Imposta immobiliare sulle piattaforme marine (IMPi) – Comunicazione del riparto del gettito spettante ai Comuni per l’anno 2020 e 2021

Al fine di consentire ai Comuni interessati l’inserimento della quota di gettito IMPi ad essi spettante nel bilancio di previsione 2022, IFEL ha pubblicato l’ammontare della quota di gettito IMPi per le annualità 2020 e 2021, spettante ai Comuni beneficiari del gettito IMPi, indicati nell’articolo 2 del DM del 28 aprile 2022.

Come noto, il gettito complessivamente spettante ai Comuni (pari al 3 per mille dell’intero ammontare) è stato definito sulla base dei versamenti e delle informazioni inerenti alle basi imponibili ed all’imposta versat

a in riferimento a ciascuna piattaforma/terminale di rigassificazione comunicate dai soggetti passivi al Dipartimento delle Finanze.
Dalla documentazione trasmessa dai soggetti passivi del tributo, non risulta indicata alcuna base imponibile, né è stato effettuato alcun versamento, per le seguenti piattaforme: Benedetta 1 (Comune di Bellaria-Igea Marina), Ada 3 (Comune di Chioggia), San Giorgio Mare C (Comune di Porto San Giorgio); si ritiene pertanto opportuno che i Comuni interessati dovranno verificare tale situazione sulla base delle dichiarazioni rese dai soggetti passivi.

Alla luce di quanto indicato, il gettito da ripartire complessivamente ai Comuni è risultato pari a 6.296.882 euro per l’anno 2020 e pari a 6.958.543 per l’anno 2021. Gli importi in questione sono stati determinati per ciascun Comune sulla base delle informazioni trasmesse dai soggetti passivi del tributo e considerando l’anno di versamento delle somme; pertanto, eventuali versamenti relativi all’anno 2020 ma effettuati nell’anno 2021 sono considerati nell’ambito delle risorse riassegnate per l’anno 2021. Il riparto delle somme spettanti a ciascun Comune è riportato nell’allegato A alla comunicazione in commento, che pubblichiamo in allegato alla presente informativa.

 

La redazione PERK SOLUTION

Il fondo della contrattazione decentrata può finanziare il salario accessorio dei dirigenti a contratto

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 13929 del 3/5/2022, ha ritenuto che, nel rispetto dei principi di contenimento della spesa pubblica, il fondo della contrattazione decentrata può finanziare il salario accessorio dei dirigenti a contratto se costituito considerando anche detti dirigenti tra quelli in servizio. Nei fatti di causa i ricorrenti avevano proposto ricorso lamentando che l’Ente non aveva più erogato interamente a loro favore le risorse del Fondo previsto dal C.C.N.L. di riferimento (Area Dirigenza del Comparto Regioni e Autonomie Locali) per il finanziamento della retribuzione di posizione e di risultato, poiché utilizzato per pagare le medesime voci retributive anche ai dirigenti assunti con contratto a tempo determinato.

I giudici hanno ritenuto che tale impostazione non contrasta con le regole della corretta gestione delle risorse e con le previsioni dell’articolo 110 del Tuel, ai sensi del quale “Il trattamento economico e l’eventuale indennità ad personam sono definiti in stretta correlazione con il bilancio dell’ente e non vanno imputati al costo contrattuale e del personale. I dirigenti a tempo indeterminato non possono certo avvantaggiarsi di un incremento del loro salario accessorio dovuto alla mancata copertura di dirigenti di ruolo, se quei posti siano coperti in tutto o in parte da dirigenti a contratto. Pertanto, l’art. 26 C.C.N.L. Area della Dirigenza del Comparto Regioni – Autonomie locali 23/12/1999 va interpretato nel senso che nella determinazione del fondo previsto dalla stessa disposizione contrattuale deve tenersi conto delle sole posizioni dirigenziali effettivamente coperte e non di tutte quelle contemplate nell’organico dell’ente e che, inoltre, lo stesso fondo va utilizzato anche per le indennità spettanti ai dirigenti assunti con contratto a tempo determinato. Tale disposizione non contrasta con il precetto costituzionale di cui all’art. 971 che contempla espressamente tra le proprie finalità anche quella di razionalizzare il costo del lavoro pubblico attraverso il contenimento della spesa complessiva per il personale, diretta ed indiretta, entro i vincoli della finanza pubblica. Al riguardo non vi è dubbio che la prevista limitazione dell’incremento finanziario del fondo di cui trattasi alle sole posizioni organizzative
dirigenziali effettivamente ricoperte realizza un chiaro intento di contenimento della spesa pubblica. Orientamento questo espresso anche dall’ARAN (nota del 16/10/2009), per la quale l’utilizzazione del fondo deve intendersi estesa anche alle ipotesi di copertura delle posizioni dirigenziali mediante il ricorso alla
tipologia dei contratti a termine.

 

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PNRR, on line le graduatorie Avviso Piano per le infrastrutture per lo sport nelle scuole

Il Ministero Istruzione ha pubblicato le due graduatorie (messa in sicurezza e nuova costruzione) relative all’Avviso pubblico PNRR 48040 del 2 dicembre 2021 “Piano per le infrastrutture per lo sport nelle scuole. Gli enti ammessi con riserva riceveranno dal Ministero Istruzione una comunicazione per fornire chiarimenti. L’efficacia della graduatoria è subordinata alla registrazione dei relativi decreti da parte degli organi di controllo (Fonte Anci).

 

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PNRR, Bando mense scolastiche: Il Ministero dell’Istruzione riapre i termini per le candidature

Il Ministero dell’Istruzione, al fine di garantire il rispetto di target e milestone del PNRR, ha  riaperto  i termini per l’inoltro delle candidature  dalle ore 15.00 del giorno 15 luglio 2022 alle ore 15.00 del giorno 22 agosto 2022 per la presentazione delle candidature  con riferimento all’Avviso pubblico Mense scolastiche (Prot. 48047 del 2 dicembre 2021). Le modalità  di inoltro delle candidature restano le medesime indicate nel citato avviso pubblico, esclusivamente  attraverso il  sistema informativo predisposto, accedendo al link del portale del Ministero dell’istruzione.

Al fine di garantire la massima partecipazione al bando, ferme restando le graduatorie già approvate, è  previsto  da  parte degli enti locali l’aggiornamento dei dati dell’Anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica entro e non oltre le ore 18.00 del giorno 25 luglio 2022 e, a  parziale  rettifica rispetto al precedente  Avviso, i capoluoghi di provincia, anche costituiti da più enti locali, possono presentare complessivamente massimo n. 6 proposte ciascuno, di cui ognuna riferita ad un singolo edificio scolastico.
All’esito di tale ulteriore procedura, verranno redatte successive graduatorie nel rispetto dei criteri  e di  quanto  già definito nel precedente  avviso  pubblico del 2 dicembre 2021.

 

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Compenso del Presidente del collegio dei revisori e limite del terzo mandato

Al Presidente del collegio dei revisori spetta la maggiorazione del 50 per cento del compenso rispetto ai componenti. L’incarico di revisione svolto presso la società in house non conta ai fini del rispetto del limite dei due mandati di cui all’articolo 235, comma 1, del testo unico. È questa la risposta del Ministero dell’Interno, con il parere dell’8 luglio 2022 in riscontro ad una nota di un ente.

Circa la determinazione del compenso dell’organo di revisione economico-finanziaria, l’articolo n.241 del testo unico n.267 del 2000 al comma 1 rimanda al decreto interministeriale la fissazione dei limiti massimi del compenso base spettante ai revisori in relazione alla classe demografica ed alle spese di funzionamento e di investimento dell’ente locale. Il successivo comma 4 prevede espressamente che: “Quando la funzione di revisione economico-finanziaria è esercitata dal collegio dei revisori il compenso determinato ai sensi dei commi 1, 2 e 3 è aumentato per il presidente del collegio stesso del 50 per cento”. Il coordinato disposto delle predette norme per nulla contrastanti ma complementari dispone l’obbligatorietà per l’ente locale di prevedere la maggiorazione del 50 per cento del compenso del Presidente rispetto ai componenti.

Per quanto riguarda il primo quesito circa il divieto per i revisori di svolgere l’incarico per più di due volte nello stesso ente locale, come prescritto nell’articolo 235, comma 1, del testo unico n.267 del 2000, il Ministero rammenta che la nomina dell’organo di revisione economico-finanziaria delle società degli enti locali, anche a totale partecipazione e soggette a controllo analogo, avviene secondo la normativa di riferimento e le modalità indicate nei relativi statuti e non è soggetta all’estrazione a sorte da parte della Prefettura dall’elenco dei revisori degli enti locali. Ne consegue che l’incarico di revisione svolto presso la società in house non conta ai fini del rispetto del limite dei due mandati di cui all’articolo 235, comma 1, del TUEL.

 

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ReGIS: come adempiere agli obblighi di monitoraggio, rendicontazione dei progetti finanziati dal PNRR

Il sistema ReGiS, sviluppato dalla Ragioneria Generale dello Stato – come previsto dalla Legge di Bilancio 2021 e dal DPCM 15 settembre 2021 – rappresenta, come noto, la modalità unica attraverso cui le Amministrazioni centrali e territoriali, gli uffici e le strutture coinvolte nell’attuazione possono adempiere agli obblighi di monitoraggio, rendicontazione e controllo delle misure e dei progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

ReGiS è rivolto, dunque, alla rilevazione e diffusione dei dati di monitoraggio del PNRR e mira a supportare gli adempimenti di rendicontazione e controllo previsti dalla normativa vigente. L’aggiornamento del portale deve avvenire mensilmente:

  • i Soggetti attuatori dovranno caricare i dati di propria competenza entro i primi 10 giorni successivi alla conclusione del mese oggetto di monitoraggio (per il primo aggiornamento relativo al 30 giugno 2022 i comuni hanno quindi tempo fino al 10 luglio 2022);
  • le Unità di Missione PNRR, istituite presso le Amministrazioni titolari, avranno 20 giorni di tempo per procedere con la validazione dei dati caricati (nel caso della scadenza del 30 giugno 2022 avranno quindi tempo fino al 20 luglio 2022).

Sul sito Italia Domani, dedicato al PNRR per l’Italia, sono disponibili le ‘Linee guida per il monitoraggio del PNRR’ che forniscono le principali indicazioni operative. In particolare vengono indicati:

a) I soggetti coinvolti: le amministrazioni centrali titolari delle misure e i soggetti attuatori

b) La struttura del ReGiS: il sistema è articolato in tre sezioni

Misure (investimenti o riforme): in questa sezione è possibile registrare le informazioni a livello di programmazione e a livello di attuazione procedurale (bandi, decreti, convenzioni), fisica (avanzamento materiale della misura) e finanziaria (trasferimenti effettuati e spesa sostenuta).
Milestone e Target: vengono registrati i dati relativi agli obiettivi previsti per le misure di competenza delle Amministrazioni centrali, a livello di pianificazione e di attuazione;
Progetti: i Soggetti attuatori registrano tutte le informazioni sui progetti di rispettiva competenza e in particolare con i dati riguardanti l’esecuzione procedurale, la realizzazione fisica e l’esecuzione finanziaria.
c) Aggiornamento dei dati di monitoraggio: le Amministrazioni titolari sono tenute ad assicurare la registrazione e la validazione delle informazioni con cadenza mensile, nel termine massimo dei 20 giorni successivi all’ultimo giorno di ciascun mese.

Allegati:
Le slide
La guida utente

 

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Comuni con siti Unesco: Prorogata al 25 agosto la scadenza per la presentazione dei progetti

Il Ministro del Turismo – Direzione generale della valorizzazione della promozione turistica – in considerazione dei quesiti ricevuti in ordine alla presentazione delle proposte progettuali e della recente tornata elettorale che ha impegnato numerose Amministrazioni Comunali, ha ritenuto opportuno concedere la proroga del termine per la presentazione delle domande di finanziamento circa l’Avviso pubblico riguardante l’individuazione di progetti volti alla valorizzazione dei Comuni a vocazione turistico-culturale nei cui territori sono ubicati siti riconosciuti dall’UNESCO patrimonio dell’umanità e dei Comuni appartenenti alla rete delle città creative dell’UNESCO, alle ore 12:00 del giorno 25 agosto 2022.

Si ricorda che in data 4 marzo 2022 è stato pubblicato l’Avviso pubblico riguardante l’individuazione di progetti volti alla valorizzazione dei Comuni a vocazione turistico-culturale nei cui territori sono ubicati siti riconosciuti dall’UNESCO patrimonio dell’umanità e dei Comuni appartenenti alla rete delle città creative dell’UNESCO che dà seguito al Decreto Interministeriale MiTur MEF del 30/12/2021 – Prot. Num. 2445/21.

In particolare, i destinatari della misura sono:

  • “Comuni a vocazione culturale, storica, artistica e paesaggistica” come classificati dall’ISTAT, nei cui territori sono ubicati siti riconosciuti dall’UNESCO patrimonio mondiale dell’umanità e con una variazione negativa delle presenze tra il 2019 e il 2020;
  • Comuni italiani che fanno parte della rete delle città creative dell’UNESCO;
  • Comune di Roma Capitale, per interventi di valorizzazione turistica della città.

Lo stanziamento complessivo di 75 milioni di euro è finalizzato al finanziamento delle idee progettuali pervenute da parte dei Comuni proponenti, da concludersi entro il 30 novembre 2024, con ad oggetto le seguenti tipologie di intervento:

  • Realizzazione di strumenti di valorizzazione e promozione turistica digitale;
  • Realizzazione di itinerari turistici;
  • Progetti di marketing ed eventi;
  • Opere di carattere edilizio, strutturale o impiantistico funzionali ad accrescere la fruizione e l’attrattività turistica o allestimenti su siti culturali, paesaggistici e naturalistici funzionali ad accrescere la fruizione e l’attrattività turistica.

Allegati:
Decreto del Direttore Generale prot. 8651/22 dell’08/07/2022
Avviso del Responsabile Unico del Procedimento prot. 8702/22 dell’08/07/2022

 

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