Appalti: gara nulla se manca la clausola della revisione dei prezzi

L’ANAC, con atto del Presidente del 28 settembre 2022, ha richiamato un Ente ad un maggiore rigore nell’indizione delle gare per assicurare la corretta applicazione delle norme sulla revisione dei prezzi approvate nell’ultimo periodo a fronte degli aumenti eccezionali dei costi dei prodotti, delle attrezzature e delle lavorazioni. Nella nota vengono rilevate illegittimità e criticità nel bando di gara per la ristrutturazione della rete idrica, ricordando che per le procedure di affidamento dei contratti pubblici indette fino al 31 dicembre del 2023 le stazioni appaltanti sono tenute all’inserimento della clausola di revisione dei prezzi prevista dal decreto sostegni ter. Inoltre per le gare avviate successivamente alla data di entrata in vigore del decreto aiuti, il 15 luglio 2022, per determinare il costo dei prodotti, delle attrezzature e delle lavorazioni, le stazioni appaltanti utilizzano i prezzari regionali aggiornati al 31 dicembre 2021 incrementati fino al 20%.

Nel caso di specie, la stazione appaltante non ha applicato il prezzario regionale aggiornato né previsto la clausola di revisione dei prezzi. In seguito ai rilievi dell’Ance, all’intervento del dipartimento regionale controllo contratti pubblici e all’avvio dell’istruttoria dell’Anac, l’azienda ha deciso di annullare la gara.

L’Anac prende atto dell’annullamento ma conferma i profili di illegittimità. In primo luogo per l’assenza della clausola di revisione dei prezzi, già in vigore alla data di indizione della gara di appalto. Poi per il mancato aggiornamento dei prezzi previsto dal decreto aiuti secondo cui la stazione appaltante avrebbe dovuto applicare il prezzario aggiornato al 31 dicembre 2021 con l’incremento fino al 20%. Il tempestivo intervento dell’Anac ha contribuito a procedere in tempo utile all’annullamento dell’intera procedura di gara evitando la protrazione delle irregolarità e l’acquisizione di offerte non congrue foriere di possibili contenziosi.

 

La redazione PERK SOLUTION

Il componente della commissione giudicatrice non può essere anche collaudatore dell’opera

C’è incompatibilità tra il ruolo di componente della commissione giudicatrice e quello di collaudatore dell’opera. Lo afferma l’Anac in un parere consultivo richiesto da un comune piemontese sulla nomina come collaudatore di un professionista già componente della commissione giudicatrice della gara.

Secondo Anac il legislatore ha voluto preservare nella maniera più ampia possibile l’imparzialità di giudizio nello svolgimento delle operazioni della commissione giudicatrice, prevedendo espressamente che anche dopo la conclusione dell’incarico, i componenti della commissione non possano svolgere alcuna altra funzione nell’ambito del contratto di cui si tratta, analogamente a quanto disposto anche per i collaudatori. Lo svolgimento dell’incarico di collaudo rappresenta certamente lo svolgimento di “un incarico tecnico o amministrativo relativamente al contratto del cui affidamento si tratta.

L’Anac ricorda anche la norma del codice appalti (articolo 77 comma 4) che oltre a stabilire un regime di incompatibilità tra membro della commissione giudicatrice e soggetto che abbia svolto, prima della gara, incarichi o funzioni tecnico-amministrative relative all’appalto, prevede, per i commissari stessi, un divieto per le attività successive all’espletamento della procedura selettiva, stabilendo espressamente che “non devono aver svolto né possono svolgere alcun’altra funzione o incarico tecnico o amministrativo relativamente al contratto del cui affidamento si tratta”.

 

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Caro bollette, l’allarme dei Sindaci: Situazione grave. Serve un altro miliardo o i Comuni andranno in difficoltà

“Ogni anno i Comuni spendono in media 1,8 miliardi in costi energetici. Quest’anno, rispetto al 2021, in alcuni Comuni l’incremento di spesa energetica potrà superare il cento per cento. Parliamo di simulazioni su dati Siope, quindi dati di spesa reali. Siamo di fronte a un costo quasi raddoppiato. A conti fatti ai Comuni servirà un altro miliardo, per continuare a erogare servizi legati all’energia, per chiudere bilanci di quest’anno e per impostare quelli del 2023”. Lo ha detto il segretario generale dell’Anci, Veronica Nicotra, intervenuta in diretta a TgCom24 per parlare di caro bollette.
“Siamo di fronte a un livello di esposizione molto grave, che abbiamo denunciato dai primi mesi di quest’anno. Per i Comuni, fino ad ora, sono stati previsti circa 800 milioni di compensazioni ma 510 devono ancora arrivare”.
“I Comuni – ha poi ricordato Il segretario generale dell’Anci – stanno facendo tutto il possibile, ad esempio rivedendo i tempi dell’illuminazione o utilizzando la tecnologia a led. Ma si tratta comunque di un risparmio molto marginale. Ci sarebbe da fare di più anche sul versante dell’efficientamento energetico, su cui da tempo chiediamo semplificazioni per l’installazione di pannelli fotovoltaici, sia per gli edifici pubblici che per quelli privati. Tuttavia – ha concluso Nicotra – serve subito un intervento, normativo ed economico, per non trovarci ancora più in difficoltà con il nuovo anno e l’inverno alle porte” (fonte ANCI).

 

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ANCI: Assegnati i contributi alle organizzazioni di volontariato per l’anno 2021

ANCI rende noto che sono stati pubblicati sul sito del Dipartimento della Protezione Civile gli elenchi dei progetti ammessi al finanziamento per l’anno 2021 fra quelli presentati dalle organizzazioni di volontariato nell’ambito del programma che annualmente assegna loro contributi.
L’Anci ha curato, ai sensi del Decreto del Capo del Dipartimento della protezione civile rep. n. 1886 del 16/05/2020, la proposta di graduatoria per la quota locale dedicata rafforzamento della capacità operativa e di intervento (Misura 1C).
Maggiori informazioni e dettaglio dei progetti finanziati dal Dipartimento sono disponibili sul sito del Dipartimento.

 

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Rimborso oneri relativi al personale civile assunto a seguito della soppressione della ex Base Nato dell’Arcipelago della Maddalena

Nel far seguito al comunicato del 26 aprile 2022, il Ministero dell’interno comunica che con provvedimento del 3 ottobre 2022, è stato disposto il pagamento del saldo, nella misura del 40%, del contributo assegnato nell’anno 2022 per il rimborso degli oneri relativi al personale civile assunto a seguito della soppressione della ex Base Nato dell’Arcipelago della Maddalena ai sensi dell’art. 2, comma 100, della legge 24 dicembre 2007, n. 244.

Come già evidenziato in occasione di precedenti comunicazioni, rappresenta uno specifico obbligo degli enti comunicare al Ministero dell’interno le intervenute interruzioni, per qualsiasi causa, del rapporto di lavoro del personale di che trattasi.

Eventuali chiarimenti possono essere richiesti inviando una richiesta per e-mail a amelia.mazzariello@interno.it oppure a daniela.secondini@interno.it.

 

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Recupero delle maggiori somme percepite dai Comuni rispetto alle spese ammesse in occasione delle consultazioni referendarie del 2020

La Direzione Centrale della Finanza Locale informa che sono state avviate le procedure automatizzate di recupero delle maggiori somme percepite dai Comuni delle Regioni a statuto ordinario e delle Regioni a statuto speciale Sardegna e Sicilia, rispetto alle spese sostenute e/o ammesse in occasione delle consultazioni referendarie del 20 e 21 settembre 2020 abbinate a quelle regionali, amministrative e suppletive per il Senato della Repubblica.

Gli Enti delle Regioni a statuto speciale Friuli Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta, non potendosi applicare le disposizioni di cui ai commi 128 e 129 della legge 24 dicembre 2012, n.228 in materia di Tesoreria Unica, ove non avessero già provveduto, riceveranno dalle Prefetture o dagli Uffici di riferimento apposita richiesta di rimborso con indicati importi, termini e modalità di riversamento a favore dello Stato.

 

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