Corte dei conti, referto sullo stato di attuazione del Piano triennale per l’informatica 2017-2019 negli enti territoriali

Con deliberazione n. 15 del 14 luglio 2020, la Corte dei conti – Sezione delle Autonomie – ha approvato la relazione con la quale riferisce al Parlamento sullo stato di attuazione del piano triennale per l’informatica 2017-2019 negli enti territoriali. La finalità della rilevazione è quella di fornire una fotografia della situazione attuale di Comuni, Città metropolitane, Province e Regioni, delineando il quadro informativo/statistico del livello di informatizzazione delle Amministrazioni territoriali coinvolte e richiamando, al contempo, l’attenzione di queste ultime sulla necessità di portare a compimento le attività operative indicate dal Piano per migliorare la qualità e quantità dei servizi resi al cittadino, con maggior efficienza e risparmi di spesa. La relazione è articolata in due volumi. Nel primo viene fornito un quadro della situazione a livello nazionale. Nel secondo volume sono riportate le analisi di maggior dettaglio per ogni tema affrontato nel questionario e un’Appendice, contenente il questionario, il glossario che lo corredava, le FAQ pubblicate a supporto della compilazione, i link ai Piani Triennali per l’Informatica 2017-2019 e 2019- 2021.
Diversi sono i profili di rilievo emersi delle risultanze istruttorie. Il primo riguarda la nomina del Responsabile per la transizione al digitale (RTD), a cui, ai sensi dell’art. 17 del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD, d.lgs. n. 82/2005), è affidata l’attuazione delle linee strategiche per la riorganizzazione dell’amministrazione in senso digitale. La mancata nomina del RTD è stata riscontrata in 4.605 enti, pari al 63,3% del totale delle amministrazioni. Nel 67,9% delle nomine effettuate, il Responsabile per la transizione al digitale è privo di competenze specifiche nel campo IT e tale fenomeno è stato riscontrato soprattutto negli enti di minori dimensioni. Altro profilo che merita particolare attenzione riguarda le modalità di identificazione degli utenti in rete per l’accesso all’erogazione dei servizi: oltre il 70% delle Province e Città metropolitane, infatti, ed ancor più i Comuni – con una percentuale che supera l’80% – non consente ancora l’accesso al proprio portale e servizi on line attraverso tale sistema di autenticazione (con la sola eccezione dei Comuni con più di 60.000 abitanti e dei 12 Comuni più popolosi). Delle 27 Province e Città metropolitane (su 98) e dei 1.373 Comuni (su 7.153) che hanno attivato la piattaforma abilitante SPID, meno della metà richiede SPID come forma preferenziale rispetto ad altri sistemi di autenticazione. Le richieste di assistenza alla compilazione del Questionario, inviate al Servizio di supporto da parte degli enti, hanno rivelato, spesso, una conoscenza molto elementare, o in diversi casi addirittura assente, delle modalità di funzionamento dei principali sistemi tecnologici per la digitalizzazione dei servizi, come, ad esempio, le piattaforme abilitanti o l’identità digitale SPID.

Autore: La redazione PERK SOLUTION

 

Fondo inquilini morosi incolpevoli: Riparto annualità 2020

Pubblicato in G.U. n. 196 del 6 agosto 2020 il decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 23 giugno 2020 con il quale vengono ripartite le risorse disponibili, per l’annualità 2020, del Fondo inquilini morosi incolpevoli, di cui all’art. 6, comma 5, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 102, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 ottobre 2013, n. 124, pari a 9,5 milioni di euro.
La platea dei soggetti beneficiari del Fondo è ampliata anche ai soggetti che, pur non essendo destinatati di provvedimenti esecutivi di sfratto, presentino un’autocertificazione nella quale dichiarino di aver subito, in ragione dell’emergenza da COVID-19, una perdita del proprio reddito ai fini IRPEF superiore al 30% nel periodo da marzo-maggio 2020 rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente e di non disporre di liquidità sufficiente per far fronte al pagamento del canone di locazione e/o degli oneri accessori. Il richiedente deve essere titolare di un contratto di locazione di unità immobiliare registrato anche se tardivamente e deve risiedere nell’alloggio da almeno un anno. Sono esclusi gli immobili appartenenti alle categorie A1, A8 e A9. I contributi concessi a valere sul fondo non sono cumulabili con il c.d. reddito di cittadinanza.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

IFEL, nota di chiarimento su termini di approvazione delle aliquote e tariffe dei tributi locali

L’IFEL ha pubblicato una nota di chiarimento relativa ai termini di approvazione delle aliquote e tariffe dei tributi locali, nonché dei regolamenti delle entrate, slittati al 30 settembre, unitamente al nuovo termine di approvazione del bilancio di previsione. La nota ricorda che a seguito dell’abrogazione disposta dall’art. 138 del DL 34/2020 delle scadenze speciali già previste con riferimento alla TARI (30 aprile, comma 683-bis della legge 147/2013) e all’IMU (30 giugno, comma 779 della legge 160/2019), i termini per la deliberazione dei relativi regolamenti e misure del prelievo siano già stati uniformati al 31 luglio ed ora ulteriormente prorogati al 30 settembre, ovvero entro il nuovo termine di approvazione del bilancio di previsione. Gli stessi effetti di differimento della scadenza dei termini di approvazione di regolamenti, tariffe e aliquote operano con riferimento a tutti i tributi locali e non solo con riferimento all’IMU e alla TARI, compatibilmente con alcuni aspetti particolari.
In particolare, per quanto riguarda i termini di approvazione delle tariffe dell’Imposta comunale sulla pubblicità, la nota ricorda che in deroga all’articolo 3 della legge 27 luglio 2000, n. 212, le tariffe dell’imposta sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni sono deliberate entro il 31 marzo di ogni anno e si applicano a decorrere dal 1° gennaio del medesimo anno. In caso di mancata adozione della deliberazione, si intendono prorogate di anno in anno. Pertanto, posto il carattere speciale di tale disposizione appare preferibile rinunciare alla deliberazione di variazione delle tariffe ICP, mentre risulterebbe possibile procedere ad eventuali riduzioni delle tariffe, con particolare riguardo alle situazioni determinatesi nel mercato della cartellonistica stradale e delle affissioni per effetto della caduta dei fatturati nel primo semestre dell’anno, attraverso una modifica regolamentare di tipo agevolativo, la quale è invece certamente adottabile entro il più ampio termine previsto per l’approvazione del bilancio di previsione.
Con riferimento all’Imposta di soggiorno, si rammenta che ai sensi del DL n. 50 del 2017 (art. 4, co. 7), i Comuni che hanno facoltà di applicare il tributo, possono istituirlo o rimodularlo in deroga all’art. 1, comma 169, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e quindi senza riguardo al termine di approvazione del bilancio di previsione. I regolamenti e le delibere di approvazione delle tariffe relativi ai prelievi sul soggiorno hanno effetto dal primo giorno del secondo mese successivo a quello della loro pubblicazione a cura del MEF.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare: 853 mln di euro per l’edilizia residenziale

Via libera dalla Conferenza Unificata al Decreto interministeriale della Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, sottoscritto di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanza e il Ministro per i Beni e le Attività Culturali per il Turismo,  che mette a disposizione una dotazione complessiva di oltre 853 milioni di euro da destinare al Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare.
Si tratta di risorse che serviranno a riqualificare e incrementare il patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale, a rigenerare il tessuto socio-economico, a incrementare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, al fine di contribuire al miglioramento della coesione sociale e della qualità della vita dei cittadini.
L’ente locale, nonché soggetto beneficiario e attuatore del progetto, ovvero Regioni, Città metropolitane, Comuni sede di città metropolitane, Comuni capoluoghi di provincia, la città di Aosta e Comuni con più di 60.000 abitanti, potrà presentare fino a tre proposte progettuali, per un contributo massimo riconoscibile per ogni proposta ammessa a finanziamento pari a 15 milioni di euro. I progetti dovranno essere presentati entro 120 giorni dalla pubblicazione del bando che avverrà ai primi di settembre, così da poter avere un parco progetti entro la fine dell’anno.
Verrà assicurato il finanziamento di almeno una proposta per ciascuna Regione di appartenenza del soggetto proponente e il 34% delle risorse complessive sarà prioritariamente destinato a interventi collocati nelle regioni del Mezzogiorno.
Sarà compito dell’Alta Commissione, istituita in seno al Mit senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, con la collaborazione funzionale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e della Struttura tecnica di Missione, valutare che i progetti rispondano ai criteri stabiliti dall’avviso pubblico, in termini di sostenibilità e densificazione, senza consumo di nuovo suolo e secondo i principi e gli indirizzi adottati dall’Unione europea, in base al modello urbano di Smart City, inclusiva e sostenibile.
Con queste risorse si punta ad intervenire concretamente nelle aree periferiche particolarmente esposte al disagio abitativo e socioeconomico, al fine di incrementare legami di vicinato e inclusione sociale, ma anche di valorizzare il territorio con soluzioni ecosostenibili di bioarchitettura che possano trasformare queste aree urbane in buone pratiche nell’ambito della sicurezza sismica, della gestione della raccolta dei rifiuti e del riciclo dell’acqua.
Infine, alle risorse del Programma, potranno andarsi ad aggiungere ulteriori finanziamenti da destinare a proposte definite ‘Pilota’, progetti ad alto impatto strategico sul territorio nazionale, da cofinanziarsi, fino a 100 milioni di euro, con eventuali ulteriori risorse del Recovery Fund, laddove gli interventi di riqualificazione rispondano anche alle indicazioni europee e nazionali, relativamente all’attuazione del Green Deal e della Digital Agenda.

 
Autore: La redazione PERK SOLUTION