PNRR: Conseguite le Milestone “Strategia nazionale per l’economia circolare” e “Programma nazionale per la gestione dei rifiuti”

Il ministro della Transizione ecologica ha firmato i decreti per l’adozione della “Strategia nazionale per l’economia circolare” e l’approvazione del “Programma nazionale per la gestione dei rifiuti”. Con l’emanazione dei decreti, il Ministero della Transizione Ecologica realizza le Riforme 1.1 e 1.2 (M2C1) del PNRR, conseguendo perfettamente nei tempi due degli undici traguardi previsti per il mese di giugno 2022.

La Strategia nazionale per l’economia circolare è un documento programmatico all’interno del quale sono individuate le azioni, gli obiettivi e le misure che si intendono perseguire nella definizione delle politiche istituzionali volte ad assicurare un’effettiva transizione verso un’economia di tipo circolare. Il Programma nazionale di gestione dei rifiuti costituisce a sua volta uno dei pilastri strategici e attuativi della Strategia nazionale, trattandosi di uno strumento di indirizzo per le Regioni e le Province autonome nella pianificazione e gestione dei rifiuti, preordinato a orientare le politiche pubbliche e incentivare le iniziative private per lo sviluppo di un’economia sostenibile e circolare.

I macro obiettivi individuati all’interno del Programma nazionale sono sei.
Il primo è la riduzione del divario di pianificazione e di dotazione impiantistica tra le diverse Regioni, perseguendo il progressivo riequilibrio socio economico e la razionalizzazione del sistema impiantistico e infrastrutturale secondo criteri di sostenibilità, efficienza, efficacia ed economicità per corrispondere ai principi di autosufficienza e prossimità.
Il secondo obiettivo è quello di garantire il raggiungimento degli obiettivi di prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclaggio e recupero dei rifiuti e di riduzione dello smaltimento, tenendo conto anche dei regimi di responsabilità estesa del produttore per i rifiuti prodotti.
Il terzo è razionalizzare e ottimizzare il sistema impiantistico e infrastrutturale attraverso una pianificazione regionale basata sulla completa tracciabilità dei rifiuti e la individuazione di percorsi che portino nel breve termine a colmare il gap impiantistico mediante la descrizione dei sistemi esistenti con l’analisi dei flussi. Ma anche sostenere la contestuale riduzione dei potenziali impatti ambientali, da valutare anche mediante l’adozione dell’analisi del ciclo di vita di sistemi integrati di gestione dei rifiuti.
Quarto. Garantire una dotazione impiantistica con elevati standard qualitativi di tipo gestionale e tecnologico.
Quinto. Promuovere la gestione del ciclo dei rifiuti che contribuisca in modo sostanziale al raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica.
Sesto e ultimo macro obiettivo del PNGR è quello di definire le azioni prioritarie per promuovere la comunicazione e la conoscenza ambientale in tema di rifiuti ed economia circolare. Obiettivo principale del PNGR è quello di fare in modo che entro il 2035 non più del 10% dei rifiuti urbani vengano smaltiti in discarica.

Strategia nazionale per l’economia circolare (SEC)
Programma nazionale per la gestione dei rifiuti (PNGR)

 

La redazione PERK SOLUTION

PNRR, MiTE: 600 milioni per migliorare la depurazione e il riutilizzo delle acque

Il Ministero della Transizione Ecologica ha emanato il decreto che dà attuazione all’Investimento 4.4 (M2C4) del PNRR, strategico nel favorire il riuso delle risorse idriche e consentire l’adeguamento dell’attuale sistema idrico alle previsioni europee.

La misura finanzierà progetti in grado di rendere più efficace la depurazione delle acque reflue scaricate nel mare e nelle acque interne. Gli impianti di depurazione, laddove possibile, saranno trasformati in “fabbriche verdi” al fine di consentire il riutilizzo delle acque di scarico depurate per l’irrigazione e per scopi industriali.
Il decreto definisce il riparto delle risorse e i criteri da rispettare ai fini dell’ammissibilità al finanziamento delle proposte progettuali. In particolare, dei 600 milioni previsti, il 40 % è assegnato alle Regioni del Mezzogiorno per far fronte alle situazioni di criticità legate al mancato adeguamento del sistema idrico alle previsioni delle Direttive Europee di settore.

Il provvedimento è entrato in vigore con la pubblicazione sul sito del Ministero. Le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano a breve potranno caricare le proposte progettuali sulla piattaforma dedicata, dando avvio alla fase di valutazione e selezione degli interventi da finanziare.