Come è noto il decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, recante “Misure per la semplificazione e l’innovazione digitale” ha previsto, all’articolo 8, comma 8, che “Il Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19, di cui all’articolo 122 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, fino alla scadenza del predetto stato di emergenza, procede, nell’ambito dei poteri conferitigli e con le modalità previste dalla suddetta norma, all’acquisizione e distribuzione delle apparecchiature e dei dispositivi di protezione individuale, nonché di ogni necessario bene strumentale, compresi gli arredi scolastici, utile a garantire l’ordinato avvio dell’anno scolastico 2020-2021, nonché a contenere e contrastare l’eventuale emergenza nelle istituzioni scolastiche statali”.
Con una nota di chiarimento, il Ministero dell’Istruzione ha precisato che tale disposizione si riferisce ad una modalità di approvvigionamento di arredi scolastici ulteriore e sopravvenuta rispetto a quella prevista dai due avvisi della Direzione Generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale (n. 13194/20020 e n. 19161/2020) volti a sostenere gli interventi di adeguamento e di adattamento funzionale degli spazi e delle aule didattiche in conseguenza dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Gli enti locali beneficiari dei due avvisi finanziati con risorse FESR del PON “Per la Scuola” possono eventualmente acquistare gli arredi scolastici per assicurare il necessario distanziamento e l’ottimale utilizzo degli spazi disponibili, garantendone la complementarietà ed evitando che si verifichi una duplicazione degli acquisti di arredi per le medesime istituzioni scolastiche per le quali è stata avanzata analoga richiesta anche al Commissario straordinario. È altresì necessario assicurare le procedure di acquisto e le forme di pubblicità previste in caso di utilizzo dei Fondi strutturali, presentando le relative rendicontazioni all’Autorità di gestione del Programma.