L’Italia è autorizzata a continuare ad applicare lo split payment fino al 30 giugno 2023

L’Italia è autorizzata a continuare ad applicare lo split payment fino al 30 giugno 2023. A renderlo noto un comunicato stampa del ministero dell’Economia e delle Finanze, che informa che lo scorso 22 giugno, con un documento Com (2020)242 final, la Commissione europea ha adottato la proposta del Consiglio che estende fino al 30 giugno 2023 l’autorizzazione concessa all’Italia per l’applicazione dello split payment come misura speciale di deroga a quanto previsto dalla direttiva 2006/112/Ce in materia di Iva. Pertanto, il meccanismo della scissione dei pagamenti, introdotto dall’articolo 1, comma 629, lett. b) della legge di stabilità 2015 (Legge n. 190/2014), continuerà ad applicarsi alle operazioni effettuate nei confronti di pubbliche amministrazioni e altri enti e società, secondo quanto previsto dall’articolo 17-ter del Dpr n. 633/1972, in materia di disciplina dell’imposta sul valore aggiunto.
Si ricorda che la decisione di richiedere alla Commissione Europea un’ulteriore proroga triennale del meccanismo della scissione dei pagamenti era stata fortemente criticata dall’ANCE, considerandola una misura gravissima a carattere temporaneo che, sin dal 2015, ha compromesso l’equilibrio finanziario delle imprese operanti nei confronti della pubblica Amministrazione, specie di quelle di più ridotte dimensioni, mettendo a rischio la loro stessa sopravvivenza. Sono 2,5 miliardi di liquidità quelli sottratti alle imprese dallo split payment, secondo i numeri dell’ANCE. A supporto delle criticità evidenziate dalle imprese anche il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, aveva parlato di una misura “doppiamente ingiusta” per le partite IVA.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION