Corte dei conti, relazione sulla gestione finanziaria degli enti locali per gli esercizi 2019-2021

La situazione della finanza locale, nel 2021, risente ancora del trascinamento degli effetti della pandemia, seppure i risultati di finanza pubblica registrino un miglioramento. In tale contesto, proseguono gli interventi statali compensativi della perdita di gettito e a sostegno della spesa emergenziale, anche se alcune voci di entrata dei Comuni danno segni di ripresa e si riducono le maggiori esigenze di spesa.

È quanto emerge dalla “Relazione sulla gestione finanziaria di Comuni, Province, Città metropolitane per gli esercizi 2019-2021” approvata, con Delibera n. 11/SEZAUT/2022/FRG, dalla Sezione delle autonomie della Corte dei conti, in cui la magistratura contabile ha esaminato i rendiconti di 7.100 Amministrazioni (7.009 Comuni, 77 Province, 14 Città metropolitane) presenti nella Banca dati delle amministrazioni pubbliche della Ragioneria generale dello Stato, delineando il quadro complessivo della finanza locale.

I dati di cassa 2021 rilevati dal “Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici” (SIOPE) evidenziano una tenuta dei Comuni, malgrado andamenti che ancora si discostano dall’ordinarietà, in virtù dei finanziamenti erogati con la legislazione emergenziale, degli effetti della proroga del pagamento dei tributi e della sospensione, al 31 agosto 2021, della riscossione coattiva.

Rimane, infatti, elevata, anche se in calo sul 2020, la quota 2021 dei trasferimenti statali nell’ambito delle entrate correnti degli enti locali. Il riavvio delle riscossioni ha fatto registrare un miglioramento delle entrate tributarie, contributive e di natura perequativa. Il saldo positivo di cassa – ha specificato la Corte – conferma l’impulso alla ripresa, ma persiste un eccesso di risorse assegnate con le compensazioni statali, rispetto a quelle effettivamente utilizzate. Sul versante dei pagamenti, si riducono i tempi di liquidazione delle fatture per debiti commerciali.

I rendiconti finanziari 2020 degli enti locali fanno emergere saldi complessivi in miglioramento, grazie alle misure straordinarie di sostegno, volte a prevenire le tensioni temute in conseguenza della crisi sanitaria. E’ ampiamente positivo il risultato di amministrazione dei Comuni (45,57 miliardi di euro), ma, al netto degli accantonamenti, dei vincoli e della parte destinata agli investimenti, si determina un disavanzo di circa 4,2 miliardi, comunque inferiore rispetto all’anno precedente. La quota degli accantonamenti è in aumento, per la rideterminazione di quelli relativi al Fondo crediti di dubbia esigibilità e al Fondo anticipazioni di liquidità.

 

La redazione PERK SOLUTION

Approvata la riforma della giustizia tributaria

Nella seduta del 9 agosto 2022 la Camera dei Deputati ha approvato, in via definitiva il disegno di legge “Disposizioni in materia di giustizia e di processo tributari” (C. 3703). Con tale intervento il Governo, considerato l’impatto che la giustizia tributaria ha sulla fiducia degli operatori economici, compresi gli investitori esteri, si propone di rispettare gli impegni assunti con il PNRR. Nel PNRR il Governo si propone, infatti, l’obiettivo di intervenire sulla giustizia tributaria per ridurre il numero di ricorsi alla Corte di Cassazione e consentire una loro trattazione più spedita.

Queste le principali novità riguardanti l’ordinamento giudiziario tributario:

  • sono stati ridenominati gli organi di giustizia tributaria in Corti tributarie di primo e di secondo grado;
  • è stato introdotto un ruolo autonomo e professionale della magistratura tributaria con 576 giudici tributari reclutati tramite concorso per esami;
  • è stata disciplinata la possibilità degli attuali giudici togati di transitare definitivamente e a tempo pieno nella giurisdizione tributaria speciale.

Sul piano processuale, invece, è stato previsto che le controversie di modico valore siano devolute ad un giudice monocratico; è stata rafforzata la conciliazione giudiziale e superato il divieto di prova testimoniale.
Risulta inoltre potenziato il giudizio di legittimità, con la creazione in Cassazione di una sezione civile deputata esclusivamente alla trattazione delle controversie tributarie.
La definitiva professionalizzazione della magistratura tributaria ha comportato anche un rafforzamento dell’organo di autogoverno dei giudici tributari, presso il quale nasce l’Ufficio ispettivo e l’Ufficio del massimario nazionale, così come vengono potenziate le strutture centrali e territoriali del MEF, che si occuperanno della gestione amministrativa delle nuove Corti tributarie.

 

La redazione PERK SOLUTION

 

ANAC, conflitto interessi: verifica scrupolosa anche in caso di affidamenti diretti tramite l’albo dei fornitori

L’Anac, con la delibera n. 377 del 27 luglio 2022, nel richiamare un comune laziale, ha evidenziato che la verifica di eventuali conflitti di interesse va effettuata in maniera scrupolosa anche nell’ambito degli affidamenti gestiti mediante albo fornitori, con particolare riferimento agli affidamenti diretti.

L’Autorità ha ricevuto una segnalazione da parte di alcuni consiglieri comunali, su un presunto conflitto di interesse tra una dipendente di una società in house comunale e un appaltatore, affidatario di alcuni contratti di appalto da parte dell’ente in house. In particolare nella segnalazione si evidenziava che la dipendente fosse anche amministratrice unica e legale rappresentate della società appaltatrice. In seguito agli approfondimenti istruttori condotti è emerso che la selezione è avvenuta mediante l’albo aziendale dei fornitori e che la verifica dei requisiti nel caso dei due affidamenti in questione non è stata effettuata in ragione dell’esiguità degli importi.

L’Autorità ricorda che il personale della stazione appaltante è tenuto a rendere la dichiarazione di (in)sussistenza di situazioni di conflitto di interesse al momento dell’assunzione dell’incarico. Tali obblighi sono estesi anche agli affidamenti sotto soglia comunitaria e assumono una particolare importanza in riferimento agli affidamenti diretti caratterizzati dal fatto che la scelta dell’aggiudicatario è effettuata dal personale della stazione appaltante in modo appunto “diretto”, in assenza di confronto competitivo.  La disciplina relativa al conflitto di interessi inoltre, trova applicazione anche in riferimento agli affidamenti gestiti mediante albo fornitori, caratterizzati dalla preventiva iscrizione del concorrente nell’albo fornitori: anche in tali casi, infatti, l’iscrizione all’albo e il successivo affidamento postulano la verifica del possesso, in capo all’aggiudicatario, dei requisiti generali di cui all’art. 80 d.lgs. 50/2016, tra cui l’insussistenza di situazioni di conflitto di interesse  tra l’operatore economico e il personale della stazione appaltante.

 

La redazione PERK SOLUTION