INPS: Telematizzazione del TFR per i dipendenti pubblici

Dal 1° gennaio 2023 l’utilizzo del canale digitale è divenuto esclusivo, oltre che per il TFS, anche per il TFR dei dipendenti pubblici, come comunicato con la circolare INPS 4 novembre 2022, n. 125.

L’INPS, con il messaggio 8 maggio 2023, n. 1645, informa ora che la compilazione dell’“Ultimo miglio TFR” da parte dell’Ente datore di lavoro sostituisce i modelli cartacei “TFR1” e “TFR2” e costituisce la modalità esclusiva per avviare il processo di sistemazione e certificazione della Posizione assicurativa, propedeutica alla creazione della pratica di TFR.

Nel messaggio sono indicate le modalità di invio dei dati giuridico-economici necessari alla liquidazione della prestazione per i rapporti di lavoro a tempo determinato del comparto Scuola e le modalità residuali di invio di modelli cartacei nei casi di alcune variazioni di rapporti di lavoro.

 

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TARI: aggiornate le linee guida fabbisogni standard

Il Dipartimento delle Finanze ha pubblicato l’aggiornamento delle linee guida interpretative per l’applicazione del comma 653 dell’art. 1 della legge n. 147 del 2013 per supportare gli enti locali che devono approvare i piani finanziari e le tariffe della TARI per l’anno 2023.

Il documento, predisposto con la collaborazione di IFEL e di SOSE, ha la finalità di inquadrare il contesto applicativo dei provvedimenti in esame e facilitarne l’attuazione da parte dei comuni per la predisposizione dei piani finanziari relativi al quadriennio 2022-2025. Vale la pena di evidenziare che nel caso in cui gli enti locali abbiano già approvato le tariffe della TARI, in assenza della pubblicazione delle presenti linee guida, possono intervenire successivamente e comunque nel rispetto del termine di approvazione del bilancio di previsione, per tener conto delle risultanze dei fabbisogni standard.

I fabbisogni standard del servizio rifiuti rappresentano un paradigma obbligatorio di confronto per permettere all’ente locale di valutare l’andamento della gestione del servizio. Di conseguenza, il richiamo alle “risultanze dei fabbisogni standard” operato dal comma 653 deve essere letto in coordinamento con il complesso procedimento di determinazione dei costi e di successiva ripartizione del carico della TARI su ciascun contribuente. Per la concreta attuazione del comma 653 resta necessario, quindi, che il comune prenda cognizione delle risultanze dei fabbisogni standard del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Le linee guida quindi forniscono le indicazioni per il calcolo del fabbisogno standard di ciascun comune (o gruppo di comuni) in linea con le componenti del costo standard per tonnellata approvate dalla Commissione tecnica per i fabbisogni standard (CTFS) in data 18 novembre 2019 e con l’aggiornamento dei dati relativi ai fabbisogni standard elaborato nel corso del 2022 e approvato dalla CTFS in data 27 febbraio 2023.

Il fabbisogno standard finale di ogni comune è il risultato del prodotto di due grandezze:
– il costo standard di riferimento per la gestione di una tonnellata di rifiuti;
– le tonnellate di rifiuti urbani gestite dal servizio.
Per l’individuazione delle “risultanze dei fabbisogni standard” si fa riferimento al “costo standard” di gestione di
una tonnellata di rifiuti, calcolato sulla base di un modello statistico di regressione che mette in relazione i costi
osservati in un ampio campione rappresentativo di comuni con le rispettive variabili gestionali e di contesto che influiscono sul costo stesso. Tali componenti di costo colgono gli aspetti statisticamente rilevanti per la differenziazione del costo standard di riferimento – sulla base sia delle caratteristiche del servizio offerto sia di
quelle del comune – e sono riportate nelle colonne 1 e 3 della Tabella 3.1 disponibile nell’Allegato 1.

Il parametro di base è la stima del costo medio nazionale di riferimento per la gestione di una tonnellata di rifiuti, stima che nel modello è rappresentata dal valore dell’ “intercetta” della retta di regressione del costo per tonnellata di rifiuti: tale valore è pari a 130,45 euro. Per ottenere il costo standard di riferimento di ogni comune, a tale valore base occorre aggiungere i differenziali di costo relativi alle seguenti componenti:

  • la percentuale di raccolta differenziata
  • la distanza in km fra il comune e gli impianti
  • il numero e la tipologia degli impianti regionali
  • la percentuale di rifiuti urbani trattati e smaltiti negli impianti regionali
  • la forma di gestione del servizio rifiuti, i fattori di contesto del comune relativi alle principali caratteristiche del contesto demografico, morfologico ed economico comunale
  • le economie/diseconomie di scala
  • le modalità di raccolta dei rifiuti urbani, distinte in domiciliare o “porta a porta”
  • il gruppo omogeneo di appartenenza del comune.

Allegati:

 

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PNRR: il Ministero dell’Ambiente pubblica le FAQ per gli investimenti di economia circolare

Sono state pubblicate le risposte alle domande più frequenti giunte al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica su due importanti investimenti del PNRR nell’ambito dell’economia circolare: i progetti “faro” e la realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e ammodernamento degli esistenti.

Le FAQ forniscono puntuali indicazioni operative a una platea ampia di soggetti attuatori sugli elementi di caratterizzazione della gestione dei progetti di cui sono responsabili. Tra questi, a titolo di esempio, la generazione dei CUP, la compilazione e la trasmissione dell’atto d’obbligo, la gestione finanziaria delle risorse trasferite e l’emissione delle fatture.

Inv.1.1: https://www.mase.gov.it/sites/default/files/PNRR/FAQ-M2C1-I1.1-v1.0-10052023.pdf

Inv.1.2: https://www.mase.gov.it/sites/default/files/PNRR/FAQ-M2C1-I1.2-v1.0-10052023_1.pdf

Per maggiori informazioni e per visualizzare gli aggiornamenti futuri, è possibile consultare le pagine del sito web del MASE dedicate agli investimenti di economia circolare:

Investimento 1.1: Realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e ammodernamento degli impianti esistenti | Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (mase.gov.it)

Investimento 1.2: Progetti “faro” di economia circolare | Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (mase.gov.it)

 

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ANAC: I contratti della Pubblica Amministrazione devono essere per iscritto

Con la delibera n. 119 del 15 marzo 2023, Anac ribadisce che i contratti della pubblica amministrazione devono essere predisposti obbligatoriamente in forma scritta: la pubblica amministrazione non può assumere impegni o concludere contratti se non in forma scritta, né può rinnovare tacitamente i contratti. La forma scritta assolve una funzione di garanzia del regolare svolgimento dell’attività amministrativa, permettendo di identificare con precisione le clausole destinate a disciplinare il rapporto contrattuale.

La delibera è stata adottata al termine dell’istruttoria sulla Napoli Servizi Spa, la società multiservizi in-house providing del Comune di Napoli, una delle aziende di rilevanza strategica per l’Amministrazione Comunale che esegue da oltre un decennio numerosi servizi essenziali per l’ente partenopeo. La società è soggetta al controllo analogo da parte del Comune di Napoli che, in qualità di socio azionista al 100%, ne definisce il perimetro d’azione e le attività da porre in essere.

Dalle indagini dell’Autorità è emerso che, per quasi due anni dopo la scadenza del contratto, la Napoli Servizi ha continuato a pagare le due imprese: nello specifico dal 12 settembre 2019 (data di scadenza del contratto) sino all’8 luglio 2021 (data delle determine per l’affidamento diretto dei servizi in questione) non esiste un valido titolo giuridico idoneo a giustificare i pagamenti effettuati. La società in house ha deciso arbitrariamente di prorogare il contratto oltre i limiti temporali delineati dal bando di gara ed in assenza sia di un contratto scritto che di una determina che esplicitasse le motivazioni della scelta di prolungare gli affidamenti agli aggiudicatari uscenti.

 

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Sport e periferie: terzo elenco progetti ammessi a finanziamento

Il Dipartimento dello Sport ha pubblicato il terzo e ultimo elenco dei Comuni ammessi al finanziamento a valere sul fondo sport e periferie – Avviso Sport e Periferie 2022. Entro l’estate sarà pubblicato il nuovo bando sport e periferie 2023. Obiettivo dell’iniziativa è quello di finanziare interventi sul territorio con lo scopo di ridurre i fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché di migliorare la qualità urbana e riqualificare il tessuto sociale, anche attraverso la promozione di attività sportiva.

Per eventuali richieste di chiarimento scrivere esclusivamente a serviziosecondo.sport@governo.it.

 

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Contributo per riduzione disavanzo dei comuni sede di città metropolitane della Regione siciliana e al comune di Lampedusa e Linosa

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.109 dell’11 maggio 2023 il decreto del Capo del Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del Ministero dell’interno, di concerto con il Ragioniere Generale dello Stato, del 29 marzo 2023, con il relativo allegato A, recante «Assegnazione dei contributi di natura corrente per l’anno 2024 destinati, per la riduzione del disavanzo, ai comuni sede di città metropolitane della Regione siciliana e al comune di Lampedusa e Linosa», registrato alla Corte dei conti il 27 aprile 2023, n.1182.

In applicazione dell’art. 1, commi 852 e 853, della legge n. 197 del 2022, il contributo di natura corrente nel limite massimo di 40 milioni di euro per l’anno 2024, destinato, per la riduzione del disavanzo, ai comuni sede di citta’ metropolitane della Regione Siciliana con un’incidenza del fondo crediti di dubbia esigibilità accantonato nel risultato di amministrazione rispetto ai residui attivi del titolo I e del titolo III superiore all’80 per cento, come
risultante dal rendiconto relativo all’esercizio 2021, è interamente assegnato al solo Comune di Palermo sulla base dei criteri e dei dati esplicitati nell’allegato A «Nota metodologica».

In applicazione dell’art. 10, comma 10-ter, del decreto-legge n. 198 del 2022, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 14 del 2023 e per le medesime finalità di cui al citato comma 852, è assegnato al Comune di Lampedusa e Linosa un contributo di natura corrente di 2,5 milioni di euro per l’anno 2024.

 

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PNRR, Indicazioni dei referenti per il supporto specialistico ai presidi territoriali

Il Ministero dell’Interno, al fine di supportare l’attività dei presidi territoriali – costituiti ai sensi del protocollo d’intesa sottoscritto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze in data 20 ottobre 2022, per gli adempimenti di monitoraggio, rendicontazione e controllo delle misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) a titolarità del Ministero dell’Interno – con la circolare n. 70 dell’11 maggio 2023 informa che sono stati anche istituiti presso il Dipartimento degli Affari Interni e Territoriali appositi nuclei di personale – suddivisi per aree territoriali – a cui poter rivolgere quesiti di carattere tecnico-specialistico e chiedere informazioni necessarie alla corretta esecuzione delle attività di attuazione, monitoraggio e rendicontazione degli investimenti.

È possibile reperire informazioni e documentazioni sul sito istituzionale del Dipartimento – Direzione Centrale per la Finanza locale nell’apposita sezione dedicata agli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in cui, a breve, sarà anche possibile prendere visione dell’elenco dei progetti finanziati su base
provinciale.

 

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