ANAC: Al via il Fascicolo Virtuale dell’Operatore economico

Dal 25 ottobre 2022, presso la Banca Dati Anac è operativo il Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico (Fvoe) che consente alle stazioni appaltanti, attraverso un’interfaccia web, di verificare i requisiti di partecipazione agli appalti pubblici. Il 24 ottobre il provvedimento dell’Autorità è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale quindi  l’uso del Fvoe dall’8 novembre sarà obbligatorio per partecipare alle gare di appalto.

Tre le principali novità, rispetto al sistema Avcpass precedente che va in soffitta: la verifica dei requisiti non si ferma alla fase di aggiudicazione ma viene estesa alla fase di esecuzione e dunque al mantenimento dei requisiti da parte di chi si è aggiudicato la gara e di eventuali subappaltatori; il Fascicolo verrà utilizzato per tutte le procedure di affidamento; verrà istituito l’Elenco degli operatori economici già verificati. Attraverso questo elenco una stazione appaltante che sta aggiudicando una gara può osservare se un determinato operatore economico risulta già stato verificato in una precedente gara.

Tra i dati che comprovano il possesso dei requisiti messi disposizione attraverso il Fascicolo ci sono la Visura Registro delle Imprese fornita da Unioncamere; certificato del casellario giudiziale integrale fornito dal Ministero della Giustizia; l’Anagrafe delle sanzioni amministrative, fornita dal Ministero della Giustizia; il Certificato di regolarità contributiva di ingegneri, architetti e studi associati, fornito dalla Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti (Inarcassa); la Comunicazione di regolarità fiscale fornita dall’Agenzia delle Entrate secondo quanto specificato nella tabella di approfondimento allegata alla presente delibera; Comunicazione Antimafia fornita dal Ministero dell’Interno.

 

La redazione PERK SOLUTION

Attribuzione a favore dei comuni del gettito dell’imposta immobiliare sulle piattaforme marine (IMPi)

Per l’anno 2020, il Ministero dell’interno (Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali – Direzione Centrale per la Finanza Locale) ha provveduto il 12 ottobre u.s. ad erogare ai Comuni beneficiari, in regola con quanto previsto dall’articolo 161 del TUEL, la quota gettito dell’imposta immobiliare sulle piattaforme marine (IMPi), per un totale pari ad euro 5.169.123,53.

L’articolo 38 del decreto-legge del 26 ottobre 2019, n.124, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 2019, n.157, ha istituito, a decorrere dall’anno 2020, l’imposta immobiliare sulle piattaforme marine (IMPi) in sostituzione di ogni altra imposizione immobiliare locale ordinaria sugli stessi manufatti. Il Ministero dell’economia e delle finanze in data 12 luglio u.s. ha determinato – ai sensi dell’articolo 3, comma 2, del decreto del Ministero dell’economia e delle finanze del 28 aprile 2022 – le quote spettanti a ciascun comune in relazione ai versamenti effettuati negli anni 2020 e 2021 (Allegato 1).

Il pagamento è sospeso – ai sensi dell’articolo 161, comma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267 – per i Comuni che non abbiano ancora trasmesso alla banca dati delle pubbliche amministrazioni (BDAP), i documenti contabili come previsto dal decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 12 maggio 2016, e per quelli che non abbiano sino ad ora adempiuto alla trasmissione del questionario SOSE. Prima della chiusura della contabilità finanziaria del corrente esercizio finanziario verrà comunque disposto un ulteriore pagamento a favore degli enti che, entro e non oltre il 15 novembre 2022, avranno provveduto a regolarizzare la propria posizione, rimuovendo le cause di sospensione del pagamento.

Per l’anno 2021 il Ministero dell’Interno ha provveduto a chiedere al Ministero dell’economia e delle finanze l’assegnazione in termini di competenza e di cassa del relativo fondo, sul relativo capitolo di competenza.

 

La redazione PERK SOLUTION

Pagamento del contributo per l’anno 2022 per la promozione della legalità

La Direzione Centrale della Finanza Locale informa che con decreto ministeriale del 19 ottobre 2022, è stato disposto il pagamento del contributo per l’anno 2022 (previsto dall’articolo 1, comma 589, della legge 30 dicembre 2021, n.234) per gli enti locali che abbiano subito nell’anno precedente a quello di riferimento, episodi di intimidazione nei confronti dei propri amministratori, connessi all’esercizio delle funzioni istituzionali esercitate, o episodi di danneggiamento del proprio patrimonio.

Il pagamento è sospeso – ai sensi dell’articolo 161, comma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267 – per i Comuni che non abbiano ancora trasmesso alla banca dati delle pubbliche amministrazioni (BDAP), i documenti contabili come previsto dal decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 12 maggio 2016, e per quelli che non abbiano sino ad ora adempiuto alla trasmissione del questionario SOSE. Prima della chiusura della contabilità finanziaria del corrente esercizio finanziario verrà comunque disposto un ulteriore pagamento a favore degli enti che, entro e non oltre il 15 novembre 2022, avranno provveduto a regolarizzare la propria posizione, rimuovendo le cause di sospensione del pagamento.

Gli enti beneficiari possono visualizzare l’importo ad essi assegnato sul sito della Direzione Centrale per la Finanza Locale nella sezione “Consulta le banche dati” selezionando “Pagamenti” alla voce di spettanza “CONTRIBUTI PER INIZIATIVE LEGALITA’ E PER LA TUTELA DEGLI AMMINISTRATORI VITTIME DI ATTI INTIMIDATORI”. Si ricorda che il riparto del Fondo in questione per l’anno 2022 era stato in precedenza determinato con decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’istruzione e con il Ministro dell’economia e delle finanze del 7 luglio 2022

Ai sensi dell’articolo 1, comma 4, del richiamato decreto interministeriale del 7 luglio 2022, il contributo assegnato dovrà essere destinato da ciascun ente beneficiario, secondo le proprie autonome scelte e previa adozione di una delibera di giunta, per la promozione della legalità volte a realizzare il rafforzamento della democrazia locale, con particolare riguardo a quelle che prevedono il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche, nonché per misure di ristoro del patrimonio dell’ente o in favore degli amministratori locali che hanno subito episodi di intimidazione nello svolgimento delle funzioni istituzionali esercitate, in relazione alla specificità degli episodi occorsi.

 

Economia Circolare: inviato al CdS lo schema di regolamento “Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti”

Il Ministero della Transizione Ecologica ha trasmesso il 29 settembre scorso lo schema di regolamento sul Registro elettronico nazionale per la tracciabilità de rifiuti (RENTRI) al Consiglio di Stato per l’acquisizione del previsto parere e alla Commissione Europea per la procedura di notifica prevista dalla Direttiva UE 2015/1535 (https://ec.europa.eu/growth/tools-databases/tris/it/).

Decorrono da tale data i novanta giorni di “stand and still” durante i quali gli stakeholder europei potranno presentare osservazioni sulle regole tecniche previste dal RENTRI. Al termine di tale periodo, il Ministero adotterà il provvedimento che istituisce il RENTRI in linea con gli obiettivi previsti dalla Strategia nazionale per l’economia circolare e dal Programma nazionale per la gestione dei rifiuti.

Prosegue nel frattempo la sperimentazione avviata in collaborazione con le Associazioni di categoria, l’Albo Nazionale Gestori Ambientali e Unioncamere, affinché il RENTRI rappresenti un valido supporto operativo per ottimizzare il sistema di gestione dei flussi di rifiuti in un’ottica sempre più marcata di circolarità (Fonte Mit).

 

La redazione PERK SOLUTION