Realizzazione di ciclostazioni e di interventi per la sicurezza della circolazione ciclistica, proroga termini di fine lavori

Il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ha pubblicato il DM che proroga il termine di realizzazione degli interventi di realizzazione di ciclostazioni e di interventi concernenti la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina dall’agosto 2022 al 31 dicembre 2023.

La proroga chiesta da Anci ha la finalità di allineare le scadenze degli interventi con quelle previste per il PNRR. SI ricorda che il decreto ministeriale 12 agosto 2020, n. 344 sono state assegnate delle risorse di cui all’autorizzazione di spesa recata dall’articolo 1, comma 640, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, e dei suoi successivi rifinanziamenti, pari ad euro 137.244.458,00, di cui euro 51.444.458,00 per l’anno 2020 ed euro 85.800.000,00 per l’anno 2021 per la progettazione e realizzazione – da parte di Città metropolitane, Comuni capoluogo di Città metropolitane, Comuni capoluogo di Regione o di Provincia, Comuni con popolazione superiore ai 50.000 abitanti e Comuni di cui all’articolo 3, comma 2 del citato decreto – di ciclo-stazioni e di interventi concernenti la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina, quali l’ampliamento della rete ciclabile e la realizzazione di corsie ciclabili, effettuati in coerenza con i relativi aspetti urbani degli strumenti di programmazione regionale, i Piani urbani mobilità sostenibile (PUMS) e i Piani urbani della mobilità ciclistica denominati “biciplan”.

 

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Decreto Aiuti in Gazzetta Ufficiale: ridotto a 170 milioni il contributo straordinario a favore di comuni e province

Pubblicato in G.U. n. 114 del 17 maggio 2022 il decreto legge 17 maggio 2022, n. 50 recante “Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttivita’ delle imprese e attrazione degli investimenti, nonche’ in materia di politiche sociali e di crisi ucraina”.

Il fondo previsto dall’art. 27, comma 2 del 17/2022, c.d. decreto energia, da destinare agli enti locali per garantire la continuità dei servizi erogati, è incremento di 170 milioni (in luogo dei 200 milioni previsti nel testo iniziale). In via eccezionale e limitatamente all’anno 2022, in considerazione degli effetti economici della crisi ucraina e dell’emergenza epidemiologica, gli enti locali possono approvare il bilancio di previsione con l’applicazione della quota libera dell’avanzo, accertato con l’approvazione del rendiconto 2021.

È confermata la disposizione che consente ai comuni di approvare i piani finanziari del servizio di gestione dei rifiuti urbani, le tariffe e i regolamenti della TARI e della tariffa corrispettiva oltre il termine del 30 aprile di ciascun anno, nel caso in cui il termine per la deliberazione del bilancio di previsione venga prorogato a una data successiva al 30 aprile. Detta disposizione garantisce un adeguamento automatico del termine appena citato alle eventuali proroghe della data di approvazione dei bilanci degli enti locali, evitando in tal modo che, di anno in anno, sia necessario intervenire con una norma ad hoc (art. 43, comma 11).

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

 

 

IMPi sulle piattaforme marine: la nota dell’ANCI

Dopo la pubblicazione, nella Gazzetta Ufficiale, del Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell’interno e con il Ministro della Transizione Ecologica, recante “Individuazione dei comuni cui spetta il gettito dell’imposta immobiliare sulle piattaforme marine (IMPi)”, Anci/Ifel fornisce alcuni chiarimenti al riguardo.

L’imposta immobiliare sulle piattaforme marine (IMPi) è stata istituita dall’art. 38 del dl n.124 del 2019 (decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020) a decorrere dall’anno 2020, in sostituzione di ogni altra imposizione immobiliare locale ordinaria sugli stessi manufatti. L’imposta è calcolata ad aliquota pari al 10,6 per mille di cui una parte riservata allo Stato, pari al 7,6 per mille e la rimanente, pari al 3 per mille, riservata ai Comuni individuati nel provvedimento. L’aliquota non è modificabile dai Comuni.

Nell’allegato al provvedimento sono stati forniti l’elenco dei Comuni beneficiari e la nota metodologica utilizzata per l’attribuzione delle piattaforme petrolifere site nel mare territoriale antistante ciascun Comune. Sono stati individuati 24 Comuni territorialmente competenti per le piattaforme marine e 2 Comuni competenti per i rigassificatori del gas naturale.

Si precisa che in base all’articolo 3 del decreto 28 aprile 2022, il gettito dell’IMPi versato negli anni 2020 e 2021 e riferito alla quota dell’imposta spettante ai Comuni stessi, sarà ripartito sulla base dei dati acquisiti dai soggetti passivi che hanno versato il tributo negli anni 2020 e 2021. Tali soggetti dovranno inviare al Mef, entro trenta giorni dalla data di pubblicazione del decreto (quindi entro il 9 giugno 2022), le informazioni relative alla base imponibile e all’imposta versata per gli anni 2020 e 2021 relativamente a ciascuna piattaforma e a ciascun terminale di rigassificazione del gas naturale. Tali dati saranno messi a disposizione dei Comuni da parte dello Stato, per consentire un’efficace attività accertativa.

Viene ricordato che tutte le attività di accertamento e riscossione sull’IMPi sono svolte dai Comuni ai quali spettano le somme acquisite a titolo di imposta, interessi e sanzioni. Per ciò che non è espressamente previsto si applicano le regole IMU.

A seguito della comunicazione dei soggetti passivi, nei successivi trenta giorni, il Ministero dell’economia e delle finanze comunica al Ministero dell’interno l’ammontare del gettito relativo agli anni 2020 e 2021 da attribuire a ciascun Comune. A decorrere dal 2022 invece, il versamento dell’IMPi deve essere effettuato direttamente allo Stato e ai Comuni, ciascuno per la parte di rispettiva competenza.