milioni di euro, per l’anno 2023, alle province e città metropolitane delle regioni a statuto ordinario, della Regione siciliana e della regione Sardegna, ad esclusione della città metropolitana di Roma Capitale, in relazione alla riduzione del gettito di IPT e RC Auto, previsto dall’articolo 41, comma 1, del decreto-legge 17 maggio 2022, n.50, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2022, n. 91.

Il Fondo è assegnato ai suddetti enti che, sulla base dei dati resi disponibili dal Dipartimento delle finanze, risultano aver subìto nel 2022 rispetto al 2021 una riduzione percentuale del gettito dell’imposta provinciale di trascrizione o dell’imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore (RC Auto), in proporzione alla somma delle perdite di gettito registrate per le due imposte, secondo le misure indicate pro quota nell’allegato A “Piano di riparto anno 2023”.

Con successivo analogo decreto si provvederà ad assegnare, in relazione alle perdite di gettito delle citate imposte nel 2023 rispetto al 2022 per l’anno 2024, risultanti dai dati a disposizione del Dipartimento delle finanze, l’ulteriore dotazione annuale del fondo.

 

La redazione PERK SOLUTION

Cassazione: Recupero somme indebitamente versate su trattamento accessorio al personale

La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 17648 del 20/6/2023, si è pronunciata in merito all’obbligo di restituzione della retribuzione di risultato corrisposta ad un dirigente comunale e indebitamente percepita per violazione dei vincoli finanziari imposti alla contrattazione decentrata, con riferimento all’art. 4, comma 1, del D.L. n. 16/2014 convertito in legge 68/2014.

La norma prevede che le regioni e gli enti locali che non abbiano rispettato i vincoli finanziari posti alla contrattazione collettiva integrativa sono obbligati a recuperare integralmente, a valere sulle risorse finanziarie a questa destinate, rispettivamente al personale dirigenziale e non dirigenziale, le somme indebitamente erogate mediante il graduale riassorbimento delle stesse, con quote annuali e per un numero massimo di annualità corrispondente a quelle in cui si è verificato il superamento di tali vincoli.

Si tratta di una disposizione che introduce un sistema di recupero delle somme versate sulla base di una contrattazione collettiva integrativa nulla per violazione dei vincoli finanziari posti a questa e, quindi, colpita dalla sanzione prevista dal D.Lgs. n. 165 del 2001, art. 40, comma 3, ultimi due periodi e successive modificazioni, per il quale le pubbliche amministrazioni non possono sottoscrivere in sede decentrata contratti collettivi integrativi in contrasto con vincoli risultanti dai contratti collettivi nazionali o che comportino oneri non previsti negli strumenti di programmazione annuale e pluriennale di ciascuna amministrazione. Le clausole difformi sono nulle e non possono essere applicate.

La Suprema Corte enuncia il principio di diritto in base al quale non vi è una deroga all’art. 2033 c.c. (indebito oggettivo), con la conseguenza che la P.A. può, nelle ipotesi previste dal citato art. 4, comma 1, recuperare, ai sensi del medesimo art. 2033 c.c., le somme illegittimamente versate direttamente dal dipendente che le abbia indebitamente percepite, non facendo venir meno la possibilità per il Comune di agire direttamente nei confronti del personale percettore degli importi non dovuti. La norma cosi modificata prevede un sistema di riassorbimento delle risorse illegittimamente utilizzate per mezzo della contrattazione integrativa che opera all’interno della stessa pubblica amministrazione.

 

La redazione PERK SOLUTION