In materia di permessi retribuiti, art. 79 comma 4 del D.Lgs. 267/2000, trova applicazione l’interpretazione dinamica del concetto di popolazione, che tiene conto della popolazione residente calcolata alla fine del penultimo anno precedente. Lo ha affermato il ministero dell’interno, in risposta ad un quesito in merito alla individuazione del parametro al quale far riferimento per individuare la soglia dei 15.000 abitanti ai fini del riconoscimento dei permessi, di cui all’art. 79 comma 4 del TUEL, in favore dei presidenti dei gruppi consiliari. L’art. 156 del TUEL dispone che le previsioni del testo unico degli enti locali, o di altre leggi e regolamenti relativi all’attribuzione di contributi erariali o alla disciplina sul dissesto finanziario, che facciano riferimento alla popolazione, se non diversamente disciplinato, vadano interpretate come relative alla popolazione residente calcolata alla fine del penultimo anno precedente per le province e i comuni, secondo i dati dell’Istat.
In riferimento alla articolazione delle indennità in oggetto, da rapportarsi alle dimensioni demografiche degli enti, tenuto conto delle fluttuazioni stagionali della popolazione, la giurisprudenza contabile (Sezione delle Autonomie – Delibera n.7/2010) opta per una soluzione che tende a rapportare l’indennità di funzione ad una popolazione intesa in senso dinamico e non ad un dato limitato e statico, così come espresso dal censimento. E’ stato osservato che il criterio dinamico dei dati ISTAT del penultimo esercizio precedente fissato dall’art. 156 del Tuel, rispetto a quello statico indicato dall’art. 37 ai fini della composizione degli organi di governo, appare maggiormente rispondente alle finalità cui i controlli sono deputati. Pertanto, in materia di permessi retribuiti trovi applicazione l’interpretazione dinamica del concetto di popolazione, che tiene conto della popolazione residente calcolata alla fine del penultimo anno precedente.
La redazione PERK SOLUTION