Nel decreto di aprile ci saranno almeno 3,5 miliardi di euro per comuni e province per l’istituzione di un fondo da destinare nel contrasto agli effetti del Covid-19. È l’esito dell’incontro in videoconferenza al quale hanno partecipato Anci, Upi e i rappresentanti del Ministero dell’Economia. Nel dettaglio, tre miliardi saranno destinati ai Comuni, i restanti 500 milioni a Province e Città metropolitane.
“Apprezziamo lo sforzo del governo, una iniezione di 3 miliardi di euro, una cura per le città. Ma queste risorse rischiano di essere comunque insufficienti rispetto al calo delle entrate che noi sindaci stimiamo in circa 5 miliardi di euro. Pur, quindi, riconoscendo un significativo sforzo, abbiamo chiesto e ottenuto un tavolo di monitoraggio per tenere sotto controllo le perdite dei Comuni che dipenderanno dai tempi del lockdown”. È quanto ha dichiarato il presidente dell’ANCI Decaro. “Le entrate dei Comuni stanno scendendo, e scenderanno inesorabilmente, in base al protrarsi della fase di stop e al tempo necessario per un vero riavvio – continua Decaro. Al momento per il mese di marzo, il primo di lockdown, abbiamo riscontrato un calo del 53 per cento, relativamente alle entrate tributarie, e del 22 per cento per le entrate tariffarie. Numeri che ci dicono che queste risorse sono fondamentali. Non si può dimenticare che i Comuni funzionano esattamente come le aziende: entrate e uscite regolano il bilancio e quindi la sostenibilità delle spese”.