Regole di finanza pubblica per gli enti territoriali, la circolare della RGS

Pubblicata la circolare n. 15 del 15 marzo 2022 del MEF-Rgs, avente ad oggetto: “Regole di finanza pubblica per gli enti territoriali: verifiche del rispetto degli equilibri di bilancio ex ante ed ex post ai sensi degli articoli 9 e 10 della legge 24 dicembre 2012, n. 243, biennio 2022-2023”. Nel documento, il Mef conferma di valutare la tenuta degli equilibri prescritti dall’articolo 9, commi 1 e 1-bis della legge n. 243 del 2012 a livello aggregato per singolo comparto delle amministrazioni territoriali.

Con la circolare n. 5/2020, la Rgs ha chiarito che l’equilibrio ai sensi dell’articolo 9, legge 243/2012 (saldo senza utilizzo di avanzi, FPV e debito), in linea con le sentenze della Corte costituzionale n. 247/2017 e n. 101/2018, deve essere rispettato a livello di comparto regionale e nazionale e che costituisce presupposto per la legittima contrazione del debito. I singoli enti sono tenuti, quindi, a rispettare esclusivamente gli equilibri previsti dal Dlgs 118/2011, vale a dire il saldo tra il complesso delle entrate e delle spese, compreso l’ utilizzo dell’avanzo, il FPV e il debito.

Con l’attuale circolare – al fine di verificare ex ante, a livello di comparto, quale presupposto per la legittima contrazione di debito ai sensi dell’ articolo 10 della legge n. 243 del 2012, il rispetto degli equilibri di cui all’articolo 9 della medesima legge, così come declinato al primo periodo del comma 1-bis a livello regionale e nazionale – si evidenzia che tali equilibri sono ampiamente presidiati e rispettati non solo per gli scorsi esercizi, ma anche per il biennio 2022-2023, sulla base di apposite stime elaborate utilizzando le informazioni contabili presenti nella banca dati BDAP. Restano, comunque, ferme, per ciascun ente, le disposizioni specifiche che pongono limiti qualitativi o quantitativi all’accensione di mutui o al ricorso ad altre forme di indebitamento, nonché l’obbligo del rispetto degli equilibri di cui ai decreti legislativi n. 118 del 2011 e n. 267 del 2000 (anche a consuntivo, come prescritto dall’articolo 1, comma 821, della legge n. 145 del 2018).

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Dossier “Monitoraggio dell’attuazione del PNRR. I traguardi e gli obiettivi da conseguire entro il 30 giugno 2022”

Pubblichiamo il dossier “Monitoraggio dell’attuazione del PNRR. I traguardi e gli obiettivi da conseguire entro il 30 giugno 2022“, a cura del Servizio Studi della Camera dei Deputati. Il documento illustra lo stato di attuazione degli investimenti e delle riforme previsti nel PNRR per i quali sono previsti traguardi ed obiettivi da conseguire entro il 30 giugno 2022.
Nel primo semestre 2022 sono previsti 45 interventi, di cui 15 Riforme e 30 Investimenti. Per la quasi totalità degli interventi (44) è previsto il conseguimento di traguardi (milestone) (ossia adozione di norme, conclusione di accordi, aggiudicazione di appalti, avvio di sistemi informativi, etc.); l’unico obiettivo (target) da conseguire riguarda l’assunzione di un determinato numero di addetti nell’ufficio per il processo.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

 

 

Ddl Concorrenza, ANAC: serve più libero mercato e meno in-house

Per favorire maggiore concorrenza anche nei servizi pubblici che vengono gestiti dalle municipalizzate occorre indicare con chiarezza nel ddl Concorrenza che, prima di ricorrere ad assegnazioni di appalti e concessioni in-house, le stazioni appaltanti debbano fornire e rendere pubbliche con precise motivazioni di convenienza economica e sociale le ragioni che portano a scegliere l’in-house, invece della gara. È quanto affermato dall’ANAC nelle proprie osservazione e proposte al ddl Concorrenza. La richiesta di Anac è motivata dai dati sul ricorso agli affidamenti a società controllate dalle amministrazioni. Il ricorso all’in-house porta, infatti, gli enti locali ad assegnare in affidamento diretto fino al 93% degli affidamenti, lasciando alle gare per i servizi una quota irrisoria pari a soltanto il 5% del totale.

Anac chiede, inoltre, di inserire un termine di trenta giorni durante i quali sarà possibile valutare l’adeguatezza delle ragioni delle amministrazioni ed eventualmente impugnare il ricorso all’in-house. In ogni caso, anche tali affidamenti dovrebbero confluire nella banca dati nazionale dei contratti pubblici. Questo per permettere un confronto sulla convenienza, guardando come sono realizzati i servizi sul mercato, e a quale prezzo. In tal modo aumenterà la trasparenza e così, alla fine, si incentiveranno le scelte dirette a offrire servizi migliori ai cittadini. Per Anac, la norma già messa a punto dal governo e ora all’esame del Senato, deve essere rafforzata e messa a sistema.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Banca dati sull’abusivismo edilizio: pubblicato il decreto del Mims

Pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 60 del 12 marzo 2022 il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili 8 febbraio 2022, recante “Istituzione della Banca dati nazionale sull’abusivismo edilizio” (BDNAE) – ai sensi dell’articolo 1, comma 27, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 – in cui saranno raccolte e rese disponibili le informazioni sugli immobili e le opere realizzate in violazione di legge. Lo schema di decreto è stato oggetto di una informativa alla Conferenza Unificata del 2 febbraio scorso.
Nella prima fase la banca dati sarà alimentata con le informazioni sugli immobili e le opere abusive oggetto delle segnalazioni effettuate dai Comuni. Le successive estensioni avverranno con la collaborazione dei Ministeri dell’Interno, della Giustizia, della Transizione ecologica, della Cultura, dell’Economia e delle Finanze, dell’Agenzia delle Entrate, delle Regioni e dei Comuni. Le modalità operative saranno definite mediante tavoli congiunti ed apposite convenzioni. La completa attuazione del decreto è, infatti, demandata ad un successivo provvedimento amministrativo per:

  1. definire in modo strutturato l’insieme dei dati che dovrà comporre il sistema informativo, in accordo con le finalità descritte all’art. 2 del decreto stesso ed al contenuto informativo minimo per le segnalazioni ai sensi dell’art. 31, comma 7, del decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001;
  2. definire gli organi competenti per ciascun territorio, esplicitandone i relativi ambiti di competenza;
  3. definire le modalità di accreditamento ed i criteri di abilitazione relativi ai singoli utenti afferenti a ciascun organo competente;
  4. definire l’insieme di dati minimo e la relativa struttura per:
    – la trasmissione di una segnalazione relativa ad un illecito accertato e/o provvedimento emesso;
    – la trasmissione di un’operazione di censimento di ciascun manufatto abusivo da parte di ciascun organo competente;
    – definire i criteri di validazione delle informazioni trasmesse dagli organi competenti;
    – definire i criteri e le modalità di aggiornamento delle informazioni fornite da ciascun organo competente per ciascun elemento trasmesso;
    – definire con quali modalità dovrà essere dato riscontro a ciascun organo competente a seguito della ricezione e dell’avvenuta validazione di una trasmissione;
    – definire gli indicatori da produrre in base ai dati, che costituiranno la base dati alimentata dagli organi competenti;
    – definire i criteri di visibilità e l’insieme dei dati da esporre per la consultazione da parte delle amministrazioni pubbliche competenti in materia di abusivismo edilizio;
    – stabilire le eventuali necessità di integrazione con le banche dati nazionali.

Nella banca dati saranno censiti i manufatti abusivi presenti sul territorio nazionale e le relative informazioni potranno essere consultate dalle amministrazioni pubbliche competenti in materia di abusivismo edilizio. Il sistema consentirà di agevolare la programmazione e il monitoraggio degli interventi di demolizione delle opere abusive da parte dei Comuni. Le amministrazioni e gli enti competenti in materia di abusivismo sono tenuti ad alimentare la banca dati, a condividere e trasmettere le informazioni sugli illeciti accertati e sui conseguenti provvedimenti emessi. Si segnala infine che per sostenere i Comuni negli interventi di demolizione delle opere abusive è istituito presso il Ministero un fondo di 15 milioni di euro, rifinanziato con la legge di bilancio per il 2022 (Fonte Anci).

 

Siti web della Pa: OK del Garante privacy alle Linee guida AgID

Il Garante privacy ha dato il via libera alle modalità per la realizzazione e la modifica dei siti delle pubbliche amministrazioni, proposte dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e contenute nelle nuove “Linee guida di design per i siti internet e i servizi digitali della PA”.
Lo schema delle Linee guida, come evidenzia l’Autorità nel provvedimento, rappresenta un’opportunità per offrire ai titolari del trattamento, e ai soggetti a vario titolo coinvolti, indicazioni utili ad assicurare la protezione dei dati personali trattati dalle pubbliche amministrazioni nell’ambito della gestione dei siti web e dei servizi digitali, in ossequio al principio di privacy by design e by default.
Nell’esprimere il parere favorevole, il Garante per la protezione dei dati personali ha però indicato la necessità di alcune integrazioni, per assicurare la conformità delle Linee guida al Regolamento e al Codice della privacy.
In presenza di un rischio elevato per i diritti e le libertà delle persone fisiche, è necessario che nello schema venga indicata l’effettuazione della valutazione d’impatto sulla protezione dati prima di procedere al trattamento e, se del caso, la consultazione preventiva dell’Autorità.
Altre integrazioni riguardano le informazioni sul trattamento dei dati personali, che devono essere concise, trasparenti, intelligibili, facilmente accessibili e formulate con un linguaggio semplice e chiaro, specialmente nel caso d’informazioni destinate ai minori.
Massima attenzione, infine, al ricorso a cookie e altri strumenti di tracciamento: lo schema di decreto dovrà espressamente richiamare le Linee guida predisposte dal Garante in materia, assicurando, in ogni caso, la piena fruibilità del sito o del servizio digitale anche quando l’utente non intende prestare il proprio consenso all’archiviazione di informazioni sul proprio dispositivo o all’accesso alle informazioni ivi archiviate.
Le pubbliche amministrazioni, sottolinea l’Autorità, devono valutare attentamente l’effettiva necessità di far ricorso a questi strumenti rispetto alle finalità perseguite, e indicare nell’informativa del sito l’uso di cookie o altri identificatori. Nei rapporti con i fornitori di servizi di hosting o cloud computing, rispetto ai quali la PA agisce in qualità di titolare, qualora essi siano stabiliti in Paesi terzi, occorre rispettare le regole per il trasferimento dei dati personali in tali Paesi.

Tutela delle minoranze linguistiche, Avviso pubblico per il finanziamento dei progetti 2022

Il Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie della presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato l’Avviso per il finanziamento dei progetti finalizzati alla valorizzazione delle lingue e delle culture tutelate dalla legge 482/1999, a valere sul Fondo statale per le minoranze linguistiche storiche. Per l’anno 2022 il fondo ammonta ad euro 5.058.760,00, con un incremento di circa il 20% rispetto alle risorse stanziate nel bilancio dello scorso anno. L’Avviso prevede nuove modalità operative per facilitare la presentazione dei progetti da parte delle amministrazioni proponenti.

Importanti gli elementi innovativi introdotti:

  • indicazione dell’Amministrazione e del Responsabile del procedimento;
  • definizione delle modalità di rimodulazione dei progetti presentati dagli EE.LL.;
  • modalità di accesso agli atti;
  • possibilità per gli enti proponenti di formulare quesiti fino alle ore 12 dell’11 aprile 2022, esclusivamente per posta elettronica certificata, indicando nell’oggetto l’articolo o gli articoli dell’Avviso sul/i quale/i si intende avere informazioni. Le risposte ai quesiti di interesse generale saranno pubblicate nell’apposita sezione FAQ;
  • uso del logo ufficiale della Repubblica Italiana con la dicitura “Progetto realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie” sulla documentazione informativa, comprese eventuali pubblicazioni nei siti internet;
  • modalità di svolgimento delle attività nell’ipotesi del perdurare della pandemia da Covid-19 ovvero al verificarsi di altre emergenze.

AVVISO PUBBLICO annualità 2022 (pdf)
Allegato 1 – Comuni delimitati (pdf)
Allegato 2 – Tabelle riepilogative (pdf)

Modulistica
Allegato 3 – Modulo A Istanza enti locali in Forma aggregata 2022 (pdf) (word)
Allegato 4 – Modulo S Istanza enti locali in Forma singola 2022 (pdf) (word)
Allegato 5 – Dichiarazione 445_2000 (pdf) (word)
Allegato 6 – Modulo U Istanza AA Statali 2022 (pdf) (word)
FAQ

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION