Esenzioni IMU per proprietari di immobili con sfratto bloccato, definito riparto ristoro parziale ai Comuni

Il Ministero dell’Interno, con comunicato del 17 novembre 2021, ha reso noto che con decreto del Ministro dell’interno di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze del 15 ottobre 2021 è stato disposto il riparto parziale, a titolo di acconto, del fondo di 115 milioni di euro per l’anno 2021 istituito dall’articolo 4-ter, comma 3, del decreto-legge 25 maggio 2021, n.73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n.106, destinato a rifondere i comuni delle minori entrate conseguenti alle esenzioni dal versamento dell’imposta municipale propria (IMU) da parte dei proprietari locatori che hanno ottenuto in proprio favore l’emissione di una convalida di sfratto per morosità entro il 28 febbraio 2020, la cui esecuzione è sospesa sino al 30 giugno 2021.

Le risorse assegnate con il predetto decreto interministeriale del 15 ottobre 2021, pari a complessivi euro 34.508.524,26, sono state erogate con provvedimento dirigenziale del 17 novembre 2021.

Al riparto del rimanente ammontare del fondo, pari ad euro 80.491.475,74, da attribuire a titolo di conguaglio, a credito o a debito, ai comuni indicati nell’allegato A del ripetuto decreto interministeriale del 15 ottobre 2021 e a titolo di integrale ristoro ai rimanenti comuni interessati da provvedimenti di sfratto per morosità, si provvederà con successivo decreto anche sulla base dei dati certificati dagli enti stessi secondo il modello che verrà reso disponibile dal Ministero dell’interno.

 

Giurisdizione della Corte dei conti in materia di versamento dell’imposta di soggiorno ai Comuni

Con sentenza n. 325/2021 la Sezione giurisdizionale della Corte dei conti per l’Emilia-Romagna ha confermato la giurisdizione della Corte dei conti sui titolari delle strutture ricettive (albergatori etc.), tenuti al riversamento al comune dell’imposta di soggiorno riscossa dagli ospiti delle strutture alberghiere. Invero, la qualifica di responsabile d’imposta, su cui la Corte dei conti ha sempre avuto giurisdizione (ad es. notaio che non riversa all’erario l’imposta di registro), introdotta dal decreto legge n. 34/2020 convertito nella legge 17 luglio 2020 n. 77 ha solo l’effetto di rafforzare l’adempimento dell’obbligazione tributaria il cui soggetto passivo dell’imposta resta sempre e solo l’ospite delle strutture alberghiera, ma non incide sulla giurisdizione della Corte dei conti, in quanto l’imposta di soggiorno è un’imposta di scopo con finalità pubbliche volta a sostenere e migliorare i servizi offerti ai villeggianti dai comuni con vocazione turistica.
Pertanto, la somma corrisposta dall’ospite per pagare tale imposta, nel momento in cui la stessa viene versata ed incassata dall’albergatore per essere riversata al Comune assume natura di danaro pubblico, con obbligo di rendicontazione e presentazione del relativo conto giudiziale e, in caso di omesso versamento al Comune delle somme incassate a titolo di imposta di soggiorno, illecito contabile per responsabilità erariale assoggettato alla giurisdizione della Corte dei conti.

ARAN, Sottoscritta l’Ipotesi di Accordo CNQ in materia di costituzione delle rappresentanze sindacali unitarie della PA

L’ARAN informa che in data 16 novembre 2021 è stata sottoscritta l’Ipotesi di Accordo Collettivo Nazionale Quadro in materia di costituzione delle rappresentanze sindacali unitarie per il personale dei comparti delle pubbliche amministrazioni e per la definizione del relativo regolamento elettorale.
Il testo contrattuale racchiude, aggiornandola, l’intera disciplina vigente in materia di elezioni delle RSU e sostituisce integralmente l’ACQ del 7 agosto 1998 e tutti gli accordi che, in questo ventennio, sono intervenuti su tale testo negoziale. L’accordo, che si articola in due sezioni, disciplina da un lato le modalità di costituzione e funzionamento delle RSU, offrendo soluzioni alle problematiche presentatesi con maggiore frequenza, quali, ad esempio, la composizione della RSU, le cause di decadenza, le modalità di adozione delle decisioni, l’individuazione di un Comitato di coordinamento nell’ipotesi di RSU con oltre 30 componenti; dall’altro riorganizza ed aggiorna il regolamento elettorale anche alla luce dell’esperienza maturata nelle passate tornate elettorali.

Nota sintetica ANCI sul disegno di legge di Bilancio 2022

Anci ha pubblicato una nota sintetica del disegno di legge di Bilancio 2022 con le norme di maggiore interesse per gli enti locali. Di seguito gli articoli di interesse:

– Disposizioni in materia di governance e remunerazione del servizio nazionale della riscossione (Art. 5);
– Proroghe in materia di superbonus fiscale, di riqualificazione energetica, recupero del patrimonio edilizio, acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, sistemazione al  verde ed in materia di recupero o restauro della facciata esterna degli edifici (Art. 9);
– Disposizioni in materia di reddito di cittadinanza (Art. 21);
– Risorse correnti ai Comuni per i servizi educativi per l’infanzia (Art. 44);
– Risorse correnti ai Comuni in materia di trasporto scolastico di studenti disabili (Art. 45);
– Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità (Art. 48);
– Fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione per gli alunni con disabilità (Art. 49);
– Valorizzazione dei piccoli borghi e delle aree interne (Art. 116);
– Fondazioni lirico sinfoniche (Art. 118);
– Incremento della dotazione del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo (Art. 129);
– Istituzione del Fondo per la strategia di mobilità sostenibile per la lotta al cambiamento climatico e la riduzione delle emissioni (Art. 131);
– Metropolitane nelle grandi aree urbane (Art. 132);
– Incremento del Fondo per la revisione dei prezzi dei materiali nei contratti pubblici (Art. 136);
– Infrastrutture stradali sostenibili delle Regioni, delle province e delle città metropolitane (Art. 139);
– Messa in sicurezza strade (Art. 140)
– Rifinanziamento progettazione definitiva ed esecutiva a favore degli enti locali (Art. 141);
– Rifinanziamento aree interne (Art. 144);
– Disposizioni in materia di eventi sismici (Art. 149);
– Ponti e viadotti (Art. 166)
– Manutenzione scuole (Art. 167);
– Rigenerazione urbana per i comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti (Art. 168);
– Finanziamento e sviluppo delle funzioni fondamentali delle province e delle città metropolitane (Art. 170);
– Incremento fondo di solidarietà comunale per funzioni sociali (Art. 171);
– Incremento dotazione fondo di solidarietà comunale per potenziamento sociale, asili nido e trasporto disabili (Art. 172);
– Rifinanziamento del fondo di cui all’art. 53 del d.l. 104/2020 ed estensione ai comuni delle regioni Sicilia e Sardegna (Art. 173);
– Incremento risorse correnti comuni fino a 5.000 abitanti in difficoltà economiche (Art. 174);
– Disposizioni in materia di indennità dei sindaci metropolitani, dei sindaci e degli amministratori locali (Art. 175);
– Fondo per iniziative in favore della legalità e per la tutela degli amministratori locali vittime di atti intimidatori (Art.177);
– Proroga dei termini in materia di certificazioni degli enti locali (Art.178);
– Disposizioni concernenti le modalità per il riparto delle risorse sui Livelli essenziali delle prestazioni da assegnare agli enti territoriali (Art.179);
– Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (Art.180);
– Rinegoziazione anticipazioni di liquidità Enti territoriali (Art.181);
– Disposizioni in materia di trattamento accessorio (Art. 182);
– Misure in materia di applicazione dei rinnovi contrattuali (Art. 184);
– Ordinamento professionale (Art. 185);
– Disposizioni in materia di contributo unificato (Art. 192).

Città che legge: pubblicate graduatorie finali bando promosso dal Centro per il libro e la lettura

Anci rende noto che il Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura ha pubblicato le graduatorie finali del bando Città che legge. Rivolto ai comuni che hanno ottenuto la qualifica di “Città che legge” per il biennio 2020-2021, il bando, promosso in collaborazione con Anci, riguarda la realizzazione di attività integrate per la promozione del libro e della lettura. A disposizione un totale di 800.000 euro, assegnati a 27 progetti “esemplari”, in grado di coinvolgere scuole, biblioteche, istituzioni e associazioni creando un ecosistema favorevole alla lettura. Il bando, che si riferisce all’anno finanziario 2020, è stato predisposto ai sensi del Decreto Interministeriale 8 gennaio 2021, n. 21 “Modalità di gestione del Fondo per l’attuazione del Piano nazionale d’azione per la promozione della lettura e disposizioni relative all’anno 2020 “, di cui alla Legge 13 febbraio 2020 n. 15 “Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura”.
Eventuali richieste di informazioni e/o chiarimenti possono essere avanzate esclusivamente al seguente indirizzo di posta elettronica: cittachelegge@beniculturali.it

Anci: ridurre i passaggi burocratici nel PNRR

I sindaci metropolitani hanno deciso di rilanciare le proposte illustrate nell’assemblea nazionale Anci di Parma e in particolare, con riferimento al PNRR, la richiesta da parte dei Comuni di ridurre al minimo i passaggi formali e burocratici dell’iter del Piano.
Si tratta di aspetti procedurali indispensabili a realizzare il Piano stesso, cui si aggiungono richieste relative a ulteriori semplificazioni e allo sblocco del 100 per cento del turn over anche per il personale dipendente delle città metropolitane.
I sindaci delle Città metropolitane richiamano l’attenzione del governo sulle modalità di attuazione delle opere e sulla necessità di strumenti innovativi di supporto alle grandi città nella gestione di un numero mai visto prima di cantieri concentrati in pochi anni.
E’ necessario razionalizzare le procedure di assunzione straordinaria del personale a tempo determinato per le opere finanziate dal PNRR, e omogeneizzare il più possibile le procedure straordinarie con quelle ordinarie, per evitare all’interno dei Comuni il caos amministrativo e gestionale.
Sugli aspetti più politici e istituzionali, i sindaci rilanciano le proposte di riformare le norme sulla ineleggibilità e sul limite del mandato dei sindaci, e quelle sulle responsabilità in materia di abuso d’ufficio per gli amministratori locali.
La figura del sindaco, nonostante la forte esposizione pubblica, è l’unica tra tutte le cariche politiche a subire il limite dell’incandidabilità al parlamento e ad avere un tetto al numero dei mandati: una disparità di trattamento che appare illogica e perfino incostituzionale e contribuisce a indebolire l’immagine e il ruolo del sindaco in una fase di grandi e anzi accentuate responsabilità al servizio delle proprie comunità.