Appalti, ANAC pubblica la relazione illustrativa del Bando tipo, focus sui contratti collettivi

ANAC ha pubblicato la Relazione illustrativa al Bando tipo n. 1/2023, avente ad oggetto Procedura aperta per l’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture nei settori ordinari di importo superiore alle soglie europee con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.   Il documento accompagna il Bando tipo e illustra compiutamente le indicazioni contenute nel disciplinare, al fine di agevolarne l’utilizzo da parte delle stazioni appaltanti.
Il documento si compone di 34 paragrafi corrispondenti ai vari articoli del bando tipo. Oltre alla sommaria descrizione, per ogni paragrafo, delle pertinenti clausole del disciplinare, nel documento sono state affrontate alcune questioni particolarmente delicate, sia per la novità, sia per l’impatto atteso sul mercato.

Data la complessità e la novità della materia, particolare attenzione è stata dedicata alle indicazioni relative all’individuazione del CCNL di riferimento da applicare ai lavoratori coinvolti nell’esecuzione del contratto e alla valutazione di equivalenza delle tutele, per il caso di utilizzo, da parte dell’operatore economico, di un CCNL diverso rispetto a quello individuato dalla stazione appaltante.

Le indicazioni sono state elaborate grazie ad una proficua sinergia, nell’ambito di un tavolo tecnico istituito con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, il CNEL, la CGIL, la CISL e la UIL. In particolare, sono stati offerti elementi utili alle stazioni appaltanti e agli enti concedenti per individuare il CCNL sottoscritto dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative, mediante l’utilizzo di informazioni agevolmente rinvenibili nell’Archivio dei CCNL gestito dal CNEL, e sono stati individuati gli elementi da prendere in considerazione per valutare l’equivalenza delle tutele normative ed economiche tra diversi contratti. Tale intervento si prefigge l’obiettivo di agevolare le complesse valutazioni rimesse alle stazioni appaltanti e agli enti concedenti, favorendo la corretta e uniforme applicazione della normativa.

Nella relazione illustrativa sono state segnalate, altresì, alcune problematiche interpretative relative alle disposizioni del nuovo codice, in relazione alle quali l’Autorità ha ritenuto opportuno procedere ad una segnalazione ai competenti organi, sollecitando il relativo intervento. Si tratta, in particolare, delle disposizioni volte a favorire la parità di genere e generazionale e alle cause di esclusione conseguenti all’emanazione di sentenze penali di condanna.

 

La redazione PERK SOLUTION

Canone unico patrimoniale: i chiarimenti del Dipartimento delle Finanze

Con la Risoluzione n. 3/DF del 20 luglio 2023 sono stati forniti chiarimenti in merito ai criteri per l’applicazione del canone unico patrimoniale di cui all’art. 1, commi 816 e seguenti in caso di diffusione di messaggi pubblicitari. Preliminarmente il MEF ricorda che uno dei presupposti del CUP, a norma dell’art. 1, comma 819, lett. b) della legge n. 160 del 2019, riguarda la diffusione di messaggi pubblicitari, anche abusiva, mediante impianti installati su aree appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile degli enti, su beni privati laddove siano visibili da luogo pubblico o aperto al pubblico del territorio comunale, ovvero all’esterno di veicoli adibiti a uso pubblico o a uso privato.

Con riferimento alla possibilità di escludere, nella determinazione del canone, le parti del mezzo pubblicitario che non hanno una diretta correlazione con la diffusione del messaggio pubblicitario, quali, ad esempio, cornici, supporti di sostegno ed eventuali elementi decorativi, che non posseggono alcuna funzione pubblicitaria, viene chiarito che sono esclusi dal canone gli elementi che non posseggono alcun effetto pubblicitario. Considerare, infatti, come superficie da assoggettare al canone quella di strutture che hanno la funzione di mero supporto strumentale appare contrario allo spirito del citato comma 819, lett. b), poiché, essendo tali strutture prive di qualsiasi finalità pubblicitaria si pongono
al di fuori del campo di applicazione del CUP.

Le stesse considerazioni appena esposte valgono anche per quanto riguarda i casi in cui per la diffusione di un messaggio pubblicitario vengono utilizzati oggetti o strutture che non costituiscono mezzi pubblicitari veri e propri, come gli impianti pubblicitari di servizio di cui all’art.47 comma 7 del 495/1992. Il comma 7 del citato art. 47, infatti, dispone che «Si definisce “impianto pubblicitario di servizio” qualunque manufatto avente quale scopo primario un servizio di pubblica utilità nell’ambito dell’arredo urbano e stradale (fermate autobus, pensiline, transenne parapedonali, cestini, panchine, orologi, o simili) recante uno spazio pubblicitario che può anche essere luminoso sia per luce diretta che per luce indiretta». Tali impianti, quindi, per loro natura, hanno una destinazione principale diversa, così da non costituire mezzi pubblicitari veri e propri con la conseguenza che la funzione pubblicitaria viene svolta esclusivamente dal messaggio pubblicitario.

Per la determinazione del CUP occorre considerare solo la superficie che racchiude il messaggio, restando escluse dall’assoggettamento al canone dovuto per la diffusione di messaggi pubblicitari le eventuali parti della struttura prive di effetti pubblicitari.

Viene precisato, inoltre, che nell’ipotesi in cui l’impianto pubblicitario contenga più messaggi, anche riferiti a soggetti ed aziende diverse, la superficie da assoggettare al CUP è quella dell’intero impianto oggetto della concessione o dell’autorizzazione. Ciò in quanto l’art. 1, comma 825 della legge n. 160 del 2019 stabilisce genericamente per tutte le forme di pubblicità che il CUP è determinato in base alla superficie complessiva del mezzo pubblicitario, come sopra delineata, calcolata in metri quadrati, indipendentemente dal tipo e dal numero dei messaggi. Nell’ipotesi in cui, invece, i titolari del provvedimento di concessione o di autorizzazione all’installazione dell’impianto sono diversi, il canone va liquidato distintamente, commisurandolo alla superficie del segnale o del gruppo segnaletico che è nella disponibilità di ciascuno di essi.

In caso di pubblicità abusiva, la soggettività passiva deve essere individuata in capo al soggetto pubblicizzato.

 

La redazione PERK SOLUTION

Anci: Decreto MEF-RGS assegnazione semplificata risorse II^ semestre 2023 su interventi PNRR e PNC

ANCI informa che è stato pubblicato sul sito del il Ministero dell’Economia e delle Finanze il DM 11 luglio 2023 n. 175, che assegna risorse del Fondo Opere Indifferibili (FOI) contro il caro materiali per interventi PNRR e PNC, al fine di bandire gare sulla base di prezzi aggiornati ai rincari, nel periodo compreso tra il 1° luglio 2023 e il 31 dicembre 2023 (secondo semestre 2023).
Le risorse del FOI saranno erogate agli Enti locali che, in qualità di soggetti attuatori delle opere del PNRR o del PNC, avvalendosi della procedura semplificata, per il periodo su richiamato, hanno confermato la preassegnazione automatica, aggiuntiva rispetto al finanziamento inizialmente riconosciuto. In particolare, con il succitato decreto del Ragioniere Generale dello Stato n. 175 dell’11 luglio 2023 sono preassegnati con procedura semplificata del FOI i seguenti importi: 215 milioni di euro per gli interventi rientranti nel PNRR, 2,8 milioni di euro per gli interventi del PNC.

Nello specifico:

  • L’Allegato 1 reca l’elenco degli interventi finanziati con le risorse previste dal PNRR per i quali, con riscontro della conferma di accettazione della preassegnazione da parte degli enti locali
  • L’Allegato 2 reca l’elenco degli interventi finanziati con le risorse previste dal PNC per i quali, con riscontro della conferma di accettazione della preassegnazione da parte degli enti locali
  • L’Allegato 3, del decreto, riporta il riepilogo informativo dei totali complessivi di contributi, suddivisi per ambiti di intervento e per Amministrazione titolare

Il decreto è stato già registrato dall’Ufficio Centrale di Bilancio ed è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.

 

La redazione PERK SOLUTION

PNRR, medie opere – contributi previsti dal PNRR – M2C4 – Inv.2.2: Erogato acconto del 20%

La Direzione Centrale della Finanza Locale, con comunicato del 20 luglio 2023, rende noto che, a seguito del perfezionamento del decreto del Ministero dell’interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, datato 19 maggio 2023, registrato alla Corte dei Conti il 19 giugno 2023, è stata disposta l’erogazione agli enti locali ammessi al finanziamento di cui all’articolo 1, commi 139 e seguenti, della legge 30 dicembre 2018, n.145, relativamente all’annualità 2023, nella misura del 20% del contributo assegnato.

In particolare, per le medie opere relative all’anno 2023, risultano erogate risorse in favore di 1.155 enti, per un importo totale pari ad euro 206.180.669,15. Le opere finanziate risultano 1461. I mandati di pagamento sono stati inviati all’Ufficio di controllo del MEF (U.C.B. presso il Ministero dell’interno), attraverso il Sistema SICOGE, per l’inoltro alla Banca d’Italia e il successivo accreditamento ai Comuni.

I Soggetti attuatori degli interventi finanziati, a seguito dell’erogazione dell’acconto, nella predetta misura del 20% del contributo, potranno procedere alla rendicontazione, sul sistema di monitoraggio e controllo “Regis”, della quota ottenuta. In esito alla verifica della citata rendicontazione verrà ricostituito l’acconto erogato e ciò consentirà all’ente di ottenere fino al 90 per cento del contributo assegnato senza alcuna necessità di anticipare risorse di cassa dal proprio bilancio.

Secondo quanto già disposto con comunicato del 13 luglio 2023, entro il 14 settembre 2023, i Soggetti attuatori sono tenuti all’alimentazione dei dati di monitoraggio sul sistema ReGiS, provvedendo al tempestivo caricamento dell’Allegato 4 “Attestazione rispetto obblighi PNRR”, all’interno del modulo denominato “Configurazione e Gestione delle Operazioni”, nella sezione “Anagrafica Progetto” all’interno della sottosezione “Localizzazione Geografica”.

Allegati:

Pagamenti effettuati per singolo Ente

 

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