Ripartizione delle risorse statali per incentivi alle assunzioni a tempo indeterminato dei lavoratori socialmente utili

È stato pubblicato in G.U. n. 303 del 2022 il D.P.C.M. 10 ottobre 2022 concernente la ripartizione delle risorse statali per incentivi alle assunzioni a tempo indeterminato dei lavoratori socialmente utili.

Le risorse sono destinate ad incentivare le assunzioni a tempo indeterminato anche con contratti di lavoro a tempo parziale dei lavoratori socialmente utili di cui all’art. 2, comma 1, del decreto legislativo 28 febbraio 2000, n. 81 presso le amministrazioni indicate nell’elenco allegato 1 e sono ripartite, tra le Regioni Basilicata, Calabria, Campania e Puglia con contributo annuo a regime di importo pari a euro 9.296,22 cumulabile con eventuali contributi regionali ed erogabile a decorrere dalla data di assunzione a tempo indeterminato, per ogni lavoratore assunto, come indicato nel seguente prospetto per un importo annuo complessivo dell’onere pari a euro 501.995,88.

Resta fermo che per le restanti assunzioni a tempo indeterminato ai sensi del comma 1, le residue risorse di cui all’art. 1, comma 1156, lettera g-bis) della legge 27 dicembre 2006, n. 296 sono ripartite a seguito dell’istanza da parte degli enti interessati, tenendo conto della medesima misura del contributo annuo pro-capite a regime di importo pari a euro 9.296,22 cumulabile con eventuali contributi regionali ed erogabile a decorrere dalla data di assunzione a tempo indeterminato.

 

La redazione PERK SOLUTION

Fascicolo virtuale, le indicazioni ANAC sulla verifica dei certificati di qualità

Con un Comunicato del Presidente approvato dal Consiglio lo scorso 20 dicembre, Anac ha indicato le modalità di verifica dei certificati di qualità rilasciati da organismi accreditati, che saranno adottate presumibilmente a decorrere dal 1° settembre 2023. Sussiste piena equivalenza tra le certificazioni ISO 9001/2015 emesse da Organismi accreditati da Enti aderenti agli accordi internazionali IAF MLA e quelle emesse da Organismi accreditati da Enti aderenti agli accordi EA MLA, ai fini del conseguimento dell’attestazione di qualificazione per gli esecutori di lavori pubblici. Tale equivalenza può essere affermata anche ai fini della partecipazione alle procedure di affidamento di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.

Il Comunicato del Presidente non introduce nuovi requisiti ma fornisce anticipazioni sulle modalità di verifica delle certificazioni di qualità rilasciate da enti accreditati da organismi stranieri, che saranno adottate nel prossimo futuro. Ciò proprio per consentire agli operatori economici di organizzarsi per tempo, assicurandosi che la certificazione di qualità ottenuta da detti enti sia regolarmente inserita nel database IAF.

Anac, constatata la recente realizzazione di un database mondiale delle certificazioni dei sistemi di gestione da parte di IAF, intende avvalersi di tale disponibilità offrendo alle autorità pubbliche la possibilità di verificare i certificati rilasciati da organismi accreditati per i sistemi di gestione. Non appena sarà possibile l’interoperabilità con la banca dati, il fascicolo virtuale dell’operatore economico permetterà la verifica dei certificati rilasciati da organismi accreditati ISO/IEC 17021-1 in ambito IAF MLA per i sistemi di gestione esclusivamente tramite IAFCERTSEARCH. La verifica sarà effettuata attraverso l’utilizzo dell’integrazione API che consente lo svolgimento di verifiche e la ricezione di avvisi in tempo reale. A decorrere da tale momento, i certificati non presenti sul database IAF non potranno essere verificati ai fini del rilascio dell’attestazione SOA e della partecipazione alle procedure di affidamento di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture bandite in Italia.
Gli operatori economici dovranno assicurarsi che le attestazioni agli stessi rilasciate da parte di organismi accreditati in ambito IAF MLA siano correttamente inserite nel database IAF.

Fino al momento in cui sarà disponibile la nuova funzionalità sul fascicolo virtuale dell’operatore economico, le verifiche dei certificati in oggetto, ivi compresa l’inesistenza di provvedimenti di revoca, annullamento o decadenza delle certificazioni suindicate, possono essere effettuate dalle stazioni appaltanti e dalle SOA con le modalità attualmente in uso.

 

La redazione PERK SOLUTION

Ministro per la PA: E’ online la Banca Dati dei Pareri

È online la Banca Dati dei Pareri, uno strumento operativo per conoscere l’evoluzione normativa e gli orientamenti del Dipartimento della funzione pubblica riguardanti il pubblico impiego, l’organizzazione amministrativa e la gestione del personale della Pa.

Presente all’interno del portale Lavoropubblico.gov.it, l’applicativo contiene oltre 400 documenti: direttive, pareri e note circolari in materia di trattamento giuridico, economico e previdenziale del personale e della dirigenza pubblica. Grazie ai filtri della ricerca avanzata è possibile selezionarli per tipologia, argomento, destinatari, data di pubblicazione ed ambito giuridico. La Banca Dati dei Pareri è uno strumento utile alle amministrazioni, ai dipendenti pubblici e agli operatori del sistema giuridico per una omogenea e corretta applicazione degli istituti che presentano difficoltà interpretative. Un altro passo in avanti, per una Pa moderna e in grado di offrire servizi sempre più efficienti.

L’obiettivo della Banca Dati dei Pareri è duplice: per le amministrazioni e i dipendenti pubblici quello di rafforzare la capacità istituzionale e accrescere la consapevolezza sugli istituti del pubblico impiego; per il Dipartimento quello di svolgere analisi su questioni interpretative riguardanti l’organizzazione amministrativa e la gestione del personale pubblico e di monitorare l’applicazione dei provvedimenti normativi per definire percorsi di capacity building.

Lo strumento va nella direzione dell’innovazione digitale della Pubblica Amministrazione. L’accesso all’archivio digitale da un unico punto permette di avere una panoramica sull’evoluzione normativa in materia di organizzazione e disciplina del lavoro pubblico, attraverso la raccolta sistematica dei pareri già rilasciati e pubblicati dal Dipartimento della funzione pubblica.

 

La redazione PERK SOLUTION

Rifiuti: Mase, finanziati con Pnrr 192 progetti “faro” di economia circolare

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha dato il via libera a 192 progetti relativi agli investimenti “faro” di economia circolare per la meccanizzazione della raccolta differenziata e la creazione di ulteriori strutture di trattamento dei rifiuti, per un totale di 600 milioni di euro stanziati con risorse PNRR. Le risorse complessive, attribuite nel rispetto del regime comunitario in materia di aiuti di Stato, sono state destinate per il 60% alle Regioni del Centro-Sud e al 40% alle Regioni del Nord.

I progetti ammessi a finanziamento includono interventi per l’ammodernamento degli impianti esistenti e la realizzazione di ulteriori nuovi per il miglioramento della raccolta, della logistica e del riciclo dei rifiuti di apparecchiature elettriche, elettroniche, carta e cartone; la realizzazione di nuovi impianti per il riciclo dei rifiuti plastici, inclusi i cosiddetti rifiuti marini; infine l’infrastrutturazione della raccolta delle frazioni di tessili pre e post consumo, la realizzazione di nuovi impianti di riciclo tessile e l’ammodernamento di quelli esistenti.

Investimenti 1.2 – progetti faro di economia circolare