Il Consiglio di Stato ha trasmesso nei giorni scorsi all’ex esecutivo guidato da Mario Draghi lo Schema preliminare del nuovo Codice dei contratti pubblici, riformato in attuazione dell’art. 1 della L. 21 giugno 2022, n. 78 (in G.U. n. 146 del 24 giugno 2022), recante “Delega al Governo in materia di contratti pubblici”.
Il nuovo testo è più agile del predecessore di circa il trenta per cento ed è “autoapplicativo”, ovvero comprende la regolamentazione attuativa. Gli obiettivi principali della riforma puntano a semplificare e ad efficientare i procedimenti, ottenere il miglior rapporto qualità-prezzo dell’opera da appaltare, definire regole e responsabilità per velocizzare l’apertura dei cantieri, nonché valorizzare il partenariato pubblico privato, rendendo i contratti più solidi e aumentando la bancabilità.
La bozza del testo prevede 2 soli livelli di progettazione: progetto di fattibilità tecnica ed economica e progetto esecutivo, mentre scompare il progetto definitivo.
La redazione PERK SOLUTION