Pnrr: la Conferenza Unificata approva il bando da 900 milioni per le reti idriche

La Conferenza Unificata ha approvato lo schema di decreto per accedere a 900 milioni di euro destinati al miglioramento delle reti idriche, da utilizzare per interventi volti alla riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti.

Con questa intesa il Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili (Mims) ha definito gli atti di ripartizione e di assegnazione delle risorse per oltre 60,1 miliardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e del Piano Complementare (PC), un valore pari al 98% del totale di sua competenza (61,4 miliardi). Secondo quanto si legge nel comunicato del ministero, i soggetti attuatori destinatari delle risorse sono: Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), responsabile di investimenti pari a 35 miliardi di euro (57,%), le Regioni e gli Enti territoriali, cui sono assegnati 13,4 miliardi di euro (21,9%), i concessionari e società di gestione, cui competono interventi per 7 miliardi (11,4%), le Autorità di Sistema Portuale, responsabili di investimenti per 3 miliardi (4,9%), le imprese e altri soggetti economici (1,6 miliardi, pari al 2,5%), i Provveditorati Opere Pubbliche del Mims (1,4 miliardi, pari al 2,3%).

Le risorse che devono ancora essere assegnate ammontano a 1,2 miliardi e riguardano i progetti per la sperimentazione dell’idrogeno nel trasporto stradale e ferroviario (530 milioni), il monitoraggio tecnologico di ponti e viadotti su strade statali e autostrade (450 milioni) e la digitalizzazione dei sistemi di logistica (250 milioni). Le assegnazioni relative a tali progetti, di particolare complessità, avverranno nel corso del primo trimestre del 2022.

In base allo schema di decreto approvato dalla Conferenza Unificata, il 40% delle risorse destinate alla tutela delle risorse idriche (360 milioni di euro) è destinato prioritariamente alle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna). Le richieste di finanziamento dovranno essere presentate dagli Enti di Governo d’Ambito in due finestre temporali: entro 60 giorni dalla data di pubblicazione dell’Avviso sulla Gazzetta Ufficiale (dotazione finanziaria prevista di 630 milioni) e entro il 31 ottobre 2022 (dotazione finanziaria di 270 milioni). Gli interventi finanziabili comprendono, tra gli altri, l’installazione di strumenti tecnologici per la misura delle portate, delle pressioni e dei livelli d’acqua nei serbatoi, la modellazione idraulica della rete, la pre-localizzazione delle perdite tramite metodi classici e innovativi, come radar, scansioni da satellite, interventi di manutenzione straordinaria, l’installazione di ‘contatori intelligenti’ per la misurazione dei volumi consumati dall’utenza.

Guarda la presentazione e la relazione di sintesi del Pnrr del Mims

La Conferenza Stato città approva i criteri di riparto del Fondo di solidarietà comunale

Nel corso della seduta straordinaria della Conferenza Stato città del 22 dicembre 2021, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e l’Unione delle Province d’Italia hanno espresso parere favorevole ai criteri di riparto del Fondo di solidarietà comunale per l’anno 2022, che ammonta a 6.855.513.365 euro. Il ministero dell’Interno erogherà le risorse agli enti locali interessati in due rate, entro i mesi di maggio e ottobre 2022.

E’ stata condivisa, inoltre, un’informativa sulla determinazione e attribuzione ai comuni dei contributi compensativi relativi all’anno 2021 per minori introiti dell’addizionale comunale all’Irpef, pari a 208.352 milioni di euro. I ristori per le minori entrate sono in corso di erogazione da parte del ministero dell’Interno.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Monitoraggio finanziamento centri estivi 2021

E’ online la nuova piattaforma digitale del Dipartimento per le politiche della famiglia (Dipofam) per il monitoraggio del finanziamento dei centri estivi 2021 (decreto  24 giugno 2021), cui  l’Anci ha collaborato con il Dipartimento della Famiglia per garantire ai Comuni le suddette risorse. I Comuni beneficiari del finanziamento accedendo alla piattaforma dovranno comunicare entro entro il 31 marzo 2022 le informazioni relative agli interventi realizzati con le risorse finanziarie ricevute per organizzare i centri estivi 2021, sulla base della seguente documentazione trasmessa informaticamente;

  • copia degli atti con i quali sono state impegnate le somme;
  • dati relativi agli interventi finanziati, comprensivi di informazioni sulle attività e sulle spese sostenute per realizzare i progetti.

Per l’utilizzo della nuova piattaforma, è stato realizzato un manuale utente.
Si svolgerà martedì 11 gennaio 2022, alle ore 10:30un corso di formazione online organizzato dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia, rivolto  al personale dei comuni interessato dal procedimento (modulo di iscrizione).

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

ANAC, Varianti urbanistiche: anche le proposte devono essere rese pubbliche

L’obbligo per i Comuni di rendere pubblici i piani urbanistici e le varianti non vale solo per gli atti definitivi, ma anche per le proposte di modifica degli strumenti urbanistici vigenti. E’ quanto precisa ANAC, intervenuta con Delibera n. 800 del 1 dicembre 2021 in merito ad una richiesta di chiarimenti da parte di un Comune. Un gruppo di cittadini residenti nel Comune lombardo ha fatto domanda di accesso civico agli atti e ai documenti della proposta di variante urbanistica finalizzata alla realizzazione di un capannone industriale in un’area residenziale. Trattandosi di semplice “proposta di variante”, il Comune non aveva provveduto alla pubblicazione dei documenti relativi, intenzionato a darne pubblicità solo dopo la delibera di adozione della variante. Cioè a provvedimento concluso.

Di diverso avviso, invece, l’Autorità, che ha precisato come tutti gli atti riguardanti il governo del territorio devono trovare adeguata pubblicità, nell’ottica della trasparenza e della prevenzione della corruzione. Tale obbligo, però, non vale esclusivamente per gli atti definitivi, ma anche nel caso di “proposte di varianti”. Pertanto, tutta la documentazione riguardante progetti di trasformazione urbanistica, privata o pubblica, volti a modificare lo strumento urbanistico in vigore, va messa a disposizione del pubblico. Innanzitutto con la pubblicazione nella sezione “Amministrazione Trasparente” del sito istituzionale del Comune.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION