Presentazione ANCI sulla trasformazione digitale nelle misure del PNRR di interesse per i Comuni

L’Area Innovazione dell’Anci ha realizzato una presentazione delle misure previste dal PNRR di interesse per i Comuni nell’ambito della trasformazione digitale. La transizione digitale costituisce una delle priorità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Ad essa è dedicato il 27% delle risorse disponibili.
La completa digitalizzazione della PA costituisce uno degli obiettivi principali da raggiungere, per il quale le risorse disponibili ammontano a 6,14 miliardi di euro. La maggior parte degli investimenti previsti riguardano i Comuni, che per molte misure vengono identificati come i soggetti beneficiari diretti delle risorse e responsabili dell’attuazione degli interventi. Gli Avvisi per le diverse misure saranno pubblicati a partire dalla primavera 2022, e prevedono iter semplificati di accesso alle risorse I pagamenti non avverranno a stato avanzamento lavori ma a raggiungimento dei risultati.

L’obiettivo di questo investimento è sviluppare un’offerta integrata e armonizzata di servizi digitali all’avanguardia orientati al cittadino, garantire la loro adozione diffusa tra le amministrazioni centrali e locali e migliorare l’esperienza degli utenti.
Si punta quindi a migliorare i servizi digitali offerti ai cittadini come diretta conseguenza della trasformazione degli elementi “di base” dell’architettura digitale della Pubblica Amministrazione, tra cui le infrastrutture cloud e l’interoperabilità dei dati. Il numero di servizi che verranno integrati dipende dal tipo di amministrazione, ma l’obiettivo finale di ogni Milestone è avere una media di 50 servizi per i Comuni, 20 servizi per le Regioni, 20 servizi per le aziende sanitarie, 15 servizi per scuole e università. Per questo investimento sono previsti ulteriori 350 milioni di euro finanziati dal Piano Complementare.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

PNRR: 2,4 miliardi per il turismo

Lo stanziamento complessivo per il settore “Turismo” collegato al Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, è di a 2,4 miliardi al fine di ammodernare le strutture turistiche.
E’ quanto prevede un Decreto legge approvato dal Governo, comprendendo però una parte che sarà introdotta anche attraverso atti amministrativi.
I 2,4 miliardi sono divisi in:
– 786 milioni per un Fondo nazionale del Turismo, che comprende sei diversi interventi;
– 500 milioni, credito d’imposta (80%) e fondo perduto per le imprese turistiche;
– 98 milioni per sostenere la digitalizzazione delle agenzie di viaggio e tour operator;
– 500 milioni per attivare un Fondo con la partecipazione Mef e Bei per l’ammodernamento delle strutture ricettive, interventi per la Montagna, sviluppo di nuovi itinerari turistici;
– 358 milioni destinati ad un Fondo di garanzia per sostenere il tessuto imprenditoriale e sviluppare nuove professionalità;
– 180 milioni fondo perduto e attivazione di un Fondo rotativo della Cdp per ammodernamento strutture, eliminazione barriere architettoniche, riqualificazione ambientale;
– 150 milioni per il Fondo nazionale per il Turismo, gestito con Cdp, per rafforzare strutture e valorizzare assets immobiliari.
I diversi interventi potranno avvalersi di una leva finanziaria in grado ampliare il sostegno economico destinato agli operatori ed allargare così la platea dei beneficiari:
– 114 milioni per attivare il Digital Tourism Hub, vale a dire una piattaforma digitale per aggregare on line l’offerta turistica nazionale: seguirà misura amministrativa;
– 500 milioni per il progetto Caput Mundi, vale a dire interventi per sostenere da un punto di vista turistica l’offerta in vista del Giubileo: seguirà misura amministrativa.

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Pa, via al nuovo censimento auto blu: I dati al 31 dicembre 2021 vanno trasmessi entro il 18 marzo

Scadono il 18 marzo 2022 i termini per la comunicazione, su apposita piattaforma, da inoltrare al Dipartimento della funzione pubblica relativa al numero delle auto di servizio nella disponibilità delle Pubbliche Amministrazioni al 31 dicembre 2021. La comunicazione costituisce un obbligo per le PA inserite nel conto economico consolidato, previsto dal DPCM del 24 settembre 2014.
Le amministrazioni sono tenute ad effettuare tale comunicazione anche nel caso in cui non dispongono di alcuna auto e nel caso in cui non siano intervenute modifiche al parco auto rispetto all’anno precedente. In questo caso è sufficiente confermare il completamento del censimento nella Sezione Stato del censimento rispondendo “SI” alla voce “Il censimento 2021 è completato”.
Le amministrazioni che non adempiono all’obbligo di comunicazione non possono effettuare spese complessive annuali di ammontare superiore al 50 per cento del limite di spesa previsto per l’anno 2013 per l’acquisto, la manutenzione, il noleggio e l’esercizio di autovetture, nonché per l’acquisto di buoni taxi.
Gli enti dovranno, inoltre, pubblicare sui propri siti istituzionali, il numero e l’elenco delle autovetture di servizio a qualunque titolo utilizzate, distinte tra quelle di proprietà e quelle oggetto di contratto di locazione o di noleggio, con l’indicazione della cilindrata e dell’anno di immatricolazione.

Con l’ultima rilevazione, al 31 dicembre 2020, le auto nella disponibilità delle pubbliche amministrazioni erano 26.627, di cui 734 ad uso esclusivo con autista, con un calo del 21% rispetto al 2018 ed un aumento, invece, del 3,7% rispetto al 2019 riscontrato nel settore della sanità, il più esposto alle conseguenze della pandemia.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION