PNRR, PA digitale 2026: I primi avvisi per la digitalizzazione delle PA locali

Il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale ha illustrato in Conferenza Unificata il progetto PA digitale 2026 nell’ambito del PNRR. Nello specifico il Ministro ha annunciato la partenza degli avvisi per le pubbliche amministrazioni locali a partire dal 4 aprile attraverso la piattaforma PA digitale 2026.
Nel corso del prossimo mese infatti partiranno i primi avvisi dedicati alla digitalizzazione della PA: dalla migrazione al cloud a modelli collaudati per l’implementazione di servizi pubblici digitali, passando per il consolidamento dell’identità digitale (SPID/CIE), fino al sistema di pagamento pagoPA e dell’app IO.
I fondi sono dedicati a 22.353 PA su tutto il territorio nazionale e saranno assegnati in ordine di prenotazione con l’erogazione in modalità voucher. Non sarà più necessario infatti presentare progetti, ma ogni PA in base a tipologia, dimensione e necessità riceverà un finanziamento predefinito.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Autonomie speciali, definite le risorse spettanti per gli anni 2022-2024

Pubblicato in G.U. il decreto del Ministero dell’economia e delle finanze del 18 marzo 2022 relativo alla definizione delle risorse spettanti a ciascuna autonomia speciale per gli anni 2022-2024, in attuazione dell’art. 1, commi 2 – 4 della legge 234/2021 (legge di bilancio 2022). Tali risorse vengono contabilizzate al titolo secondo delle entrate dei bilanci regionali alla voce del piano dei conti finanziario E.2.01.01.01.001 “Trasferimenti correnti da Ministeri”, al fine di garantire l’omogeneità dei conti pubblici.

Si ricorda che i commi 2 e 3 dell’art. 1 della legge di bilancio 2022, al fine di ridurre la pressione fiscale, apportano modifiche al sistema di tassazione delle persone fisiche a decorrere dal 1° gennaio 2022, in accordo con gli obiettivi generali di semplificazione e stimolo alla crescita economica e sociale. Il comma 4 del medesimo art. 1, in relazione agli effetti finanziari conseguenti all’avvio della riforma fiscale, allo scopo di concorrere all’adeguamento dei bilanci delle regioni a statuto speciale e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, dispone, per gli anni 2022-2024, un trasferimento a titolo di compensazione della riduzione del gettito riguardante la compartecipazione IRPEF derivante dai commi 2 e 3 del citato art. 1. In particolare, il secondo periodo del richiamato comma 4, stabilisce che gli importi spettanti a ciascuna autonomia speciale per gli anni 2022-2024 siano stabiliti, entro il 31 marzo 2022, con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, sulla base dell’istruttoria operata da un apposito tavolo tecnico, coordinato dal Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento delle finanze e Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, con la partecipazione di rappresentanti di ciascuna autonomia speciale.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Pubblicata la prima relazione della Corte dei conti sullo stato di attuazione del PNRR

Le Sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei conti hanno pubblicato la prima Relazione sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con la quale prende avvio la specifica attività di controllo della magistratura contabile sul PNRR stesso e sul Piano Nazionale Complementare (PNC).
Data la fase iniziale di sviluppo del Piano e la connessa limitatezza degli elementi informativi, la relazione si sofferma, in questa prima edizione, sui principali elementi del PNRR per amministrazione responsabile, con l’obiettivo di evidenziare le caratteristiche degli interventi, le risorse loro destinate nella programmazione finanziaria 2021-2026 e l’interazione delle iniziative proposte con le attività esistenti e con le politiche economiche sinora adottate dalle amministrazioni titolari. Particolare attenzione è riservata alle misure per soggetto attuatore ed alla proiezione territoriale delle responsabilità della realizzazione, rappresentative sia della complessità della programmazione che delle potenziali difficoltà di attuazione. L’analisi svolta evidenzia come la fitta rete di obiettivi europei e nazionali assolva a funzioni diverse ma complementari, al fine di assicurare sia il contributo atteso degli attuatori effettivi degli interventi, sia un’efficace collaborazione tra diversi soggetti e livelli di governo. Un dialogo istituzionale che, se non adeguatamente coordinato, potrebbe condizionare il buon esito della misura. Durante il secondo semestre 2021 sono stati conseguiti i primi 51 obiettivi concordati a livello europeo, come riconosciuto dalla stessa Commissione UE. I traguardi e gli obiettivi intermedi, a carattere interno, mostrano un tasso di realizzazione più basso (69%); tuttavia, in alcuni casi, il loro conseguimento può ritenersi assorbito nel raggiungimento del correlato traguardo europeo.
Nel semestre in corso, l’avanzamento del Piano impone ulteriori 45 obiettivi europei (6 dei quali risultano già conseguiti), cui si aggiungono 70 obiettivi intermedi nazionali e ulteriori 55 legati ai progetti finanziati con il Fondo complementare.
Ancora preliminari sono i passi compiuti nell’avvio di riforme da cui si attendono risultati di rilievo nel prossimo futuro: dalla riforma dell’amministrazione finanziaria e da quella fiscale, una maggiore equità e un miglioramento della competitività del sistema produttivo; dalla riforma del quadro di revisione della spesa pubblica, il recupero di margini di risparmio utili ad un rientro dai livelli di spesa legati alla fase emergenziale.
Risulta al momento limitato l’esame sull’andamento degli investimenti, per l’assenza di un quadro complessivo dei risultati degli interventi connessi alle misure “in essere” transitate nel Piano, di cui non è stato completato il censimento; i dati disponibili, relativi ai progetti complementari, indicano che solo poco più del 50% delle somme stanziate sono state impegnate e pagate.
Da non trascurarsi, poi, che la forte crescita delle somme previste da PNRR e PNC si innesta su una spesa in conto capitale fortemente aumentata nella fase pandemica. Nel bilancio 2022-24 gli stanziamenti restano elevati (85 miliardi nel 2022, per stabilizzarsi tra i 79-80 nel biennio successivo). A tali importi si dovrebbero aggiungere quelli ulteriori attivati con nuovi investimenti dai Piani (22,4 miliardi nel 2022 e rispettivamente 30 e 37 nel biennio successivo). Uno sforzo realizzativo notevole, soprattutto perché legato ad una programmazione di risultato molto “vincolata”.
Anche in tale ottica sono fondamentali strutture amministrative adeguate, una elevata capacità progettuale in grado di assistere e guidare i soggetti attuatori, un efficace coordinamento tra livelli di governo e un quadro regolamentare chiaro, efficace e snello. Su tali fronti, pur registrandosi segnali positivi, persistono lentezze nell’attuazione.
Il processo di aggiornamento della normativa degli appalti si sta svolgendo nei tempi previsti e sono consistenti anche i progressi maturati nel campo delle misure di semplificazione. Ci si è mossi con decisione per il rafforzamento della capacità amministrativa attraverso i piani di assunzione specificamente previsti dal d.l. n. 80/2021. Più lenta di quanto auspicabile è invece l’implementazione – all’interno delle singole amministrazioni responsabili – delle strutture tecniche di coordinamento delle attività del PNRR. Adottati prontamente gli atti regolamentari, non altrettanto tempestivamente si è proceduto nel completare le dotazioni organiche delle strutture, soprattutto in relazione ai profili dirigenziali.
Ancora limitata è la disponibilità di strutture tecniche a sostegno delle capacità progettuali delle amministrazioni territoriali. Capacità, quest’ultima, non surrogabile, pena la perdita dei fondi o la necessità di riprogrammare gli interventi, con il ricorso a quote di riserva. Difficoltà, peraltro, che – nel caso degli enti territoriali e, in particolare, di quelli del Mezzogiorno – sono accentuate dal grado di concentrazione temporale dei bandi di selezione dei progetti e di assegnazione delle risorse (in particolare a partire da dicembre 2021) con intervalli di partecipazione particolarmente stringenti (in media circa due mesi). Sarà, al riguardo, fondamentale che l’ampia gamma di strumenti di assistenza tecnica e di rafforzamento della capacità tecnico-amministrativa delle realtà territoriali sia prontamente disponibile. In questo senso, quindi, si muove nella giusta direzione la recente istituzione, da parte della Ragioneria generale dello Stato, di uno specifico tavolo tecnico di coordinamento, proprio dedicato alle azioni di assistenza tecnica (Fonte Corte dei conti).

PNRR: Lotta al caporalato e allo sfruttamento dei lavoratori, ripartiti 200 milioni di euro ai Comuni

Il Ministro delle politiche del Lavoro e delle Politiche Sociali ha firmato il decreto che stabilisce la ripartizione dei 200 milioni di euro assegnati alle Amministrazioni locali con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per il superamento degli insediamenti abusivi dei braccianti agricoli, obiettivo presente nella “Missione 5 Inclusione e Coesione” del PNRR, che prevede il recupero di soluzioni alloggiative dignitose per i lavoratori del settore agricolo. La nascita e lo sviluppo di insediamenti irregolari sono infatti terreno fertile per l’infiltrazione di gruppi criminali, un fenomeno che contribuisce a rendere ancora più precarie le condizioni di vita dei lavoratori operanti in tali ambiti.

L’intervento definito dal suddetto DM si svolge in esecuzione del Piano strategico contro il caporalato in agricoltura e la lotta al lavoro sommerso, varato nel 2020 ed è parte di una più generale strategia di contrasto al lavoro sommerso, in osservanza delle raccomandazioni della Commissione Europea, che comprende anche l’aumento del numero degli ispettori del lavoro e la recente sanatoria per i lavoratori agricoli e domestici irregolari.

Con successivi provvedimenti, in accordo con le Amministrazioni regionali e locali, si procederà alla definizione delle procedure per l’assegnazione delle risorse e si definiranno le modalità per la presentazione e approvazione delle progettazioni degli interventi. La Direzione generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione, in coordinamento con l’Unità di missione PNRR del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali monitorerà l’avanzamento degli interventi e si riserva la facoltà di rivedere il riparto delle risorse in caso di modifiche significative del contesto di riferimento o ritardi nell’attuazione degli interventi programmati.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

PNRR, Avviso pubblico Servizi e Infrastrutture Sociali di comunità

L’Agenzia per la Coesione Territoriale ha pubblicato l’Avviso pubblico per la presentazione di Proposte di intervento per Servizi e Infrastrutture Sociali di comunità da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione n. 5 “Inclusione e Coesione” del Piano nazionale ripresa e resilienza (PNRR), Componente 3: “Interventi speciali per la coesione territoriale” – Investimento 1: “Strategia nazionale per le aree interne – Linea di intervento 1.1.1 “Potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali di comunità” finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU.

L’iniziativa mira a promuovere soluzioni a problemi di disagio e fragilità sociale, mediante la creazione di nuovi servizi e infrastrutture sociali e/o il miglioramento di quelli esistenti, favorendo l’aumento del numero di destinatari e/o la qualità dell’offerta, anche facilitando il collegamento e l’accessibilità ai territori in cui sono ubicati i servizi stessi, sotto forma di trasferimenti destinati alle autorità locali.

L’Avviso pubblico è rivolto ai Comuni delle Aree Interne (intermedi, periferici, ultraperiferici) come individuati nella mappatura delle aree interne 2021-2027 che possono presentare un limite massimo di tre proposte progettuali e nei limiti dei massimali di seguito indicati (dati dalla somma degli importi dei progetti presentati):

  • per i Comuni con numero di abitanti fino a 3.000 unità, 300.000,00 euro;
  • per i Comuni con numero di abitanti da 3.001 a 10.000 unità, 1.000.000,00 euro;
  • per i Comuni con numero di abitanti da 10.001 a 30.000 unità, 2.000.000,00 euro;
  • ​per i Comuni con numero di abitanti oltre 30.001 unità: 3.000.000,00 euro.

Possono presentare le proposte progettuali, sempre nel limite massimo di tre, anche gli Enti pubblici del settore Sanitario o Altri soggetti pubblici le cui attività ricadano nel territorio dei Comuni delle Aree Interne il cui importo complessivo (dato dalla somma degli importi dei progetti presentati) non dovrà superare 5.000.000 di euro. Le proposte progettuali presentate dal rappresentante legale dell’Ente dovranno essere trasmesse per il tramite di una apposita Piattaforma accessibile a questo indirizzo (link disponibile dall’11/04/2022), a partire dalle ore 9.00 del giorno 11/04/2022 e fino alle ore 14.00 del giorno 16/05/2022.

Decreto Direttore generale n. 100/2022 (pdf)
All. 1) Interventi ammissibili in base alla classificazione CUP (pdf)
All. 2) Dichiarazioni rese ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR 445/2000 (art. 9 dell’Avviso) (pdf)

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Libri per Concorsi pubblici e Abilitazioni

Per potersi preparare ad un concorso pubblico, non c’è niente di meglio di studiare sui manuali appositi.

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I manuali si suddividono in diverse categorie:

  • Manuali per le prove scritte, con riassunte e schematizzate tutte le nozioni delle materie richieste;
  • Manuali per le prove orali, dove sono presenti le materie più specifiche, richieste nei bandi dei concorsi pubblici;
  • Libri dedicati alle materie più specifiche, spesso presenti nelle prove preselettive, come informatica, attualità, lingua inglese e logica.

Sono disponibili diversi manuali su tantissime tematiche, come elementi essenziali di Diritto Amministrativo, tecniche di redazione degli atti amministrativi negli Enti Locali, elementi essenziali di Diritto Pubblico e fondamenti di Diritto Amministrativo.

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Relazione allegata al Conto annuale del personale 2021 e monitoraggio 2022

La RGS ha pubblicato la circolare n. 16 del 31 marzo 2021 con la quale fornisce le istruzioni necessarie all’acquisizione dei dati della Relazione allegata al conto annuale per l’anno 2021 e di quelli del Monitoraggio 2022.

L’invio dei dati relativi all’anno 2021 avverrà con le stesse modalità e contenuti rispetto alla rilevazione relativa all’anno precedente per i Comuni, le Unioni di comuni, le Province, le Città metropolitane, i Ministeri, le Agenzie fiscali e la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Le istruzioni per l’invio dei dati in SICO sono riportate nella sezione “Relazione allegata al conto annuale 2021” contenuta nell’allegato alla  circolare. I termini di invio dei dati in SICO sono stabiliti dal 19 aprile al 21 maggio 2022 per i Comuni, le Unioni di comuni, le Province e le Città metropolitane.

Il monitoraggio anticipa, con riferimento a ciascun mese dell’anno 2021, alcune delle informazioni di organico in forma aggregata che il Conto annuale rileverà successivamente a consuntivo, per l’intero anno.

L’invio dei dati secondo la prescritta modulistica, per ciascun mese dell’anno, deve essere effettuato con cadenza trimestrale entro il ventesimo giorno del mese successivo al trimestre di riferimento. Sono tenute all’invio dei dati le seguenti tipologie di Enti:

  • Enti locali: Comuni (limitatamente al campione formato da 603 Enti) e tutte le Città metropolitane e le Province;
  • Servizio Sanitario Nazionale: Aziende sanitarie ed ospedaliere, Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, Aziende ospedaliere universitarie;
  • Enti pubblici non economici: Enti con dotazione organica di oltre 200 addetti;
  • Enti di ricerca e sperimentazione: Enti con dotazione organica di oltre 200 addetti.