Caro bollette, via libera dal Consiglio dei ministri al decreto con misure per 8 mld di euro

Il Consiglio dei Ministeri, nella seduta del 18 febbraio 2022, ha approvato il decreto-legge (bozza testo) che introduce misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.
Le misure ammontano a quasi 8 miliardi, di cui circa 5,5 saranno destinati a fare fronte al caro energia e la restante parte invece a sostegno delle filiere produttive che stanno soffrendo maggiormente in questa fase.
Sul fronte “Energia”, il provvedimento prevede interventi per calmierare nel breve tempo i costi delle bollette energetiche con l’azzeramento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW, nonché alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico, la riduzione dell’Iva al 5% e degli oneri generali per il settore gas, il rafforzamento del bonus sociale per le famiglie con ISEE di circa 8.000 euro o di 20.000 nel caso di famiglie numerose e il credito d’imposta per le imprese energivore.
In termini prospettivi, il decreto prevede misure che dovrebbero evitare altre crisi come quella in corso, per esempio con l’aumento della produzione nazionale di energia.
Per quanto attiene al sostegno alle filiere produttive, il decreto interviene su due settori in particolare che sono interessati da grandi trasformazioni quali l’automotive e la produzione nazionale di microprocessori, laddove sono previsti fondi pluriennali, fino al 2030.

Per quanto riguarda gli interventi a favore degli Enti locali, il decreto incrementa di 400 milioni di euro, per l’anno 2022, il fondo destinato a Regioni e Province autonome, di cui all’art. 16, comma 8-septies del D.L. n. 146/2021 (legge n. 215/2021) per far fronte alle maggiori spese sanitarie collegate all’emergenza sanitaria.
È previsto l’istituzione di un Fondo, con una dotazione di 250 milioni di euro, di cui 200 milioni a favore dei comuni e 50 milioni a favore di città metropolitane e delle province, per garantire la continuità dei servizi erogati. Altri 50 milioni di euro sono destinati ad incrementare il Fondo per il ristoro ai comuni per la mancata riscossione dell’imposta di soggiorno e di analoghi contributi, di cui all’art. 25, comma 1 del DL n. 41/2021, Legge. n. 69/2021, portandolo complessivamente a 400 milioni di euro.
Al fine di rafforzare le misure di rigenerazione urbana di cui all’articolo 1, comma 42, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, confluite nella Missione 5 “Inclusione e Coesione”, Componente 2 “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore”, Investimento 2.1 “Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale” del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), vengono stanziati 905 milioni di euro (40 milioni di euro per l’anno 2022, 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 285 milioni di euro per l’anno 2025 e 280 milioni di euro per l’anno 2026) per finanziare i 541 progetti di rigenerazione urbana ammessi e non finanziati, autorizzando lo scorrimento delle graduatorie, di cui al decreto del Ministero dell’interno, di concerto con il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile e con il Ministero dell’economia e delle finanze 30 dicembre 2021. Con apposito decreto del Ministero dell’interno, da emanarsi entro il 31 marzo 2022, saranno assegnate le risorse sulla base del cronoprogramma dichiarato nella domanda presentata ai sensi del decreto del Ministero dell’interno del 2 aprile 2021.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

 

In GU il decreto di riparto delle risorse del fondo per la progettazione territoriale

È stato pubblicato nella G.U. n. 41 del 18.02.2022 il DPCM 17 dicembre 2021, concernente il riparto delle risorse a valere sul “Fondo concorsi progettazione e idee per la coesione territoriale”, istituito presso l’Agenzia per la coesione territoriale, finalizzato al rilancio e all’accelerazione del processo di progettazione nei comuni delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e Umbria nonché in quelli ricompresi nella mappatura aree interne, con una dotazione complessiva di 161.515.175 euro, di cui 16.151.518 euro per il 2021 e 145.363.657 per il 2022, in vista dell’avvio del ciclo di programmazione 2021-2027 dei fondi strutturali del Fondo sviluppo e coesione e della partecipazione ai bandi attuativi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Le risorse del Fondo sono utilizzate dagli enti beneficiari per la messa a bando di premi per concorsi di idee di progettazione secondo le procedure di evidenza pubblica ovvero, nei comuni sotto i 5000 abitanti, anche per l’affidamento di incarichi tesi alla redazione di progetti di fattibilità tecnica economica.
Le proposte progettuali selezionate sono acquisite in proprietà  dagli enti beneficiari e possono essere poste a base di successive procedure strumentali alla loro concreta realizzazione, ovvero utilizzate per la partecipazione degli stessi enti ad avvisi o ad altre procedure di evidenza pubblica attivate da altre amministrazioni nazionali o unionali.

Gli enti beneficiari sono autorizzati ad avviare le procedure concorsuali e di affidamento. Entro il termine entro di sei mesi dall’entrata in vigore del presente decreto, gli enti devono procedere alla pubblicazione dei bandi,  pena la revoca del contributo. Ogni procedura  deve essere identificata dal codice unico di progetto (CUP). e erogazioni sono disposte in favore degli enti beneficiari direttamente dall’Agenzia per la coesione territoriale, su richiesta degli stessi singoli enti, con riferimento a ciascun CUP, con la seguente modalità:
1) in anticipazione, fino al 50% del contributo, dopo la pubblicazione del bando o l’affidamento;
2) a saldo del contributo, al momento dell’approvazione da parte del responsabile unico del procedimento (RUP) della graduatoria dei concorsi, ovvero all’esito della positiva verifica da parte dell’ente beneficiario del progetto.

Al fine di monitorare il programma degli interventi, gli enti beneficiari del finanziamento sono tenuti a implementare il sistema di monitoraggio del Ministero dell’economia e delle finanze di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229 (BDAP-MOP), assicurando il collegamento fra il CUP riferito al servizio di progettazione e il CUP relativo alle opere o ai servizi.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

 

Attribuzione contributi per 1,5 mln di euro per fronteggiare l’emergenza epidemiologica

La Direzione della Finanza Locale informa che è stato perfezionato ed è in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro della salute, del 15 febbraio 2022, recante «Attribuzione di contributi, in misura pari a 1,5 milioni di euro a favore dei comuni di Lampedusa e Linosa, Porto Empedocle, Pozzallo, Caltanissetta, Messina, Siculiana, Augusta, Pantelleria e Trapani, per l’anno 2021, destinati a fronteggiare le esigenze connesse al contenimento della diffusione del COVID-19 e garantire la regolare gestione, anche di natura sanitaria, dei flussi migratori» previsto dall’articolo 1, comma 875, della legge 30 dicembre 2021, n.234, legge di bilancio 2022.
Entro il termine del 28 febbraio 2022, i comuni dovranno presentare al Ministero dell’interno un piano degli interventi da finanziare con il contributo assegnato, finalizzato a fronteggiare le esigenze connesse al contenimento della diffusione del COVID-19 nonché a garantire la regolare gestione, anche di natura sanitaria, dei flussi migratori. La mancata trasmissione comporta l’esclusione dal contributo.
Entro il 31 luglio 2022 i medesimo comuni dovranno presentare un rendiconto corredato da apposita relazione illustrativa delle risorse finanziarie utilizzate e dei risultati raggiunti. Il mancato o parziale utilizzo del contributo in difformità dal piano presentato e il mancato invio degli atti comporta la restituzione del contributo non utilizzato o il recupero sulle risorse a qualunque titolo dovute al comune interessato.

Allegati:
Decreto 15 febbraio 2022
Decreto 15 febbraio 2022 – Allegato A
Decreto 15 febbraio 2022 – Allegato B

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION