Primi orientamenti per la regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati

ARERA ha pubblicato un documento per la consultazione che illustra gli orientamenti iniziali che l’Autorità medesima intende seguire nella regolazione di alcuni profili di qualità contrattuale e tecnica del servizio di gestione dei rifiuti urbani, al fine di garantire, a tutela di tutte le categorie di utenti (domestici e non), un adeguato livello qualitativo del servizio a fronte della tariffa corrisposta (OS 9). Il  documento si inquadra nell’ambito del procedimento avviato con la deliberazione dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (di seguito: Autorità) 5 aprile 2018, 226/2018/R/RIF (di seguito: deliberazione 226/2018/R/RIF), per l’adozione di provvedimenti di regolazione della qualità del servizio nel ciclo dei rifiuti, anche differenziati, urbani e assimilati (di seguito: rifiuti urbani), ai sensi dell’articolo 1, comma 527, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020” (di seguito: legge n. 205/2017). In particolare, l’intervento regolatorio riguarda:
• la qualità contrattuale che, in analogia con gli altri settori regolati, attiene le prestazioni rese dal gestore generalmente su richiesta dell’utente, ossia: le modalità e le procedure per la gestione dei reclami, delle richieste di rettifica e rimborso degli importi erroneamente addebitati, delle richieste di informazioni, la gestione dei punti di contatto con l’utente, il ritiro dei rifiuti ingombranti, la gestione del servizio di riscossione;
• la qualità tecnica delle prestazioni erogate agli utenti con la previsione di obblighi di servizio e standard volti a favorire la continuità nell’erogazione del servizio (limitazione delle interruzioni), la regolarità nell’erogazione del servizio (rispetto del programma dei passaggi della raccolta e dello spazzamento delle strade), la sicurezza (misure volte a limitare e gestire gli effetti dei disservizi o di situazioni di pericolo o disagio per l’ambiente, le persone o le cose).

Principali linee di intervento

  1. Identificazione dei profili di qualità caratteristici dei diversi servizi di igiene urbana,  introduzione dei relativi indicatori di qualità e di standard minimi omogenei sul territorio (nonché del conseguente obbligo di adozione della Carta dei servizi), prevedendo meccanismi di ristoro dell’utenza nel caso di mancato rispetto dei livelli minimi e obblighi di comunicazione e registrazione delle prestazioni.
  2. Individuazione degli standard minimi di qualità dei servizi infrastrutturali per la chiusura del ciclo, unitamente all’introduzione di obblighi di comunicazione e registrazione delle performance.
  3. Definizione di procedure e criteri uniformi volti a contenere la morosità dell’utenza (minimizzando gli oneri a carico dei consumatori in regola con i pagamenti), tenuto conto dell’esigenza di assicurare sia la continuità del servizio sia la copertura dei costi efficienti dello stesso.
  4. Definizione dei contenuti minimi dei contratti di servizio.

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Acqua, luce, gas: bonus automatici per oltre 2,6 milioni di famiglie in disagio economico

Scatta il riconoscimento automatico dei bonus sociali di sconto per le bollette di acqua, luce e gas per le famiglie in stato di disagio economico (con Isee non superiore a 8.265 euro). Lo comunica ARERA con nota del 25 febbraio 2021. Basterà compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), ai fini dell’ISEE, per garantire le agevolazioni alle oltre 2,6 milioni di famiglie aventi diritto e superare il vecchio meccanismo di bonus su richiesta, che negli anni aveva di fatto limitato gli sconti solo a un terzo dei potenziali beneficiari. Il meccanismo ha validità dal 1° gennaio 2021. Ogni bonus avrà una durata di 12 mesi a partire dalla data di ammissione alla riduzione. La data di effettiva erogazione dipende dal tipo di bonus. Nella fase di prima applicazione, le verifiche funzionali all’ammissione alle agevolazioni (bonus 2021) saranno avviate a luglio, per permettere la piena funzionalità delle procedure. L’Autorità – la cui deliberazione tiene conto delle pertinenti osservazioni contenute nel parere del Garante per la Protezione dei Dati Personali – ha definito le modalità di erogazione che dovranno essere applicate dagli operatori per garantire il riconoscimento agli aventi diritto, anche di eventuali quote di bonus 2021 maturate nei mesi precedenti. Per il bonus elettrico legato al disagio fisico, cioè la riduzione per quei soggetti che si trovano in gravi condizioni di salute e che utilizzano apparecchiature elettromedicali salvavita, si dovrà continuare a presentare la richiesta presso i Comuni o i CAF abilitati.

COME SI CHIEDONO I BONUS
Fino al 2020, per ricevere i bonus per disagio economico, era necessario presentare domanda al Comune di residenza o al CAF allegando la documentazione richiesta. Da oggi basta presentare ogni anno la DSU necessaria per ottenere la certificazione dell’ISEE e, se il nucleo familiare rientra nei parametri, l’INPS invierà automaticamente le informazioni al Sistema Informativo Integrato (SII), la banca dati che contiene informazioni utili a individuare le forniture elettriche, gas e i gestori idrici competenti per territorio. Attraverso l’incrocio dei dati trasmessi dall’INPS al SII, di quelli contenuti nel SII e nelle banche dati dei gestori idrici e all’esito positivo delle verifiche di ammissibilità definite dall’Autorità, saranno automaticamente individuate le forniture dirette (individuali) da agevolare ed erogati i bonus a chi ne ha diritto. Nel caso di nuclei familiari serviti da forniture centralizzate è previsto un processo di ammissione al riconoscimento automatico ad hoc. Ogni nucleo familiare ha diritto ad un bonus per ciascuna tipologia – elettrico, gas, idrico – per anno di competenza. Le condizioni soggettive per avere diritto ai bonus per disagio economico restano le stesse, cioè appartenere alternativamente ad un nucleo familiare:

  • con indicatore ISEE non superiore a 8.265 euro;
  • con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro;
  • titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza.

In aggiunta, uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve risultare titolare di una fornitura elettrica/gas/idrica per usi domestici attiva (o sospesa per morosità) o usufruire di una fornitura centralizzata gas/idrica attiva e per usi domestici. Per chiarezza e trasparenza, il cliente avrà modo di verificare in bolletta l’applicazione del bonus, perché il venditore dovrà mettere in evidenza tale voce.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Agid, in consultazione le Linee guida sull’interoperabilità tecnica

A supporto della strategia di interoperabilità e cooperazione tra le pubbliche amministrazioni, le Linee guida sull’interoperabilità tecnica sono disponibili fino al 31 marzo 2021 per commenti e suggerimenti. Le Linee guida, redatte ai sensi dell’art. 71 del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), sono volte a favorire lo sviluppo di soluzioni applicative innovative orientate a cittadini, imprese e alle amministrazioni e sono pubblicate sulla piattaforma Docs Italia.
La definizione del Modello di interoperabilità, di cui le Linee Guida definiscono le tecnologie e le loro modalità di utilizzo, è un asse portante dell’intero Sistema informativo pubblico: assicura infatti l’interazione e lo scambio di informazioni tra le PA senza necessità di specifiche integrazioni, garantendo la piena collaborazione tra le amministrazioni pubbliche e i soggetti privati. La stessa Commissione Europea ha raccomandato che, nello sviluppo dei sistemi informativi, l’interoperabilità, insieme alla sicurezza e alla privacy, debbano essere considerati come parte integrante dei progetti.
Tra gli obiettivi del Modello:
– armonizzare le scelte architetturali delle PA e individuare le scelte tecnologiche che favoriscano lo sviluppo, da parte delle PA, cittadini e imprese, di soluzioni applicative innovative per l’utilizzo dei servizi individuati nelle Infrastrutture immateriali del Piano Triennale per l’informatica nella PA;
– promuovere l’adozione dell’approccio API first per garantire accessibilità e massima interoperabilità di dati e servizi;
– rendere sicure le interazioni tra le PA e tra queste e cittadini e imprese;
– semplificare le procedure di scambio di servizi tra le PA e tra PA e privati.
La definizione del Modello di Interoperabilità è coerente con il nuovo European Interoperability Framework (EIF), con l’obiettivo di assicurare anche l’interoperabilità nel contesto Europeo e per l’attuazione del Digital Single Market (Mercato Unico Digitale).

Anci, messa in sicurezza: prorogati al 15 agosto 2021 i termini per l’avvio dei cantieri

Sono stati prorogati dal 15 maggio al 15 agosto 2021 i termini per l’avvio dei cantieri per opere di messa in sicurezza degli edifici e del territorio e lavori di efficientamento energetico nei Comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti: è una delle novità introdotte nel decreto Milleproroghe all’art. 13 comma 19-bis, approvato in via definitiva dal Senato. Una vittoria resa possibile grazie all’impegno di Anci.
I 99 Comuni piccolissimi della Liguria avranno dunque più tempo per avviare i lavori, finanziati dal contributo di oltre 81mila euro previsto dall’ art. 30 comma 14 bis del dl Crescita n. 34 del 30 aprile 2019 “Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi”, destinato ai Comuni con meno di 1.000 abitanti.
Oltre alla proroga al 15 agosto 2021 dell’inizio dei lavori, il Milleproroghe prevede, a cascata, anche lo slittamento dal 15 gennaio al 15 aprile 2021 del termine per l’emanazione del decreto di distribuzione dei 160 milioni stanziati per il 2021 da parte del ministero dell’Interno; la proroga dal 15 giugno al 15 settembre 2021 per l’emanazione del decreto ministeriale di revoca del contributo al Comune che non abbia rispettato la tempistica per l’avvio dei lavori. Viene infine prorogata dal 15 ottobre 2021 al 15 gennaio 2022 la scadenza per l’avvio dei lavori finanziati con le risorse revocate ai Comuni ritardatari e redistribuiti ad altri enti locali.
“Sono molto contento perché grazie allo sforzo di Anci abbiamo portato a casa questo importante risultato per i 99 piccolissimi Comuni liguri, che rappresentano il 43% della totalità dei Comuni piccoli con popolazione fino a 5mila abitanti”, ha commentato il coordinatore della consulta regionale Piccoli Comuni di Anci Liguria Natale Gatto, Sindaco di Isola del Cantone.
Soddisfatto anche il direttore generale di Anci Liguria Pierluigi Vinai: “In un periodo in cui i Comuni si trovano in grande difficoltà a causa della carenza di personale e in cui si verificano spesso ritardi nell’espletamento delle procedure a causa dell’emergenza pandemica, il rinvio dei termini per l’avvio dei cantieri consente a tanti piccolissimi Comuni di non perdere questo prezioso contributo – ha affermato Vinai – Una opportunità importantissima per mettere in sicurezza un territorio sempre più fragile e bersaglio di frane e calamità, ma anche per effettuare interventi di efficientamento energetico degli edifici, in linea con le nuove politiche nazionali e comunitarie (Fonte Anci).

Assegno Nucleo Familiare e di maternità dei Comuni, importi 2021

Con la circolare INPS 24 febbraio 2021, n. 36 l’Istituto comunica gli importi e i limiti di reddito relativi all’Assegno per il Nucleo Familiare e all’Assegno di maternità concessi dai Comuni, che rimangono invariati rispetto all’anno precedente.
Per il 2021, quindi, l’importo dell’Assegno mensile per il Nucleo Familiare – nella misura intera – è di 145,14 euro. Il valore dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente ( ISEE) è pari a 8.788,99 euro.
L’importo dell’Assegno mensile di maternità, invece, è pari – nella misura intera – a 348,12 euro per cinque mensilità (per complessivi 1.740,60 euro). Il valore dell’ ISEE è di 17.416,66 euro.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION