Riparto risorse per buoni viaggio per persone disabili o in condizioni di bisogno

È stato pubblicato in G.U. n. 287 del 2-12-2021 il decreto del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili 22 ottobre 2021, con il quale sono individuate le risorse spettanti a ciascun comune capoluogo di città metropolitana o capoluogo di provincia a valere sul fondo di cui all’articolo 200 -bis , comma 1, del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, come modificato da ultimo dall’articolo 34 del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, convertito, con modificazioni, dalla legge 21  aggio 2021, n. 69, per la concessione di un buono viaggio, fino all’esaurimento delle risorse, in favore delle persone ivi residenti fisicamente impedite o comunque a mobilità ridotta, con patologie accertate, anche se accompagnate, ovvero appartenenti a nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus COVID-19 o in stato di bisogno.

Il buono viaggio di cui al comma 1 è utilizzato, da parte dei beneficiari, per gli spostamenti effettuati entro il 31 dicembre 2021 a mezzo del servizio di taxi ovvero di noleggio con conducente di cui alla legge 21 gennaio 1992, n. 21, ed è pari al 50 per cento della spesa sostenuta e, comunque, non è superiore a euro 20 per ciascun viaggio. La individuazione dei beneficiari e del contributo è a cura dei comuni, secondo i criteri di cui all’articolo 200 -bis , comma 4, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, come modificato dall’articolo 90 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104.

Entro dieci giorni dalla pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, ciascuno degli enti indicati all’allegato 1 e all’allegato 2 dovrà richiedere al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili – Direzione generale per la sicurezza stradale e l’autotrasporto l’assegnazione delle risorse con l’indicazione del relativo conto di tesoreria sul quale procedere al versamento, esclusivamente qualora sia variato rispetto a quello già comunicato ai sensi dell’articolo 2, comma 3, del decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze n. 503 del 6 novembre 2020.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Canone unico 2021, ristori minori entrate III trimestre 2021

La Direzione centrale della Finanza Locale informa che è stato firmato il 29 novembre 2021 il decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, concernente il «Riparto parziale in favore dei comuni, per un totale di 82,5 milioni di euro, del fondo di cui all’articolo 9-ter, comma 6, del decreto-legge 28 ottobre 2020, n.137, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 dicembre 2020, n.176, come modificato dall’articolo 30, comma 1, lettera c), del decreto-legge 22 marzo 2021, n.41, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 maggio 2021, n.69, relativo al periodo 1° luglio 2021 – 30 settembre 2021»; il relativo avviso è in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Decreto 29 novembre 2021
Decreto 29 novembre 2021 – Allegato A
Decreto 29 novembre 2021 – Allegato B

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

ANCI, Registrato decreto riparto risorse per mobility manager. Scadenza domanda il 17 dicembre

Anci rende noto che è stato registrato il Decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, il Ministro della Transizione Ecologica ed il Ministro dell’ Istruzione n. 436 del 5 novembre 2021, che ripartisce i 50 Milioni di Euro per le attività di mobility management e le iniziative messe in campo da aziende e istituti scolastici con i Piani di Spostamento Casa scuola Casa lavoro. La comunicazione ai Comuni beneficiari delle risorse è arrivata oggi 2 dicembre, pertanto i Comuni hanno 15 giorni di tempo per presentare istanza di accesso alle risorse – ovvero entro il 17 dicembre 2021, utilizzando esclusivamente il seguente modello.
Per accedere alle risorse i Comuni devono avere nominato il Mobility Manager d’area secondo i criteri del Decreto 179/21.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Pnrr: assegnate a Regioni ed Enti territoriali risorse per oltre 3,2mld

La Conferenza Unificata ha dato l’intesa agli schemi di decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) relativi al riparto dei fondi e alle linee guida per il monitoraggio dei ponti.

Due miliardi di euro per potenziare le infrastrutture idriche e i sistemi di approvvigionamento, 630 milioni per migliorare i collegamenti delle Zone economiche speciali (Zes) e favorirne lo sviluppo, 600 milioni per realizzare delle piste ciclabili urbane e turistiche. È quanto prevedono gli schemi di decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, che oggi hanno ricevuto l’intesa della Conferenza Unificata. Con i 3,2 miliardi previsti dai decreti concordati oggi il totale dei fondi di competenza Mims relativi al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e al Piano Complementare assegnati ai soggetti attuatori sale a 56,8 miliardi (il 92,8%). Inoltre, la Conferenza Unificata ha dato parere favorevole sullo schema di decreto relativo alle linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti, che realizza una delle riforme di competenza del Mims previste dal Pnrr per la fine del 2021.

Di seguito l’oggetto degli schemi di decreti approvati dalla Conferenza Unificata.

Infrastrutture idriche – Lo schema di decreto riguarda gli investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell’approvvigionamento idrico e assegna 2 miliardi di euro, di cui 900 milioni di fondi del Pnrr aggiuntivi e 1,1 miliardi di risorse a legislazione vigente per 124 interventi: il 40% degli investimenti è destinato alle Regioni del Mezzogiorno. Gli interventi previsti sono volti a migliorare la sicurezza dei sistemi di approvvigionamento a scopo idropotabile e irriguo e comprendono opere per completare le infrastrutture per la derivazione, l’accumulo e l’adduzione dell’acqua, con l’obiettivo di ridurre gli sprechi e aumentare la resilienza ai cambiamenti climatici. Le opere sono state definite dagli uffici del Mims insieme alle Autorità di Bacino Distrettuali e all’Autorità di regolazione per energia reti ambiente (Arera), tenendo conto della strategicità dell’intervento e del rispetto della tempistica prevista nel Pnrr (aggiudicazione dei lavori entro il 30 settembre 2023 e completamento delle attività entro il 31 marzo 2026).

Zone Economiche Speciali (Zes) – Lo schema di decreto, di concerto con il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, ripartisce 630 milioni di euro tra le Zone economiche speciali (Zes) per realizzare interventi volti a favorire la competitività e lo sviluppo economico di tali aree. In particolare, si prevede la realizzazione dell’ultimo miglio ferroviario o stradale per rendere più efficienti i collegamenti tra le aree portuali e industriali e la rete di trasporto principale; la digitalizzazione e il potenziamento della logistica; lavori di efficientamento energetico e ambientale nelle aree retroportuali e in quelle industriali appartenenti alle Zes; il potenziamento della resilienza e della sicurezza dell’infrastruttura per l’accesso ai porti. Per rispettare i termini previsti dal Pnrr, l’inizio dei lavori avverrà entro il 31 dicembre 2023 e la loro conclusione entro il 30 giugno 2026. In particolare, alla Zes Abruzzo sono stati assegnati 62,9 milioni di euro, alla Zes Campania 136 milioni, alla Zes Adriatica 83 milioni, alla Zes Ionica 108,1 milioni, alla Zes Calabria 111,7 milioni, alla Zes Sicilia orientale 61,4 milioni, alla Zes Sicilia Occidentale 56,8 milioni. Alla Zes Sardegna, di imminente istituzione, vengono assegnati 10 milioni di euro. Nel decreto si evidenzia che i soggetti attuatori (Anas, Rfi, le Autorità di Sistema Portuale) e i commissari straordinari di ogni Zes devono inviare agli uffici competenti del Mims l’analisi ambientale delle opere secondo il principio di ‘non arrecare danni significativi all’ambiente’ e comunicare le iniziative che intendono adottare per favorire l’inclusione di giovani e donne nella progettazione e nella realizzazione degli interventi.

Piste ciclabili urbane – Lo schema di decreto specifica le modalità di utilizzo di 150 milioni di euro previsti dal Pnrr per il rafforzamento della mobilità ciclistica. La cifra si aggiunge ai 50 milioni stanziati per progetti già in corso. Le risorse, il 50% delle quali è destinato al Mezzogiorno, andranno alle 45 città con popolazione superiore ai 50.000 abitanti e sedi di università con oltre 5.000 studenti iscritti. Le risorse dovranno essere impiegate per la realizzazione di almeno 565 chilometri aggiuntivi di piste ciclabili urbane e metropolitane che collegano le stazioni ferroviarie agli atenei. I Comuni dovranno realizzare almeno 200 chilometri aggiuntivi di piste ciclabili entro il 31 dicembre 2023 e ulteriori 365 chilometri entro il 30 giugno 2026, pena la decadenza del finanziamento. Per accedere al finanziamento, i Comuni devono inviare la propria manifestazione di interesse alla Direzione generale per il trasporto pubblico locale e regionale e la mobilità sostenibili del Mims entro 20 giorni dalla registrazione del decreto.

Piste ciclabili turistiche – Per lo sviluppo delle ciclovie turistiche lo schema di decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, emanato di concerto con il Ministro della Cultura e con il Ministro del Turismo. assegna alle Regioni e alla Provincia Autonoma di Trento 400 milioni per gli anni dal 2021 al 2026, di cui 150 milioni di fondi statali a legislazione vigente e 250 milioni di finanziamenti europei. I fondi, che per il 50% vengono assegnati ai territori del Sud, sono destinati alla realizzazione, entro giugno 2026, di 1.235 chilometri aggiuntivi di ciclovie turistiche. In particolare, 51 milioni vengono assegnati alla ciclovia Vento (Venezia-Torino), 22,5 milioni alla ciclovia Sole (Verona-Firenze), 14 milioni alla ciclovia Grab (Grande Raccordo Anulare delle biciclette di Roma), 39,5 milioni alla ciclovia dell’Acquedotto pugliese (da Caposele in provincia di Avellino a Santa Maria di Leuca in provincia di Lecce attraverso la Campania, la Basilicata e la Puglia), 74 milioni a quella Adriatica, 44,5 milioni alla Tirrenica, 30 milioni alla ciclovia del Garda, 33 milioni alla ciclovia della Sardegna, 61,5 milioni alla ciclovia Magna Grecia (Basilicata-Calabria-Sicilia) e 30 milioni alla ciclovia Trieste-Lignano-Sabbiadoro-Venezia.

Sicurezza e monitoraggio ponti – Lo schema di decreto modifica le linee guida emanate nel passato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per la classificazione, la gestione del rischio e il monitoraggio di ponti, viadotti e cavalcavia lungo le strade statali e autostrade gestite da Anas Spa o da concessionari e le estende alle strade gestite da Regioni, Province e Comuni. In questo modo ponti, viadotti e cavalcavia presenti su tutto il territorio nazionale avranno una omogeneità di classificazione, gestione del rischio e di valutazione della sicurezza. Il decreto fissa anche i termini per effettuare le attività di verifica. Ferme restando le responsabilità sulla sicurezza attribuite ai gestori, il provvedimento prevede la possibilità per Regioni, Province e Comuni, che spesso non hanno in organico personale tecnico e professionisti per effettuare le nuove attività di controllo e analisi dei rischi, di avviare programmi di formazione per gli operatori del settore.

Tabella con le risorse per le ciclovie turistiche

Tabella con la ripartizione delle risorse per le ZES – Zone Economiche Speciali

Ministero Istruzione dispone i pagamenti ai Comuni per i contributi TARSU 2021

Anci informa che il Ministero dell’Istruzione ha disposto i pagamenti, a titolo di contributo ai Comuni, delle spese di funzionamento connesse al servizio di raccolta, recupero e smaltimento dei rifiuti solidi e urbani nelle istituzioni scolastiche. Si tratta del contributo annuo pari a 38,734 milioni di euro corrisposto dal MI direttamente ai Comuni per il servizio di raccolta, recupero e smaltimento dei rifiuti solidi urbani nelle istituzioni scolastiche statali.
Il riparto per l’annualità 2021, è stato approvato con delibera di attuazione nella seduta di Conferenza Stato-Città ed Autonomie Locali del 28 settembre u.s, riconoscendo una percentuale aggiuntiva dell’11% ai 4.090 Comuni, che hanno raggiunto nel 2019 una percentuale di raccolta differenziata pari almeno al 65%, come da dati ISPRA.
Le risorse assegnate sono consultabili nella Tabella “Erogazione TARSU anno 2021 a favore dei Comuni – Contributo erogato quale finanziamento dovuto per spese connesse al servizio di raccolta, recupero e smaltimento dei rifiuti solidi urbani nelle istituzioni scolastiche”.
Nell’ambito della Conferenza Stato-Città, l’ANCI ha nuovamente rappresentato la necessità di adeguare il contributo annuo rimasto invariato dal 2001, chiedendo di individuare risorse aggiuntive nella Legge di Bilancio 2022.