Linee di indirizzo ANCI/IFEL-ANACAP sulla rinegoziazione dei contratti per la gestione e la riscossione delle entrate comunali

ANCI/IFEL e ANACAP (Associazione Nazionale Aziende Concessionarie), al fine di prevenire il possibile instaurarsi di un contenzioso tra le società che gestiscono i servizi di accertamento e riscossione delle entrate comunali ed i Comuni affidatari, hanno definito delle linee di indirizzo, al fine di delineare – fermo il rispetto dell’autonomia decisionale degli enti locali – punti di riferimento solidi, ai quali possono conformarsi le parti contrattuali per superare lo squilibrio che la pandemia può aver determinato nello svolgimento dei contratti di gestione. Le straordinarie condizioni imposte dall’emergenza epidemiologica e dai provvedimenti specifici hanno profondamente modificato la gestione delle entrate comunali ponendo gli operatori di fronte a situazioni inedite e alla necessità di intraprendere decisioni difficili. Il documento consente una “rivisitazione o rinegoziazione” dei contratti medesimi, essendo non auspicabile (e per certi aspetti impraticabile) qualsiasi ipotesi di risoluzione generalizzata dei contratti, che – a prescindere da valutazioni di stretto ordine giuridico – produrrebbe grave pregiudizio all’intero sistema della fiscalità locale. La norma di riferimento è l’art. 106 del D.Lgs. 50/2016, che dà la possibilità di modificare i contratti al seguito al verificarsi di circostanze impreviste e imprevedibili per l’amministrazione aggiudicatrice o per l’ente aggiudicatore. Le linee guida possono costituire, quindi, elementi di supporto ai Comuni ed alle società affidatarie dei servizi in questione, così da impostare un confronto proficuo ed improntato a canoni di correttezza, buona fede e solidarietà, ai fini della salvaguardia della funzione entrate.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

IL PNRR in 10 guide: le schede illustrate del Ministro per la PA

Il Ministro per la Pa e il Dipartimento della Funzione Pubblica, d’intesa con Formez PA, ha predisposto dieci schede illustrate sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Le guide, oltre a fornire un quadro generale del Piano, delle sue 6 missioni e delle loro 16 Componenti, descrivono le principali novità e ricadute divise per settori e destinatari. Approfondimenti ad hoc sono dedicati alla Pubblica amministrazione, al Sud, alla ricerca, alla governance e alla dotazione finanziaria del Pnrr.
Nelle guide, in pillole, il documento chiave per la ricostruzione del Paese:

Avviso pubblico “Fermenti in Comune”, disponibile graduatoria progetti ammessi a finanziamento

L’ANCI ha diffuso la graduatoria relativa alla Linea d’intervento A – Comuni Piccoli, relativa all’Avviso Pubblico “Fermenti in Comune”.
A fronte di 1,8 milioni di euro a disposizione per questa linea, risultano ammesse a finanziamento 35 proposte progettuali presentate da altrettanti Comuni capofila con popolazione fino a 15.000 abitanti. Per avviare le attività sul territorio i Comuni capofila dovranno ora procedere alla stipula di una convenzione attuativa con ANCI.
Finanziato con il riparto 2019 destinato ai Comuni del Fondo nazionale per le Politiche Giovanili, l’Avviso pubblico “Fermenti in Comune” mirava a sostenere l’avvio – o il rafforzamento – di azioni positive messe in campo dai giovani per affrontare le sfide sociali ritenute prioritarie per le proprie comunità e in grado di contribuire fattivamente allo sviluppo locale.
L’impegno dell’ANCI è ora quello di individuare ulteriori risorse del Fondo Politiche Giovanili che possano consentire lo scorrimento della graduatoria e il finanziamento di altri progetti meritevoli, considerata la massiccia partecipazione dei Comuni e la qualità progettuale delle proposte ricevute.
Ai sensi dell’art.5.9 dell’Avviso, l’ANCI si riserva la facoltà di utilizzare la graduatoria che avrà una validità di due anni dal momento della sua pubblicazione, al fine di finanziare successivamente, in caso di reperimento di ulteriori risorse, progetti giudicati idonei dalla Commissione Tecnica e non finanziati attraverso le risorse messe a disposizione dall’Avviso “Fermenti in Comune”.
Ogni eventuale istanza formale di accesso agli atti dovrà essere inviata tramite con comunicazione trasmessa attraverso la casella di Posta Elettronica Certificata del Comune richiedente all’indirizzo bandigiovani@pec.anci.it. Si rappresenta che gli uffici dell’ANCI saranno chiusi dal 7 al 22 agosto 2021.

Rischio elusione il ricorso alla transazione in sostituzione del riconoscimento del debito fuori bilancio

Il ricorso alla transazione, in sostituzione del riconoscimento del debito fuori bilancio, può assumere carattere elusivo e rappresentare un comodo espediente per evitare la pronuncia sulla fattispecie da parte dell’organo consiliare e la trasmissione degli atti alla Procura contabile, come previsto dall’art. 23, comma 5, della legge n. 289/2002 (in termini, Sezione regionale di controllo per la Puglia,
deliberazione n. 57/2017/PRSP), norma quest’ultima dotata di un sicuro effetto deterrente. È quanto ribadito dalla Corte dei conti, Sez. Puglia, con deliberazione n. 112/2021/PRSP, a seguito dell’esame della relazione dell’Organo di revisione sul rendiconto di gestione 2018 di un Comune.
Dall’esame istruttorio è emerso che l’Ente approvava una convenzione transattiva, avente ad oggetto la liquidazione dei compensi spettanti all’Avvocato, per l’attività difensiva dal medesimo espletata in quattro giudizi. In premessa, si faceva presente che il professionista nulla ha percepito a titolo di compenso per l’attività svolta, per l’insufficienza delle relative previsioni di spesa. La Sezione osserva come la soluzione adottata dall’ente, pur formalmente caratterizzata da un accordo tra le parti, non appaia riconducibile allo schema negoziale proprio della transazione, quanto più correttamente a una parziale remissione di debito. Affinché un accordo possa qualificarsi come “atto di transazione” è necessario, infatti, che dalla relativa scrittura risultino gli elementi essenziali del negozio, quali: i) la comune volontà delle parti di comporre una controversia in atto o prevista; ii) la res dubia, ossia la materia oggetto delle contrastanti pretese giuridiche delle parti; iii) il nuovo regolamento di interessi, che, mediante le reciproche concessioni, sostituisca quello precedente foriero della lite o del pericolo di lite. In particolare, è stato costantemente affermato, che costituisce presupposto indispensabile lo scambio di reciproche concessioni, sicché, ove manchi l’elemento dell'”aliquid datum, aliquid retentum“, essenziale ad integrare lo schema della transazione, questa non può ritenersi configurabile. Nel caso di specie, risulta anche assente il requisito delle reciproche concessioni, venendo in rilievo unicamente la parziale rinuncia del credito da parte del professionista pura e semplice, senza che a tale “sacrificio” si correli una qualche rinuncia da parte del Comune. L’ente nonostante la presenza di passività ben note da tempo ha ritenuto di bypassare la procedura di riconoscimento del debito fuori bilancio.
Il Collegio evidenzia come il ripetuto e massiccio ricorso a negozi transattivi tesi a ricondurre a bilancio passività sommerse, costituisca una grave patologia della gestione finanziaria, impedendo lo svolgimento dei procedimenti di spesa secondo canoni di buona amministrazione e di sana gestione finanziaria. I principi di sana e corretta gestione finanziaria impongono, viceversa, di effettuare il tempestivo riconoscimento dei debiti fuori bilancio e la mancata tempestiva adozione dei provvedimenti di riconoscimento dovuti, oltre a costituire una violazione di legge, può generare responsabilità a carico di amministratori e/o dipendenti a causa della eventuale formazione di oneri aggiuntivi.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Società partecipate, semplificazioni su fondo accantonamento e soccorso finanziario

Come noto, l’art. 21 del D.lgs. n. 175/2016 – “Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica” (TUSP) – prevede l’obbligo di costituzione di uno specifico fondo nel momento in cui la società in cui l’ente locale detiene quote partecipative presenti un risultato di esercizio negativo. Tale obbligo consiste nell’accantonamento, nell’anno successivo rispetto al periodo di esercizio in perdita, di un importo pari al risultato negativo non immediatamente ripianato e in misura proporzionale alla quota di partecipazione. Gli importi accantonati sono resi disponibili solo qualora l’ente partecipante ripiani in tutto o in parte le perdite di esercizio oppure dismetta la partecipazione ovvero il soggetto partecipato risulti in fase di liquidazione. Come più volte ribadito dalla Corte dei conti, la tassatività delle prescrizioni del D.lgs. n. 175/2016 ha una funzione di salvaguardia degli equilibri di bilancio e non consente scelte metodologiche differenti, in considerazione del fatto che è garanzia di contenimento dei rischi connessi ad avvenimenti pregiudizievoli afferenti alla gestione del soggetto partecipato e che inevitabilmente possono incidere negativamente sugli equilibri di bilancio dell’ente partecipante. Parimenti, l’art. 14, comma 5 del TUSP sancisce l’obbligo del soccorso finanziario da parte degli enti pubblici partecipanti in favore dell’organismo partecipato che abbia registrato, per tre esercizi consecutivi, perdite di esercizio ovvero che abbia utilizzato riserve disponibili per il ripianamento di perdite anche infrannuali. La norma impone l’abbandono della logica del “salvataggio a tutti i costi” di strutture ed organismi partecipati o variamente collegati alla pubblica amministrazione che versano in situazioni di irrimediabile dissesto. In questo senso non possono reputarsi ammissibili “interventi tampone” con dispendio di disponibilità finanziarie a fondo perduto, erogate senza un programma industriale o una prospettiva che realizzi l’economicità e l’efficienza della gestione nel medio e lungo periodo.
A tal riguardo, si rappresenta che in sede di conversione in Legge del DL 77/2021 “Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure” (c.d. Decreto Semplificazioni bis), la Commissione Affari costituzionali della Camera ha approvato un emendamento che consente di non computare l’esercizio 2020 nel calcolo del triennio ai fini dell’applicazione dell’articolo 14, comma 5, né ai fini dell’applicazione dell’articolo 21 del testo unico in materia di società a partecipazione pubblica. di cui al decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Rimborso IMU primo semestre 2021 per i Comuni terremotati

Il Ministero dell’Interno ha pubblicato il DM  del 16 luglio 2021, recante «Anticipazione ai comuni delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, del rimborso dei minori gettiti, riferiti al primo semestre 2021, dell’IMU derivante dall’esenzione per i fabbricati ubicati nelle zone colpite dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016». Le quote saranno attribuite, per un importo di 8.508.412,36 euro, ai 138 comuni individuati nell’allegato A), e per un importo di 151.294,00 euro, ai comuni di Fermo, Monte Urano e Torre San Patrizio, individuati nell’allegato B). L’attribuzione delle somme eventualmente dovute a titolo di conguaglio per l’anno 2021, sarà
disposta con provvedimento successivo.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION