Contributi ai Comuni su demolizione opere abusive, domande on line fino al 2 giugno

Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Dipartimento per le opere pubbliche, le politiche abitative e urbane, le infrastrutture idriche e le risorse umane e strumentali direzione generale per l’edilizia statale, le politiche abitative, la riqualificazione urbana e gli interventi speciali, rende noto che fino alle ore 12:00 del 2 giugno 2022 i Comuni posso presentare domanda di accesso al Fondo per la demolizione delle opere abusive di cui alla Legge 205/2017, articolo 1, comma 26 (di seguito Fondo demolizioni).
La domanda di contributo è presentata ai sensi del Decreto interministeriale n. 254 del 23 giugno 2020 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 19 agosto 2020 n. 206 e sulla sezione Amministrazione trasparente del sito internet del Ministero all’indirizzo, con il quale sono stati stabiliti i criteri di utilizzazione e ripartizione del Fondo demolizioni.

I Comuni possono presentare l’istanza attraverso la compilazione del modulo on line. Possono presentare istanza di contributo anche Comuni che abbiano già partecipato ai precedenti bandi o che risultino vincitori degli stessi ai sensi dei provvedimenti di assegnazione fondi, purché l’istanza abbia ad oggetto ulteriori interventi di demolizione identificati attraverso il codice CUP.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Appalti: Illegittima l’esclusione dalla gara per tardivo pagamento del contributo ANAC

In tema di procedure per l’affidamento di contratti pubblici, è illegittima l’esclusione dalla gara dell’operatore economico che abbia effettuato tardivamente il pagamento del contributo a favore dell’ANAC. È quanto ribadito dal TAR Puglia, sezione II, con sentenza 20 maggio 2022, n. 730.

La disciplina del soccorso istruttorio, che di per sé trova fondamento tanto nel codice dei contratti pubblici all’art. 83, comma 9, quanto nell’art. 6 della l. 241/1990, costituisce il logico corollario dei principi del giusto procedimento, del buon andamento e della leale collaborazione tra pubblica amministrazione e privati, in una logica che mira al superamento del rigore formale del procedimento amministrativo e alla garanzia del favor partecipationis. Tale disciplina, frutto di una lunga evoluzione normativa e giurisprudenziale, permette dunque alle stazioni appaltanti, anche in assenza e/o incompletezza di alcune dichiarazioni, di consentire la regolarizzazione della documentazione da parte dei privati, allorquando tale carenza documentale non si traduca in una mancanza sostanziale dei requisiti di partecipazione alla gara.

La giurisprudenza, aderendo all’orientamento già espresso dalla Corte di giustizia dell’U.E., ha già chiarito che i principi di tutela del legittimo affidamento, certezza del diritto e proporzionalità ostano ad ogni regola dell’ordinamento di uno Stato membro che consenta di escludere da una procedura di affidamento di un contratto pubblico l’operatore economico non avvedutosi del tardivo o mancato versamento del contributo per il funzionamento dell’Autorità nazionale anticorruzione (cfr. C.d.S., Sez. V, 19 aprile 2018, n. 2386; Corte di giustizia U.E., 2 giugno 2016, C-27/15).

Il tardivo adempimento non afferisce né al contenuto dell’offerta economica, né a quello dell’offerta tecnica, ma rappresenta un’irregolarità meramente formale. Dal punto di vista della qualificazione del contributo ANAC come elemento formale e non essenziale – poiché non riguardante l’offerta economica e/o tecnica – un recente orientamento giurisprudenziale ha chiarito che «il soccorso istruttorio, oltre a consentire operazioni di completamento o chiarimento della domanda, permette di sanare le carenze di qualsiasi elemento formale della domanda, ossia la mancanza e l’incompletezza della stessa, nonché ogni altra irregolarità, quand’anche di tipo “essenziale”, purché la stessa non riguardi l’offerta economica o tecnica in sé considerata» (cfr. T.A.R. Veneto, Venezia, Sez. I, 2 marzo 2020, n. 213; C.d.S., Sez. VI, 9 aprile 2019, n. 2344).

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

PNRR, Al via tirocini retribuiti e dottorati nella Pa

Pubblicato in G.U. n. 122 del 26-05-2022 il decreto interministeriale del 23 marzo 2022 che individua le modalità attuative dei progetti “Tirocinio inPA” e “Dottorato inPA”.

Le due iniziative prevedono l’attivazione di tirocini retribuiti e dottorati con borsa nella Pa, finanziati con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). La selezione dei partecipanti avverrà in maniera digitale, tramite inPA. In sede di prima applicazione le iniziative saranno aperte a 5 amministrazioni centrali e 5 regioni, individuate dalla Conferenza Stato-Regioni.

Tirocinio inPA

Il progetto prevede l’attivazione di tirocini curricolari semestrali, da svolgere presso la Pa e in modalità prevalentemente presenziale, finalizzati alla stesura della tesi di laurea. Prevista un’indennità economica per gli studenti. Potranno partecipare gli studenti con età inferiore a ventotto anni e media voto non inferiore a 28/30, iscritti ai corsi di laurea magistrale e magistrale a ciclo unico (in possesso, rispettivamente, del 30 e del 70% dei crediti formativi del piano di studi).

Il Dipartimento della Funzione pubblica, in collaborazione con Formez e la Scuola nazionale dell’amministrazione (Sna), pubblicherà un avviso rivolto alle Pa con l’importo delle indennità, le modalità di selezione dei progetti e le modalità di selezione dei tirocinanti. Stanziati 400.000 euro annui.

Dottorato inPA

Saranno istituite fino a 20 borse di dottorato all’anno, per un totale di 30.000 euro lordi, in materie di interesse della Pa. Potranno partecipare i soggetti in possesso di laurea magistrale, con voto non inferiore a 105/110 ed età non superiore a 29 anni. L’ammissione al programma e la stipula del contratto di apprendistato sono in ogni caso subordinate al superamento delle prove di ammissione al corso di dottorato dell’ateneo partner.

Il Dipartimento della Funzione pubblica, in collaborazione con la Sna, pubblicherà un avviso con l’importo delle indennità, le modalità di selezione dei progetti e le modalità di selezione dei tirocinanti. Stanziati 600.000 euro annui.